In una democrazia compiuta chi comanda non si serve della paura dei suoi cittadini per governare, non usa la loro esasperazione su fatti specifici, per distogliere la loro attenzione dalla sua inettitudine. Evidentemente noi non siamo ancora un paese del tutto democratico.Quindi bisogna rigettare con forza e sdegno ogni ipotesi di legislazione speciale.Questi vogliono ,sparare sulla folla,intimorire la gente pacifica che vuole manifestare,impedire le manifestazioni dei diseredati e degli indignati.Le leggi speciali hanno nella storia provocato solo morti innocenti,mi viene a mente Giorgina Masi studentessa diciannovenne che il 12 maggio 1977 venne uccisa a Roma durante una manifestazione organizzata nell'anniversario della vittoria referendaria sul divorzio.Temendo gli scontri con gruppi di "Autonomi", le autorità di pubblica sicurezza avevano vietato la manifestazione e, per far rispettare il divieto, avevano disposto un nutrito servizio di ordine pubblico. Esso non servì..Furono lanciati ordigni incendiari.Si sparò. Verso le 20:00 due ragazze furono colpite da arma da fuoco.Una delle ragazze era Giorgiana Masi che, colpita alla schiena, morì durante il trasporto in ospedale!!! E questa è una delle tante,e si cerca di limitare il diritto a manifestare la propria opinione pubblicamente!!!!!il potere cerca di fermare il diritto distruggendo le fondamenta dello stesso e creando il caso di pregiudizio ossia di dichiarare che qualcuno commetta un reato prima che lo stesso lo effettui...E di questo avevo scritto
Il 20 dicembre 2010(leggi:Prevenire Gasparri)all'indomani degli scontri con la polizia durante la manifestazione degli studenti...E allora dopo tutto questo cosa ci resta come arma per liberarci di questo governo?C’è una sola strada, continuare a minare ogni giorno "civilmente" le fondamenta di questo regime,il più schifoso che ricordi.... La strada è reclutare sempre più gente nella protesta, disarmata ma durissima,e costruire un alternativa di sinistra,forte e credibile prima che il regime crolli....E in questo mi trovo nelle parole di Rita Pani nel pezzo qui sotto!!!
Cercando l'alternativa(Rita Pani (APOLIDE)Viola, verdi, arancioni. Grillini, senonoraquandisti, donne dignitose, donne dignitose ma anche orgogliose, madri, madri coraggiose, lavoratori, lavoratori precari, giovani lavoratori precari, quasi giovani lavoratori precari, giovani disoccupati, disoccupati storici, invalidi, diversamente abili, diversamente abili orgogliosamente handicappati, studenti, giovani studenti, studenti organizzati, studenti democratici, studenti cattolici, studenti comunisti.Poi noi comunisti, siamo i migliori in assoluto. Noi ci frazioniamo anche da soli. Dopo Vendola abbiamo avuto anche i non più comunisti di sinistra e libertà, quasi come se fosse da specificare l’essere libertari per uno che è di sinistra.E così mi sovviene la categoria dei gay, con tutti i sottoinsiemi del caso. Gay, lesbiche, lesbiche democratiche, organizzate, giovani, senonoraquandiste, intellettuali, cattoliche.Ho dovuto fare questa lunga lista perché cercavo un’alternativa. Trovare un’alternativa oggi, non è compito facile, eppure è l’unica cosa che tutti, senza nemmeno accorgerci facciamo quotidianamente, anche quando cerchiamo l’alternativa alla bistecca, l’alternativa alle sigarette che abbiamo fumato fino all’altro ieri, l’alternativa all’acqua che compravamo in bottiglia, l’alternativa alle mutande che reggevano per cinque lavaggi e non ti si disintegravano addosso appena indossate, appunto come quelle acquistate – in alternativa – per soli un euro e cinquanta.Non la trovo l’alternativa, nonostante tutte quelle proposte.Non so come pormi. Sono rossa, donna, dignitosa, orgogliosa, madre, lavoratrice molto precaria, né giovane né vecchia, comunista – ma senza se e senza ma – disorganizzata, intellettuale, eterosessuale, atea, con le mutande da un euro e cinquanta.Rientro in molte delle categorie, ma non ce n’è nessuna che mi rappresenti in toto, allora che fare? Creare un’altra alternativa alle alternative. E però no. Non si può fare, perché facendolo si diventerebbe automaticamente berlusconiani. È stato lui, infatti, che ha fatto credere che l’alternativa unica contro il marciume della politica, fosse il marciume malavitoso dell’antipolitica, con i partiti politici che rivendicano la loro apoliticità, che non si chiamano partiti ma movimenti, e che fanno politica rifuggendo la politica.Quindi? Me ne resto comunista, a ripensare alle parole di quel tizio che dice: “Resto perché non c’è alternativa a me.” Forse persino spero che tutte le categorie elencate, comprese quelle che ho dimenticato, riescano a riunirsi domani sotto un ombrello più grande: quello che dovrà coprire la testa di tutti i cittadini. L’alternativa reale.
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