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28 ago 2011
Il gioco degli dei(Paulo Coelho)
Gli dei lanciano i dadi, ma non domandano se vogliamo partecipare al gioco.
Non vogliono sapere se hai lasciato un uomo, una casa, un lavoro, una carriera, un sogno.
Gli dei non badano al fatto che tu vuoi avere una vita in cui ogni cosa sia al proprio posto,
in cui ogni desiderio si possa esaudire con il lavoro e la pertinacia.
Gli dei non tengono conto dei nostri piani e delle nostre speranze.
In qualche luogo dell'universo, loro lanciano i dadi e, casualmente, vieni scelto tu.
Da quel momento in poi, vincere o perdere è solo questione di opportunità.
Gli dei lanciano i dadi e liberano l'amore dalla sua gabbia.
Questa forza può creare o distruggere, a seconda della direzione in cui soffiava il vento
nel momento in cui si è liberata dalla prigione. L'amore può condurci all'inferno o in paradiso,
comunque ci porta sempre in qualche luogo. É necessario accettarlo, perché esso
è ciò che alimenta la nostra esistenza.
Se non lo accettiamo, moriremo di fame pur vedendo i rami dell'albero della vita carichi di frutti:
non avremo il coraggio di tendere la mano e di coglierli.
É necessario ricercare l'amore la dove si trova, anche se ciò potrebbe significare ore,
giorni, settimane di delusione e di tristezza. Perchè nel momento in cui partiamo in cerca dell'amore,
anche l'amore muove per venirci incontro. E ci salva. E nell'amore non esistono regole.
Possiamo tentare di seguire dei manuali, di controllare il cuore, di avere una strategia di comportamento.
Ma sono tutte cose insignificanti. Decide il cuore.
E quando decide è ciò che conta.
28 ott 2010
Paulo Coelho da "Undici minuti"

C'era una volta un uccellino,
con ali perfette e piume lucenti, colorate e meravigliose. Insomma, un animale creato per volare in libertà nel cielo, e rallegrare chiunque lo vedesse.Un giorno, una donna vide questo uccellino e se ne innamorò. Stupefatta, si fermò a osservarne il volo con il cuore che batteva all'impazzata, e gli occhi brillanti di emozione. Lo invitò a volare vicino a lei, e insieme vagarono attraverso i cieli e le terre in perfetta armonia. Lei ammirava, venerava, celebrava quell'uccellino.Ma poi pensò: 'E se volesse conoscere le montagne lontane?' Ebbe paura. Paura di non provare mai più quel sentimento con altri uccellini. E provò anche invidia: invidia per la sua capacità di volare.Si sentiva sola.E allora disse: 'Preparerò una trappola. La prossima volta che arriverà, non potrà più andare via.'L'uccellino, parimenti innamorato, tornò il giorno seguente, cadde nella trappola e fu imprigionato in una gabbia.Lei trascorreva ore a guardarlo, tutti i giorni. Era l'ogetto della sua passione e lo mostrava alle amiche, che dicevano: "Ma tu hai davvero tutto." Poi cominciò a verificarsi una strana trasformazione: visto che possedeva l'uccellino, e non aveva più bisogno di conquistarlo, lentamente perse interesse per lui. E l'uccellino, non potendo volare ed esprimere il senso della propria vita, a poco a poco deperì, la lucentezza delle sue piume svanì e divenne brutto. La donna non gli prestava più attenzione, se non per nutrirlo e pulirgli la gabbia.Un giorno, l'uccellino morì. Lei ne fu profondamente rattristata e iniziò a pensare sempre a lui. Tuttavia non si ricordava della gabbia, rammentava soltanto il giorno in cui lo aveva visto per la prima volta, mentre volava felice fra le nuvole.
Se avesse osservato se stessa, avrebbe scoperto che ciò che l'aveva colpita in quell'uccellino era la libertà, l'energia delle sue ali in movimento, e non il suo corpo fisico.Senza l'uccellino, la sua vita perse di significato, e la Morte andò a bussarle alla porta. "Perché sei venuta?" le domandò lei."Per farti volare di nuovo insieme a lui nel cielo," rispose la Morte. "Se lo avessi lasciato partire e tornare, lo avresti amato e ammirato anche di più. Ora, invece, hai bisogno di me per poterlo rincontrare."
8 set 2010
Paulo Coelho(Lo Zahir)

