5 dic 2010

Alfonso gatto


Ti perderò come si perde un giorno
chiaro di festa:- io lo dicevo all'ombra
ch'eri nel vano della stanza- attesa,
la mia memoria ti cercò negli anni
floridi un nome, una sembianza: pure,
dileguerai, e sarà sempre oblio
di noi nel mondo."
Tu guardavi il giorno
svanito nel crepuscolo, parlavo
della pace infinita che sui fiumi
stende la sera alla campagna.

Nessun commento: