1 feb 2011

"Come un’amante" Claudio Pompi

È come un’amante capricciosa e perversa
quella sfera lucida e bianca che s’offre
a ventidue cuori di passione palpitanti.
Con la sua danza deride il maldestro,
si concede ai piedi sapienti dell’esperto.
Altri cercano di ghermirla, di rubarla,
farla propria e con lei fuggire, sospingerla,
scagliarla.
Scuote la rete che come veste trasparente,
si gonfia e ricade morbida e frusciante,
novella odalisca.
Inebria di gioia gli occhi di parte sognanti,
chiude quelli dell’altra delusi e perdenti.
Corre libera sul verde tappeto di fiori privo,
accarezza l’erba di sole irradiata.
Attende senz’ansia d’esser presa e domata.
Rimbalza e al cielo sale per ricadere
tra braccia forti e sicure alle quali docile
s’arrende per esser poi respinta,
come ripudiata.
Volti sudati, occhi sgranati e rabbiosi
la bramano tra colpi proibiti e bocche
urlanti di dolore inferto.
Lei immobile attende il nuovo amante
che sul prato la travolga, sfiorandola,
colpendola perché più rapida corra
verso nuova e sperata gloria.
Quanta passione, rabbia e frustrazione
nei cuori inoculi come dolce veleno.
Ma di te perfida amante nessuno si stanca,
per sempre amata,odiata, baciata
sarai stupenda sfera bianca.

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