Bisogna sempre sapere quando una fase giunge alla fine.
Concludere un ciclo,
chiudere un uscio,
terminare un capitolo:
non importa come lo si definisca,
ciò che conta è lasciare nel passato quei momenti di vita che sono finiti.
Tagliare tutto quello che non c'entra,
che ingombra,che toglie serenità e spesso l'aria dai polmoni,
tagliare l'inutilità,l'ipocrisia forzata dei falsi sorrisi,
della finta comprensione di chi dice di conoscerti,
di capirti ma poi in realtà se ne frega di te,
di quello che pensi,di quello che hai da dire.
Non esiste il diritto all'oblio,
non esiste il diritto di essere dimenticati,
non esiste il diritto di interferire nella vita degli altri,
esiste però il diritto al rispetto,
quello che fa rispondere almeno con un "sì,grazie",
oppure con un "no,non mi interessa" quali che siano le cose che ci vengono dette.
2 set 2010
Undici minuti P. Coelho
Come sapete adoro Coelho,quindi non vi sembrerà strano se periodicamente vi propongo una recensione di un suo libro...quest'ultimo è "11 minuti" un libro diverso da tutti gli altri che ho recensito...La trama è audace,piena e infinitamente carica di profondità, pensieri e azioni sono tutto un insieme,ma i primi rimangono più impressi, colpiscono e rimarcano meglio i loro effetti,ti spingono a riflettere,a dare orientamento ai tuoi giudizi,e aiutano ad incarnarti nella persona di cui tu stai leggendo la propria vita.
E' la vita perduta e che si desidera,l'amore idealizzato e che si cerca, la felicità mai conosciuta e che arriva,l'anima incapace di individuare se stessa,dislocata e trascurata,poi trovata,amata e rispettata,ed i corpi,la materialità,la consistenza sotto il tatto,l'esplorazione del contatto, l'importanza del sapore del profumo,il primato del desiderio,l'attesa riuscita,il dolore "naturale" esasperato e vinto che porta alla pace non al piacere,il sesso come rituale,come mezzo,poi come magnifico esperimento,come sensata esperienza,come apice del trionfo,l'incontro reciproco tra universi diversi e poi uguali,ma solo quest'ultimi rimangono agganciati,per l'eternità,senza tempo,sempre e solo con l'Amore,trovo che il suo messaggio sia inaspettatamente profondo e credo per questo che sia un libro non da leggere ma da "sentire",da ascoltare e farlo proprio,solo così è possibile carpirne il VERO significato,non solo del termine "sesso" ma anche di quell'universo,che vive attorno a noi e che spesso veglia e cammina al ns fianco,che noi chiamiamo Donna.Sarebbe stato banale riportare solo la trama del libro: sarebbe apparsa come qualsiasi avventura terrena,ciò di importante è la profondità degli aspetti di questo libro,e penso sia proprio questa la peculiarità di Coelho
trama:Undici minuti" racconta la storia di Maria, una giovane ragazza brasiliana che, seguendo il miraggio di una vita più facile, si trasferisce da Rio de Janeiro in Europa, a Ginevra. Qui, dopo il tentativo di lavorare come modella, comincia a esercitare la prostituzione e, dagli incontri con i suoi clienti, sviluppa la sua particolare conoscenza del mondo. Gli undici minuti del titolo, il limitato arco di tempo che Maria dedica a ciascun uomo, diventano quindi lo strumento attraverso il quale la ragazza entra in contatto con l'anima degli sconosciuti che incontra. E sarà proprio uno di questi uomini, il pittore Ralf Hart, ad aprirle le porte di una nuova consapevolezza.

Vi lascio con l'inno a Iside che troverete tra le prime pagine...una bellissima introduzione a ciò in cui state per avventurarvi
Perchè io sono la prima e l'ultima,
Io sono la venerata e la disprezzata,
Io sono la prostituta e la santa,
Io sono la sposa e la vergine,
Io sono la mamma e la figlia,
Io sono le braccia di mia madre,
Io sono la sterile eppure sono numerosi i miei figli,
Io sono la donna sposata e la nubile,
Io sono colei che dà la luce e colei che non ha mai procreato,
Io sono la consolazione dei dolori del parto,
Io sono la sposa e lo sposo,
E fu il mio uomo che mi creò,
Io sono la madre di mio padre,
Io sono la sorella di mio marito,
Ed egli è il mio figlio respinto.
Rispettami sempre,
Poichè io sono la scandalosa e la magnifica.
Inno a Iside, sec III o IV, ritrovato a Nag Hammadi

