23 mag 2011
Istruzioni per piangere "Julio Cortazar"
Lasciando da parte le motivazioni, atteniamoci unicamente al corretto modo di piangere, intendendo per tale un pianto che non sconfini nello scandalo e tanto meno in un insulto al sorriso, data la loro parallela e goffa somiglianza. Il pianto comune o normale consiste in una completa contrazione della faccia e in un suono spasmodico accompagnato da lacrime e da moccio, quest'ultimo nella fase finale, perché il pianto termina nel momento in cui ci si soffia energicamente il naso.Per piangere occorre fissare l'immaginazione su se stessi, e se ciò risultasse impossibile perché è stata contratta l'abitudine di credere nel mondo esteriore, si ponga mente ad un'anatra ricoperta di formiche o a quei golfi dello stretto di Magellano “ove niun penetra giammai”.Una volta arrivato il pianto, ci si copra con dignità il volto usando entrambe le mani con la palma in dentro. I bambini piangeranno con la manica della giacchetta sulla faccia, e preferibilmente in un angolo della stanza. Durata media del pianto: tre minuti».
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