Guardandomi attorno comincio a pensare che di fatto il nuovo tipo d'uomo che si va delineando
e inconsciamente un individuo passivo,vuoto,ansioso,isolato,per il quale la vita non ha alcun senso e che prova un profondo sentimento di alienazione di noia,
se si chiede a un consumatore:sei felice?
questo risponderà:certo sono completamente felice,viaggio,bevo,mangio,acquisto
sempre di più.....
Facendo ciò non ci si annoia affatto,
dunque a livello conscio questi uomini non si annoiano.
Dobbiamo però porsi la domanda analitica se a livello inconscio è possibile che questi individui siano vuoti,annoiati,alienati,passivi eterni lattanti in attesa del biberon per i quali tutto si trasforma in poppatoio e incapaci di sviluppare un'attività autonoma,
di fatto una persona ansiosa,alienata compensa la sua ansia attraverso un consumo coatto,
il quale però da nessuno è recepito come malattia,
d'altro canto il concetto di malattia viene recepito soltanto allorché un individuo è più malato degli altriquando invece tutti soffrono dello stesso male l'idea di malattia neanche affiora la coscienza.
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