E' la vita perduta e che si desidera,l'amore idealizzato e che si cerca, la felicità mai conosciuta e che arriva,l'anima incapace di individuare se stessa,dislocata e trascurata,poi trovata,amata e rispettata,ed i corpi,la materialità,la consistenza sotto il tatto,l'esplorazione del contatto, l'importanza del sapore del profumo,il primato del desiderio,l'attesa riuscita,il dolore "naturale" esasperato e vinto che porta alla pace non al piacere,il sesso come rituale,come mezzo,poi come magnifico esperimento,come sensata esperienza,come apice del trionfo,l'incontro reciproco tra universi diversi e poi uguali,ma solo quest'ultimi rimangono agganciati,per l'eternità,senza tempo,sempre e solo con l'Amore,trovo che il suo messaggio sia inaspettatamente profondo e credo per questo che sia un libro non da leggere ma da "sentire",da ascoltare e farlo proprio,solo così è possibile carpirne il VERO significato,non solo del termine "sesso" ma anche di quell'universo,che vive attorno a noi e che spesso veglia e cammina al ns fianco,che noi chiamiamo Donna.Sarebbe stato banale riportare solo la trama del libro: sarebbe apparsa come qualsiasi avventura terrena,ciò di importante è la profondità degli aspetti di questo libro,e penso sia proprio questa la peculiarità di Coelho
trama:Undici minuti" racconta la storia di Maria, una giovane ragazza brasiliana che, seguendo il miraggio di una vita più facile, si trasferisce da Rio de Janeiro in Europa, a Ginevra. Qui, dopo il tentativo di lavorare come modella, comincia a esercitare la prostituzione e, dagli incontri con i suoi clienti, sviluppa la sua particolare conoscenza del mondo. Gli undici minuti del titolo, il limitato arco di tempo che Maria dedica a ciascun uomo, diventano quindi lo strumento attraverso il quale la ragazza entra in contatto con l'anima degli sconosciuti che incontra. E sarà proprio uno di questi uomini, il pittore Ralf Hart, ad aprirle le porte di una nuova consapevolezza.

Vi lascio con l'inno a Iside che troverete tra le prime pagine...una bellissima introduzione a ciò in cui state per avventurarvi
Perchè io sono la prima e l'ultima,
Io sono la venerata e la disprezzata,
Io sono la prostituta e la santa,
Io sono la sposa e la vergine,
Io sono la mamma e la figlia,
Io sono le braccia di mia madre,
Io sono la sterile eppure sono numerosi i miei figli,
Io sono la donna sposata e la nubile,
Io sono colei che dà la luce e colei che non ha mai procreato,
Io sono la consolazione dei dolori del parto,
Io sono la sposa e lo sposo,
E fu il mio uomo che mi creò,
Io sono la madre di mio padre,
Io sono la sorella di mio marito,
Ed egli è il mio figlio respinto.
Rispettami sempre,
Poichè io sono la scandalosa e la magnifica.
Inno a Iside, sec III o IV, ritrovato a Nag Hammadi
26 ago 2010
IL SOSPETTO TRASFORMA L’UOMO di Paulo Coelho

Il folclore tedesco racconta la storia di un uomo che, svegliandosi,
notò che la sua ascia era scomparsa.
Infuriato, credendo che il suo vicino gliel’avesse rubata, passò il resto della giornata a osservarlo.
Notò che l’uomo aveva un comportamento da ladro, camminava furtivamente... come un ladro, sussurrava come un ladro che desidera nascondere il proprio furto.
Era talmente sicuro del suo sospetto che decise di entrare in casa, cambiarsi d’abito e andare dalla polizia a sporgere denuncia.
Non appena rincasato, però, ritrovò l’ascia: sua moglie,
infatti, l’aveva messa in un altro posto. L’uomo uscì di nuovo, osservò ancora una volta il vicino, e vide che camminava, parlava e si comportava come qualunque persona onesta
28 lug 2010
Veronika decide di morire (Paulo Coelho)
Stasera voglio parlare di un'altro libro di Coelho(che come sapete è tra i miei preferiti)Un libro che è inno alla vita,un libro che fa riflettere sul senso della propria esistenza,sull' opportunità di rischiare sempre e di scegliere sempre,di non aver paura di sbagliare...una lettura che consiglio a tutti coloro che si sentono diversi,sbagliati ed inadeguati ma in cuor loro sanno bene di essere solamente se stessi e vogliono trovare il modo per vivere fino in fondo..

