15 feb 2011

DE GREGORI FESTIVAL(dedicata a Tenco)

Non ci penso proprio di parlare del Festival di Sanremo di stasera!!Già vedere chi presenta!!! Lasciamo perdere...però questo mi porta a un pezzo di De Gregori dedicato a Tenco...Sinceramente se non era per una cara amica Erika  non avrei mai approfondito la storia e per questo gli devo dire grazie!!!Era il 1967 in quel tempo il  Festival di Sanremo era ancora un grande evento pubblico,che teneva milioni e milioni di telespettatori incollati alla tv e che rappresenta un argomento importante di discussioni per tutti gli italiani... Quel festival lo vinse Claudio Villa,ma non è per questo che quel festival  passerà alla storia,ma  per la morte di Luigi Tenco,cantante melodico molto amato dal pubblico.Tenco in quell'edizione cantava Ciao amore, ciao in coppia con la sua compagna di vita Dalida
La canzone non ebbe un giudizio positivo dala giuria,anche allora improntata al metodo del voto popolare, non la ritenne da dover entrare nella serata finale in cui si sarebbe deciso il vincitore.Si diceche lo stesso Tenco non amasse quel pezzo,e che fu la compagna Dalida a convincerlo a cantarlo..Ciao amore,ciao tra l'altro non fu nemmeno ripescata gli fu scelto un'altro pezzo che adesso mi sfugge...ma siuramente di quei pezzi che non hanno fatto la storia!!!!A questo punto,da quello che si racconta Tenco,la compagna e il suo  ed il loro agente si recano a cena in un locale vicino al Teatro Ariston:è la tarda serata del 26 gennaio 1967.Tenco è deluso,stanco,ma sopratutto offeso dal mancato riconoscimento pubblico:non mangia niente,non ha proprio voglia di mangiare..si scusa coi suoi due compagni e torna in hotel,sono quasi le 2, quando viene visto per l'ultima volta vivo. Infatti,poco più tardi,Dalida torna in albergo e trova la stanza con la porta semiaperta,entra e trova il cadavere del compagno.Il medico legale giunge alle due e quarantacinque e constata la morte di Tenco,facendola risalire a quindici,massimo venti minuti prima . A questo punto comincia l'inchiesta guidata dal Funzionario di pubblica sicurezza di Sanremo Arrigo Molinari,il cui nome verrà trovato poi nella lista di Licio Gelli a villa Wanda:dispone il traporto della salma in obitorio,salvo poi ordinare di riportarla nella stanza dell'albergo per effettuare quei rilievi fotografici e balistici che, prima dell'ordine di trasporto,non si erano svolti.
Si ricava che Tenco si sarebbe sparato un colpo di pistola alla tempia con la sua arma calibro 22: nella stanza verrà trovata anche un'altra arma,una walter ppk 7.65, e qualcuno racconterà che la sera precedente alla sua morte il cantante aveva vinto un'ingente somma al Casino,della quale comunque nella stanza non verrà trovata traccia alcuna. Viene rinvenuto un biglietto in cui Tenco accusa il pubblico di non averlo amato come meritava,ed in cui arriva a scrivere che l'estremo gesto è proprio per punire tutti coloro che lo hanno eliminato dalla manifestazione canora offendendolo,precisando che non è affatto stanco della vita.La procura di Sanremo dispone immediatamente e frettolosamente l'archiviazione,dando per scontato il suicidio: resta il fatto che la posizione della salma,come anche quella esatta della pistola,non furono mai chiarite del tutto.Non venne svolta autopsia,nè si svolse alcuna analisi per veriricare che fu effettivamente la mano di Tenco a sparare: solo una perizia necroscopica effettuata nel 2006, grazie alla riesumazione del cadavere dalla tomba del cimitero di Ricaldone in cui riposava,si espresse nel senso della compatibilità tra il foro nella testa del cantante (vestito come la sera in cui morì) e la presenza dell'arma nella sua mano sinistra,la quale, a distanza di quasi quarant'anni, risultò positiva al "guanto di paraffina". Nel 1990, invece, si era svolta una perizia grafologica sul biglietto lasciato dall'artista,che ne certificò la riconducibilità all'autore ma nonostante questo ancora i dubbi sono tanti....
Lascio due link  gentilente consigliati da Erika:Forum e PETIZIONE:LE 5 PROVE DELL'OMICIDIO DI LUIGI TENCO
E ora il pezzo di De Gregori dedicato a Tenco...

Nella la città dei fiori disse chi lo vide passare
che forse aveva bevuto troppo ma per lui era normale.
Qualcuno pensò fu problema di donne,
un altro disse proprio come Marylin Monroe.
Lo portarono via in duecento,
peccato fosse solo quando se ne andò.
La notte che presero il vino e ci lavarono la strada.
Chi ha ucciso quel giovane angelo che girava senza spada?
E l'uomo della televisione disse:
"Nessuna lacrima vada sprecata, in fin dei conti cosa
c'è di più bello della vita, la primavera è quasi cominciata".
Qualcuno ricordò che aveva dei debiti,
mormorò sottobanco che quello era il motivo.
Era pieno di tranquillanti, ma non era un ragazzo cattivo.
La notte che presero le sue mani
e le usarono per un applauso più forte.
Chi ha ucciso il piccolo principe che non credeva nella morte?
E lontano lontano si può dire di tutto,
non che il silenzio non sia stato osservato.
L'inviato della pagina musicale scrisse:
"Tutto è stato pagato".
Si ritrovarono dietro il palco,
con gli occhi sudati e le mani in tasca,
tutti dicevano "Io sono stato suo padre!",
purchè lo spettacolo non finisca.
La notte che tutti andarono a cena
e canticchiarono "La vie en rose".
Chi ha ucciso il figlio della portiera,
che aveva fretta e che non si fermò?
E così fù la fine del gioco,
con gli amici venuti da lontano,
a deporre una rosa sulla cronaca nera,
a chiudere un occhio, a stringere una mano.
Alcuni lo ricordano ancora mentre accende una sigaretta,
altri ne hanno fatto un monumento
per dimenticare un pò più in fretta.
La notte che presero il vino e ci lavarono la strada.
Chi ha ucciso quel giovane angelo che girava senza spada?

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