A qualcuno sembra sia venuto in mente di aumentare l’età pensionabile fino a 67 anni d’età ,per ripianare i debiti del paese prodotti per lo più dai furbi che negli anni si sono arricchiti evadendo le tasse..E pensate,leggo questa notizia dopo quella interessante su "Il fatto quotidiano":parlamentari attaccati alla pensione)..E' bene sì,mentre qualsiasi lavoratore italiano deve lavorare fino a 67 anni e versare per 40 anni i contributi per avere diritto ad una pensione,spesso da fame,e chi ci riesce,ai membri alla casta dorata dei parlamentari sono sufficienti appena 5 anni,una legislatura..vete capito? una legislatura?? per godere di una pensione (il cosiddetto vitalizio) di oltre 3 mila euro al mese.E poi ci meravigliamo perchè tutti hanno interesse a sostenere il governo Berlusconi!! e dico tutti!!!!Una vera e propria indecenza visto che si tratta della pensione più alta tra tutti i parlamentari d’Europa.Ma ancora più indecente è il fatto che, mentre sempre più famiglie s’indebitano solo per sopravvivere,questi signori pensano di ripianare i debiti colpendo sempre più le classi più deboli,e manttenendo tutti i privilegi...
Io gli farei provare,cosa vuol dire lavorare in fabbrica,in catena di montaggio o in cantiere!!!una domanda,ma questo governo non aveva come obiettivo primario i tagli del costo della politica?Ora adirittura vuole spostare(per volere della lega)i ministeri al Nord...altri costi,e chi paga? sempre noi,e magari chi prova a protestare come i precari ieri a Montecitorio,viene preso a manganellate,e non è la prima volta è successo con gli studenti,con gli aquilani !! Qui la situazione è grave,pericolosa per la democrazia del nostro paese!!Non c’è da farsi illusioni:questa gente e questo governo non ce la toglieranno né i giudici,né la Costituzione,né Napolitano(lui poi!!)...Stà a noi,al popolo dare voce alla rabbia e al dissenso con ogni mezzo disponibile,lo dico da mesi,non ci dobbiamo fermare alle vittorie delle recenti elezioni,non basta,bisogna coinvolgere tutta l'Italia onesta a movimenti di protesta perche quello che sta accadendo nel nostro paese,si può combatte solo con una spinta piú concreta di tutto il popolo c'è bisogno di un'azione più rivoluzionaria..Bisogna scendere in piazza e cacciare questo governo dobbiamo portare tutti i democratici ed antifascisti in tutte le piazze d'italia e muoversi affinché avvenga una destituzione del potere nato tramite elezioni,ma anche con un seguito di leggi porcata e compravendita di voti com'è successo in questi mesi,co i cosidetti "responsabili".Incominciamo una rivoluzione come é avvenuto in in Tunisia,Egitto...I Governi autoritari eletti con l'inganno vanno cacciati con la forza
Saviano: «Vieni via con me va a La7»
Il programma tv 'Vieni via con me', con Fabio Fazio e Roberto Saviano, migra dalla Rai a La7. Lo ha annunciato, con un collegamento telefonico alla presentazione del palinsesto autunnale di La7 a Milano, lo stesso Saviano. «Posso dire che è ufficiale - ha detto lo scrittore dialogando con Giovanni Stella, Ad di Telecom Italia Media - che 'Vieni via con me', con Fazio, si farà su La7». Per inciso: Tim è la proprietaria dell'emittente che già, con il reclutamento di Enrico Mentana al suo Tg, ha iniziato un'ascesa sull'informazione che dovrebbe impensierire i due colossi principali, Rai e Mediaset. E Stella dà un altro annuncio: «Trovata un'intesa di massima con Santoro».L'avvenimento televisivo del 2010 è stato Vieni via con me. Un avvenimento anche civile. Il programma non solo ha sbaragliato gli ascolti ma ha proposto un modo profondo e riuscito di raccontare la nostra Italia, lascia quindi la Rai. Per la tv pubblica è uno smacco micidiale. La trasmissione fece arrabbiare il coté berlusconiano, Maroni e leghisti perché Saviano disse che in Lombardia domina la 'ndrangheta (mesi dopo l'ha confermato la Direzione antimafia). E poi c'era l'ineffabile l'ex dg Masi - che a quanto pare lavorava a stretto contatto con l'arrestato Bisignani: fece di tutto per osteggiare il programma, non lo digeriva proprio. Quelle quattro puntate in autunno hanno scombussolato anche il racconto televisivo. Uno show diverso da tutti gli altri, con Fazio che introduceva gli ospiti scelti da lui e dallo staff, come Bersani e Fini (facendo imbufalire ancora di più la destra berlusconiana), Saviano raccontava storie dell'Italia di oggi, ha presentato gli 'elenchi' di sogni e desideri, Benigni che cantava un Berlusconi "tutto mio"...
«Sono sicuro che la Rai voglia rifare 'Vieni via con mè». Diceva appena ieri Paolo Ruffini, direttore di Raitre, a Radio 24. Anche per lui il trasloco è una sconfitta amara: si era battuto per avere il programma, perché andasse in onda, aveva resistito. Oltre tutto "Vieni via con me" era stato concepito come una trasmissione per la Rai (non prodotta dalla Rai)... Oggi la conferma del trasferimento nell'aria da giorni.
23 giu 2011
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