La Veronika del titolo e' una giovane donna,bella e con un sacco di fortune ma che ha perso la voglia di vivere per colpa della noiosa quotidianita' e,nelle prime pagine,decide di togliersi la vita con i tranquillanti.Quando si risveglia, strappata alla morte da qualcuno che l'ha trovata in tempo,si ritrova in manicomio, con la certezza di morire entro una settimana,per i danni causati al cuore dalla sua voglia di farla finita,come le profetizzano i medici!!Inizialmente intimorita, riesce ben presto ad imparare molto da quelli che il mondo chiama "folli", grazie anche alla consapevolezza di non avere piu' nulla da perdere: capisce che alcuni concetti a noi tanto cari, come la normalita', la dignita', il buon costume (sessuale quanto sociale) ed in parte anche il successo e la felicita',hanno senso solo finche' noi stessi glielo riconosciamo,finche' gli permettiamo di schiavizzarci,di limitarci e di portarci, in alcuni casi, ad una follia ben piu' grande di quella dei pazzi, la follia di una vita sensa senso, senza avventura, ogni giorno simile a se stessa.Il senso di tutto questo,come diceva Bob Marley:
liberatevi dal vostro tempo,
siate pazzi e bruciate di vita,
perche' essere cio' che veramente si e',
anche solo per un giorno,
vale piu' di tutto il riconoscimento e la stima del mondo ed e' l'unico modo per essere felici(almeno qualche volta).
E non importa se cio' che siete e' eccessivo,
disturbato o disturbante, incompreso o incomprensibile;
semplicemente non importa.
Chissenefrega.
Rispettate le persone,
i sentimenti e le sensazioni,
piu' che le leggi.
Lottate con forza per i vostri spazi,
come fanno gli animali dalla notte dei tempi,
per istinto,e non lasciatevi calpestare o cambiare solo per il quieto vivere.
Non abbiate paura,
perche' i matti non ne hanno;
solo la gente "normale" sostituisce ogni emozione
(timidezza, insicurezza, eccitazione, confusione) con la paura.
A guidarla nella scoperta di tutto questo saranno il tenero sentimento per un ragazzo schizofrenico,capace di capire l'animo di Veronika pur continuando a vivere nel suo mondo d'immaginazione e di condurla in esperienze decisamente forti,mai provate prima, e un'avvocatessa di successo che ha scelto di rimanere al manicomio, anche dopo essere guarita dagli attacchi di panico che avevano iniziato a perseguitarla,per non doversi piu' preoccupare delle assurde regole della societa' dei sani.Questi due personaggi sono anche i coprotagonisti del romanzo,con alcuni capitoli in soggettiva dedicati alla loro storia,che cambiera' radicalmente direzione dopo l'ingresso della giovane suicida."Veronika Decide Di Morire", comunque, rimane una lettura abbastanza leggera,grazie allo stile semplice e diretto di Coelho,e solitamente si divora in pochi giorni;gli accadimenti si succedono veloci ed ogni capitolo ti spinge a dubitare della tua stessa vita, a rimetterla in discussione,ad accendere pensieri che ti spingono a girare pagina,ad andare avanti, perche' forse a libro finito qualcosa di te stesso potra' veramente cambiare.Forse.

La Veronika del titolo e' una giovane donna,bella e con un sacco di fortune ma che ha perso la voglia di vivere per colpa della noiosa quotidianita' e,nelle prime pagine,decide di togliersi la vita con i tranquillanti.Quando si risveglia, strappata alla morte da qualcuno che l'ha trovata in tempo,si ritrova in manicomio, con la certezza di morire entro una settimana,per i danni causati al cuore dalla sua voglia di farla finita,come le profetizzano i medici!!Inizialmente intimorita, riesce ben presto ad imparare molto da quelli che il mondo chiama "folli", grazie anche alla consapevolezza di non avere piu' nulla da perdere: capisce che alcuni concetti a noi tanto cari, come la normalita', la dignita', il buon costume (sessuale quanto sociale) ed in parte anche il successo e la felicita',hanno senso solo finche' noi stessi glielo riconosciamo,finche' gli permettiamo di schiavizzarci,di limitarci e di portarci, in alcuni casi, ad una follia ben piu' grande di quella dei pazzi, la follia di una vita sensa senso, senza avventura, ogni giorno simile a se stessa.Il senso di tutto questo,come diceva Bob Marley:
liberatevi dal vostro tempo,
siate pazzi e bruciate di vita,
perche' essere cio' che veramente si e',
anche solo per un giorno,
vale piu' di tutto il riconoscimento e la stima del mondo ed e' l'unico modo per essere felici(almeno qualche volta).
E non importa se cio' che siete e' eccessivo,
disturbato o disturbante, incompreso o incomprensibile;
semplicemente non importa.
Chissenefrega.
Rispettate le persone,
i sentimenti e le sensazioni,
piu' che le leggi.
Lottate con forza per i vostri spazi,
come fanno gli animali dalla notte dei tempi,
per istinto,e non lasciatevi calpestare o cambiare solo per il quieto vivere.
Non abbiate paura,
perche' i matti non ne hanno;
solo la gente "normale" sostituisce ogni emozione
(timidezza, insicurezza, eccitazione, confusione) con la paura.
A guidarla nella scoperta di tutto questo saranno il tenero sentimento per un ragazzo schizofrenico,capace di capire l'animo di Veronika pur continuando a vivere nel suo mondo d'immaginazione e di condurla in esperienze decisamente forti,mai provate prima, e un'avvocatessa di successo che ha scelto di rimanere al manicomio, anche dopo essere guarita dagli attacchi di panico che avevano iniziato a perseguitarla,per non doversi piu' preoccupare delle assurde regole della societa' dei sani.Questi due personaggi sono anche i coprotagonisti del romanzo,con alcuni capitoli in soggettiva dedicati alla loro storia,che cambiera' radicalmente direzione dopo l'ingresso della giovane suicida."Veronika Decide Di Morire", comunque, rimane una lettura abbastanza leggera,grazie allo stile semplice e diretto di Coelho,e solitamente si divora in pochi giorni;gli accadimenti si succedono veloci ed ogni capitolo ti spinge a dubitare della tua stessa vita, a rimetterla in discussione,ad accendere pensieri che ti spingono a girare pagina,ad andare avanti, perche' forse a libro finito qualcosa di te stesso potra' veramente cambiare.Forse.
22 lug 2010
Paulo coelho
Sei tu
Mi spingi oltre i miei limiti
e sento di vivere appieno la mia stessa vita,
in te ho incontrato me stesso
e ho guardato oltre,...
oltre ogni inimmaginabile limite.
Ho guardato nel profondo dei tuoi occhi
cercando di comprenderti
ma, ho visto tutto quello che di me
mai avrei voluto vedere.
Ho visto la mia fragilità e la mia insicurezza
i miei sensi di colpa e i miei complessi
le mie paure e la mia insofferenza
ho visto le mie tenebre e i miei demoni
allora, ho guardato ancora oltre
e nel profondo del mio cuore, un mare in tempesta,
un oceano immenso dove tuffarsi e perdersi
e lì nel profondo della mia anima ho compreso!
Ho provato piacere e orgoglio
nel capire quello che oggi provo
nel sapere chi oggi sono veramente
adesso so che amo le cose belle
so che amo tutto quello che la vita mi offre
e una di quelle sei tu
13 lug 2010
Sulla sponda del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto
Un'altro capolavoro di Paulo Coelho....magari con un titolo del genere,ci sarebbe da aspettarsi un romanzo-mattone… fortunatamente non è questo il caso,o perlomeno a me non è sembrato tale! Come in altri romanzi di Coelho,anche qui troviamo l'incoraggiamento a vivere la nostra vita andando oltre i nostri schemi prestabiliti,oltre la semplice ripetizione delle cose che facciamo giornalmente e ad arricchire la nostra esistenza con una forza in più:quella dell'Amore...Un libro che ti prende totalmente e ti coinvolge nelle sue atmosfere mistico-religiose (che inizialmente nutrivano in me scetticismo),è un intensissimo romanzo di formazione in cui Paulo Coehlo mostra la capacità di farsi portavoce di emozioni tutte femminili, tramite la figura di Pilar, narratrice degli eventi, tradendo una straordinaria sensibilità tutta volta a farci scoprire quanto in tutto ciò che ci circonda non sia difficile riscoprire dei "miracoli" e dandoci una nuova immagine dell'amore!!!

TRAMA
La protagonista di questo libro è Pilar; una giovane donna che dopo undici anni, incontra il suo vecchio compagno di giochi, la persona con la quale era cresciuta e con la quale credeva di avere in comune ormai solo un bagaglio di ricordi ed immagini del passato. E comprende che qualcosa tra loro non è mai svanito e che il tempo sta dando loro un'altra possibilità. Pilar non è però a conoscenza del fatto che l'uomo di cui lei è innamorata, quel ragazzo ormai cresciuto, a cui si sente visceralmente legata, ha compiuto in quegli anni un percorso spirituale che l' ha condotto a vivere in maniera così tanto autentica la sua religiosità, da essere in grado di realizzare dei miracoli. E che l'amore per lei lo vedrà inevitabilmente costretto a scegliere tra completare il suo ciclo di studi in seminario e dedicarsi alla collettività ordinandosi sacerdote, oppure decidere di offrire la sua anima a Dio nel nome dell'amore per quella donna che sin dalla sua infanzia ha riempito il suo cuore. Ed il racconto di giorni intensi e ricchi di scoperte e di emozioni che restano scolpiti nella mente di Pilar,tra le voci,i suoni,e gli odori che hanno accompagnato lei ed il suo amato verso la via della consapevolezza,sulle sponde di quel fiume che ha raccolto la sua storia.

