7 giu 2010

L'alchimista


Il primo libro che ho letto di Coelho,l'Alchimista e il viaggio di un giovane pastore attraverso il deserto alla ricerca della propria Leggenda Personale,ovvero del senso della propria vita,è poetico e toccante.Coelho con scrittura leggera affronta temi universali quali la ricerca di sé,il destino dell'uomo,l'Amore,la saggezza nei gesti e nelle cose,l'inseguimento della spiritualità che supera la materialità dell'esistenza.L'alchimista non risulta affatto un'opera pesante,anzi,consiglio a tutti quelli che in un libro,oltre al puro piacere, ricerchi il senso della propria vita attraverso storie semplici ma pregne di significato!!!
Un pezzo dal libro:
L’Alchimista prese un libro, portato da qualcuno della carovana. Il volume era privo di copertina ma lui riuscì ad identificarne l’autore: Oscar Wilde. Mentre sfogliava le pagine, trovò una storia su Narciso.
L’ Alchimista conosceva la leggenda di Narciso, un bel giovane che tutti i giorni andava a contemplare la propria bellezza in un lago. Era talmente affascinato da sé stesso che un giorno scivolò e morì annegato. Nel punto in cui cadde nacque un fiore, che fu chiamato narciso.
Ma non era così che Oscar Wilde concludeva la storia.
Egli narrava invece che, quando Narciso morì, accorsero le Oreadi – le ninfe del bosco – e videro il lago trasformato da una brocca di acqua dolce in una brocca di lacrime salate.
“Perché piangi?” chiesero le Oreadi.
“Piango per Narciso”, disse il lago.
“Non ci stupisce che tu pianga per Narciso” soggiunsero. “Infatti, mentre noi tutte lo abbiamo sempre rincorso per il bosco, tu eri l’unico ad avere la possibilità di contemplare da vicino la sua bellezza”.
“Ma Narciso era bello?” domandò il lago.
“Chi altro meglio di te potrebbe saperlo?” risposero sorprese le Oreadi. “In fin dei conti, era sulle tue sponde che Narciso si sporgeva tutti i giorni.”
Il lago rimase per un po’ in silenzio. Infine disse:
“Io piango per Narciso ma non mi ero mai accorto che fosse bello. Piango per Narciso perché tutte le volte che lui si sdraiava sulle mie sponde, io potevo vedere riflessa nel fondo dei suoi occhi la mia bellezza.”
“Che bella storia”, disse l’Alchimista. 
(P. Coelho, da “L’Alchimista”)

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