L'EMIGRANTE

Sono emigrato! Si! Sono uno di quei giovani costretti all'emigrazione per mancanza di un lavoro dignitoso in questo disgraziato paese. Figlio di contadini, diplomato con il massimo dei voti, laureato con il massimo dei voti, specializzato con il massimo dei voti, emigrato con il massimo dell'incazzatura! Parlavo cinque lingue ed ho avuto l'onore di ricevere in una pagella delle elementari la citazione di "genio" dalla mia amatissima insegnante. Mia madre ancora la tiene appesa in un quadro della mia ex-camera da letto! Tutto questo, in Italia, però non era sufficiente, non bastava. Mi passavano davanti tutti! Tutti avevano una qualche conoscenza! Lo zio assessore al comune. L'amico del papà sindacalista. Il cugino nelle poste. Io non avevo e non ho nessuno a cui rivolgermi per un aiuto. Così nessuno mi dava un lavoro in Italia. Alla fine me ne sono andato! Emigrato all'estero! Pensavo fosse tutto passato, guardando l'Italia da fuori, ed invece no! Accendo la TV e vedo ancora la faccia di Bersani attorniato dai microfoni dei giornalisti, Casini idem, Berlusconi ogni tanto pare risorgere da qualche misterioso sepolcro sempre piu' potente di prima, la Bonino, Pannella. L'incazzatura cresce anche all'estero! Non c'è modo d'attenuarne i sintomi! Anche facendo zapping la cosa non cambia! Costanzo, la Ventura, Vespa, Tiberio Timperi, la De Filippi. Sono passati sei anni da quando me ne sono andato dall'Italia e tutto sembra come prima. Pietrificato! Il paese dove nulla cambia!Almeno nell'establishment. Il popolo invece no! Il popolo mi sembra cambiato. Quando ritorno dall'estero e decido di fare una passeggiata in centro, noto una grande differenza nei volti degli Italiani, rispetto a qualche anno fa! Sono volti da cui traspare una grande tristezza, piu' spesso una grande incazzatura, quella stessa che mi portai dietro sei anni fa! Buona fortuna Italia! Un emigrante!