TRAMA
La protagonista di questo libro è Pilar; una giovane donna che dopo undici anni, incontra il suo vecchio compagno di giochi, la persona con la quale era cresciuta e con la quale credeva di avere in comune ormai solo un bagaglio di ricordi ed immagini del passato. E comprende che qualcosa tra loro non è mai svanito e che il tempo sta dando loro un'altra possibilità. Pilar non è però a conoscenza del fatto che l'uomo di cui lei è innamorata, quel ragazzo ormai cresciuto, a cui si sente visceralmente legata, ha compiuto in quegli anni un percorso spirituale che l' ha condotto a vivere in maniera così tanto autentica la sua religiosità, da essere in grado di realizzare dei miracoli. E che l'amore per lei lo vedrà inevitabilmente costretto a scegliere tra completare il suo ciclo di studi in seminario e dedicarsi alla collettività ordinandosi sacerdote, oppure decidere di offrire la sua anima a Dio nel nome dell'amore per quella donna che sin dalla sua infanzia ha riempito il suo cuore. Ed il racconto di giorni intensi e ricchi di scoperte e di emozioni che restano scolpiti nella mente di Pilar,tra le voci,i suoni,e gli odori che hanno accompagnato lei ed il suo amato verso la via della consapevolezza,sulle sponde di quel fiume che ha raccolto la sua storia.
19 giu 2010
Le cose che ho imparato nella vita di Paulo Coelho:
Ecco alcune delle cose che ho imparato nella vita :
- Che non importa quanto sia buona una persona, ogni tanto ti ferirà.
E per questo, bisognerà che tu la perdoni.
- Che ci vogliono anni per costruire la fiducia e solo pochi secondi per distruggerla.
- Che non dobbiamo cambiare amici, se comprendiamo che gli amici cambiano.
- Che le circostanze e l'ambiente hanno influenza su di noi, ma noi siamo responsabili di noi stessi.
- Che, o sarai tu a controllare i tuoi atti, o essi controlleranno te.
- Ho imparato che gli eroi sono persone che hanno fatto ciò che era necessario fare, affrontandone le conseguenze.
- Che la pazienza richiede molta pratica.
- Che ci sono persone che ci amano, ma che semplicemente non sanno come dimostrarlo.
- Che a volte, la persona che tu pensi ti sferrerà il colpo mortale quando cadrai, è invece una di quelle poche che ti aiuteranno a rialzarti.
- Che solo perché qualcuno non ti ama come tu vorresti, non significa che non ti ami con tutto te stesso.
- Che non si deve mai dire a un bambino che i sogni sono sciocchezze: sarebbe una tragedia se lo credesse.
- Che non sempre è sufficiente essere perdonato da qualcuno. Nella maggior parte dei casi sei tu a dover perdonare te stesso.
- Che non importa in quanti pezzi il tuo cuore si è spezzato; il mondo non si ferma, aspettando che tu lo ripari.
- Forse Dio vuole che incontriamo un po' di gente sbagliata prima di incontrare quella giusta, così quando finalmente la incontriamo, sapremo come essere riconoscenti per quel regalo.
- Quando la porta della felicità si chiude, un'altra si apre, ma tante volte guardiamo così a lungo a quella chiusa, che non vediamo quella che è stata aperta per noi.
- La miglior specie d'amico è quel tipo con cui puoi stare seduto in un portico e camminarci insieme, senza dire una parola, e quando vai via senti che è come se fosse stata la miglior conversazione mai avuta.
- E' vero che non conosciamo ciò che abbiamo prima di perderlo, ma è anche vero che non sappiamo ciò che ci è mancato prima che arrivi.
- Ci vuole solo un minuto per offendere qualcuno, un'ora per piacergli, e un giorno per amarlo, ma ci vuole una vita per dimenticarlo.
- Non cercare le apparenze, possono ingannare.
- Non cercare la salute, anche quella può affievolirsi.
- Cerca qualcuno che ti faccia sorridere perché ci vuole solo un sorriso per far sembrare brillante una giornataccia.
- Trova quello che fa sorridere il tuo cuore.
- Ci sono momenti nella vita in cui qualcuno ti manca così tanto che vorresti proprio tirarlo fuori dai tuoi sogni per abbracciarlo davvero!
- Sogna ciò che ti va; vai dove vuoi; sii ciò che vuoi essere, perché hai solo una vita e una possibilità di fare le cose che vuoi fare.
- Puoi avere abbastanza felicità da renderti dolce, difficoltà a sufficienza da renderti forte, dolore abbastanza da renderti umano, speranza sufficiente a renderti felice.
- Mettiti sempre nei panni degli altri. Se ti senti stretto, probabilmente anche loro si sentono così.
- Le più felici delle persone, non necessariamente hanno il meglio di ogni cosa; soltanto traggono il meglio da ogni cosa che capita sul loro cammino.
- Il miglior futuro è basato sul passato dimenticato, non puoi andare bene nella vita prima di lasciare andare i tuoi fallimenti passati e i tuoi dolori.
- Quando sei nato, stavi piangendo e tutti intorno a te sorridevano.
Vivi la tua vita in modo che quando morirai, tu sia l'unico che sorride e ognuno intorno a te piange.
17 giu 2010
LO ZAHIR
Ho letto quasi tutti i romanzi di Coelho,questo lo Zahir è un bel libro,scorrevole,interessante e profondo,fa riflettere molto e credo che sia in particolare adatto a coloro che giocano col cuore,gli uomini e le donne dai tanti amanti,delle gioie continue ma sempre brevi ed inappaganti alla ricerca continua di una pace interiore che spesso mai avranno.

Trama:Un giorno, uno scrittore famoso scopre che la moglie, corrispondente di guerra, lo ha abbandonato senza lasciare traccia e senza alcuna spiegazione plausibile. Nonostante il successo e un nuovo amore, il pensiero dell'assenza della donna continua a tormentarlo e gli invade la mente fino a gettarlo in un totale smarrimento. È stata rapita, ricattata, o semplicemente si è stancata del matrimonio? La ricerca di lei porta lo scrittore dalla Francia alla Spagna e alla Croazia, sino a raggiungere gli affascinanti paesaggi desolati dell'Asia Centrale. E ancora di più, lo allontana dalla sicurezza del suo mondo verso un cammino sconosciuto, alla ricerca di un nuovo modo di intendere la natura dell'amore e il potere ineludibile del destino.
citazione:
E' importante lasciare che certe cose se ne vadano.Si liberino.Si distacchino.
Gli uomini hanno bisogno di comprendere che nessuno sta giocando con carte truccate: a volte, si vince; a volte, si perde. Non aspettarti che ti restituiscano qualcosa; non aspettarti che riconoscano i tuoi sforzi, che scoprano il tuo genio, che capiscano il tuo amore.
Bisogna chiudere i cicli. Non per orgoglio, per incapacità o per superbia: semplicemente perché quella determinata cosa esula ormai dalla tua vita.
Chiudi la porta, cambia musica, pulisci la casa, rimuovi la polvere. Smetti di essere chi eri e trasformati in chi sei.
Lo zair!!!

Trama:Un giorno, uno scrittore famoso scopre che la moglie, corrispondente di guerra, lo ha abbandonato senza lasciare traccia e senza alcuna spiegazione plausibile. Nonostante il successo e un nuovo amore, il pensiero dell'assenza della donna continua a tormentarlo e gli invade la mente fino a gettarlo in un totale smarrimento. È stata rapita, ricattata, o semplicemente si è stancata del matrimonio? La ricerca di lei porta lo scrittore dalla Francia alla Spagna e alla Croazia, sino a raggiungere gli affascinanti paesaggi desolati dell'Asia Centrale. E ancora di più, lo allontana dalla sicurezza del suo mondo verso un cammino sconosciuto, alla ricerca di un nuovo modo di intendere la natura dell'amore e il potere ineludibile del destino.
citazione:
E' importante lasciare che certe cose se ne vadano.Si liberino.Si distacchino.
Gli uomini hanno bisogno di comprendere che nessuno sta giocando con carte truccate: a volte, si vince; a volte, si perde. Non aspettarti che ti restituiscano qualcosa; non aspettarti che riconoscano i tuoi sforzi, che scoprano il tuo genio, che capiscano il tuo amore.
Bisogna chiudere i cicli. Non per orgoglio, per incapacità o per superbia: semplicemente perché quella determinata cosa esula ormai dalla tua vita.
Chiudi la porta, cambia musica, pulisci la casa, rimuovi la polvere. Smetti di essere chi eri e trasformati in chi sei.
Lo zair!!!
9 giu 2010
Il manuale del guerriero della luce

Il libro è stupendo... narra,a mio parere,dei concetti giusti e da cui si dovrebbe prendere spunto per rendere migliore la nostra esistenza...Pratico e veloce,ma soprattutto molto utile!E’ un concentrato di ottimismo e combattività!Paulo Coelho mette a disposizione di tutti, una sorta di manuale,scritto ovviamente nel suo stile pieno di frasi fatte (chiamiamole così),ma davvero molto ricco di preziosi consigli, trucchi ed espedienti per superare ogni tipo di difficoltà,attraverso questo libro ci invita a percorrere un cammino spirituale affinché si possa ricercare in noi stessi ed essere liberi.
Dal libro:
Un guerriero responsabile
non è quello che
si prende sulle spalle
il peso del mondo
È colui che ha imparato
a affrontare le sfide del momento.
Noi siamo responsabili
di tutto ciò che accade
in questo momento.
Siamo i guerrieri della luce e
con la forza del nostro amore
e della nostra volontà,
possiamo cambiare
il nostro destino
e il destino di tanta gente
(Paulo coelho)
7 giu 2010
L'alchimista

Il primo libro che ho letto di Coelho,l'Alchimista e il viaggio di un giovane pastore attraverso il deserto alla ricerca della propria Leggenda Personale,ovvero del senso della propria vita,è poetico e toccante.Coelho con scrittura leggera affronta temi universali quali la ricerca di sé,il destino dell'uomo,l'Amore,la saggezza nei gesti e nelle cose,l'inseguimento della spiritualità che supera la materialità dell'esistenza.L'alchimista non risulta affatto un'opera pesante,anzi,consiglio a tutti quelli che in un libro,oltre al puro piacere, ricerchi il senso della propria vita attraverso storie semplici ma pregne di significato!!!
Un pezzo dal libro:
L’Alchimista prese un libro, portato da qualcuno della carovana. Il volume era privo di copertina ma lui riuscì ad identificarne l’autore: Oscar Wilde. Mentre sfogliava le pagine, trovò una storia su Narciso.
L’ Alchimista conosceva la leggenda di Narciso, un bel giovane che tutti i giorni andava a contemplare la propria bellezza in un lago. Era talmente affascinato da sé stesso che un giorno scivolò e morì annegato. Nel punto in cui cadde nacque un fiore, che fu chiamato narciso.
Ma non era così che Oscar Wilde concludeva la storia.
Egli narrava invece che, quando Narciso morì, accorsero le Oreadi – le ninfe del bosco – e videro il lago trasformato da una brocca di acqua dolce in una brocca di lacrime salate.
“Perché piangi?” chiesero le Oreadi.
“Piango per Narciso”, disse il lago.
“Non ci stupisce che tu pianga per Narciso” soggiunsero. “Infatti, mentre noi tutte lo abbiamo sempre rincorso per il bosco, tu eri l’unico ad avere la possibilità di contemplare da vicino la sua bellezza”.
“Ma Narciso era bello?” domandò il lago.
“Chi altro meglio di te potrebbe saperlo?” risposero sorprese le Oreadi. “In fin dei conti, era sulle tue sponde che Narciso si sporgeva tutti i giorni.”
Il lago rimase per un po’ in silenzio. Infine disse:
“Io piango per Narciso ma non mi ero mai accorto che fosse bello. Piango per Narciso perché tutte le volte che lui si sdraiava sulle mie sponde, io potevo vedere riflessa nel fondo dei suoi occhi la mia bellezza.”
“Che bella storia”, disse l’Alchimista.
(P. Coelho, da “L’Alchimista”)
6 giu 2010
(Paulho Coelho)

L'amore è sempre nuovo.
Non importa che amiamo una, due,dieci volte nella vita:
ci troviamo sempre davanti a una situazione che non conosciamo.
L'amore può condurci all'inferno o in paradiso,
comunque ci porta sempre in qualche luogo.
E' necessario accettarlo,
perché esso è ciò che alimenta la nostra esistenza.
Se non lo accettiamo,
moriremo di fame
pur vedendo i rami dell'albero della vita carichi di frutti:
non avremo il coraggio di tendere la mano e di coglierli.
E' necessario ricercare l'amore là dove si trova,
anche se ciò potrebbe significare ore, giorni,
settimane di delusione e di tristezza.
Perché, nel momento in cui partiamo in cerca dell'amore,
anche l'amore muove per venirci incontro, e ci salva..
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