Che gli studenti che protestano nei confronti di una legge che tutti ritengono sbagliata (tranne la Gelmini and Company) siano da considerarsi delinquenti da arrestare preventivamente è un'idea che poteva balenare nella mente solo di un fascista irriducibile come Gasparri. La sua collocazione nel partito dell'amore ossia nel Popolo della libertà è perfetta!!! Non a caso la sua idea ha trovato subito riscontro in Larussa ed Alemanno, storici picchiatori fascisti..In un paese dove nessun politico finisce in galera,si vuole mandarci giovani che protestano a ragione per tutelare e difendere i loro diritti e il loro futuro.Queste idee partorite da menti anormali servono solo a incitare a fare più violenza.Sono idee che solo i più grezzi sistemi dittatoriali sono in grado di mettere in atto. Ma gli Italiani non ne hanno avuto ancora abbastanza di ventanni di fascismo ???? Il bello che queste idee vengono a chi la violenza contro le forze dell'ordine l'ha bene sperimentata - vedi il ministro Maroni che azzanna un polpaccio di un tutore dell'ordine pubblico o il sindaco romano che in tempi passati andava in piazza bruciando persino la bandiera americana(leggi sotto curriculum)e altro.E tutto questo mi fa ridere al pensando che se all'epoca dei vecchi governi della prima repubblica avessero adottato la ricetta Gasparri lui stesso per primo ed i suoi compari Alemanno, Larussa, Franco, Rauti ecc. sarebbero stati molto spesso in galera...
E allora io proporrei l'arresto preventivo anche per tutti quelli che dicono cazzate immonde.
E anche per quelli che dimenticano il loro passato.A testimoniare tutto quello che ho detto vi propongo il curriculum del picchiatore Alemanno,quello che tuona contro gli studenti ...Il neo moralista Alemanno le conosce bene le contestazioni violente,come conosce bene le prigioni della capitale.Vediamo un po' il suo curriculum da pregiudicato, riassunto brevemente da un articolo de Il Fatto Quotidiano di Domenica 19 Dicembre 2010:Nel 1981, insieme a un gruppo di giovani missini, assaltò un bar per picchiare uno studente, Dario D'andrea.
Fermati dalla polizia, gli educandi
che oggi predicano contro la violenza,
riuscirono comunque a lanciare una
spranga di ferro in testa allo studente. Catturato dalle forze dell'ordine, il nostro Alemanno finisce in carcere
per tentato omicidio.
Nel 1982 il moralizzatore da rissa si mette in mostra lanciando una Molotov contro l'ambasciata russa.
Il motivo del risentimento?Il colpo di stato polacco(wow... e poi sono gli studenti di oggi ad avere futili motivi per fare i teppisti.Ovviamente finisce di nuovo in galera e ci rimane per otto mesi(ricordiamo ai gentili lettori,
che nel PDL la galera fa curriculum).
Nel 1988 si dice pentito di essere stato un violento, ma nel 1989 viene arrestato con altri missini per aver tentato di bloccare la visita di George Bush senioral cimitero americano di Nettuno.
All'epoca il maestro picchiatore non trovava sconveniente scagliarsi contro un presidente americano
per non fargli offendere la memoria dei fascisti caduti in guerra.Venne arrestato di nuovo, anche se rimase nelle patrie galere per poche ore.
Il giorno dopo il suo operato venne difeso in un comizio da un altro grande amico della pace nel mondo,
Ignazio La Russa.
Assassini potenziali e assassini reali
Sarà interessante osservare quanto fascismo, i cittadini italioti saranno disposti a tollerare. C’è persino timore a nominarlo, il fascismo, proprio come un tempo, quando certi nomi o certi accadimenti si citavano a voce bassa, stando attenti a non farsi sentire. Dopo le dichiarazioni affidate a gasparri, ma certo non partorite da lui, geneticamente non attrezzato a formulare un pensiero autonomo, Vendola si mostra preoccupato: “… verso il fascismo.”Verso? Ma fa così paura ammettere che nel fascismo ci stiamo già da un pezzo e con tutte le scarpe? Come altro potrebbe chiamarsi l’arroganza di questa feccia che (non) ci governa, ma che con la repressione, con le deportazioni degli ultimi, con l’arricchimento personale, con lo sfruttamento dello stato in maniera privatistica ha demolito da illo tempore, l’ultimo barlume di democrazia nemmeno conquistata del tutto, nel periodo storico che va dalla Resistenza ai primi anni ’80?
Quello che ci ha salvato fino ad ora, non è stata la presunta democrazia, ma la stupidità di questi che alla fine non sono buoni nemmeno ad essere fascisti. Parlano per provocare, per incitare allo scontro, o semplicemente perché devono distrarre dalla realtà quel popolo che colpevolmente si è adagiato nel nichilismo più becero e individualista. Tanto più è ignobilmente terrificante la dichiarazione istituzionale, tanto più sarà annullata la capacità di pensiero di colui che non ha più né voglia né tempo per pensare.
Promettere arresti preventivi, o peggio insinuare che all’interno dei cortei possano esserci “potenziali assassini”, sono dichiarazioni che avrebbero fatto sorridere un popolo civile e normodotato, noi invece vivendo in Italia, abbiamo il dovere di preoccuparci, perché il nostro è un paese che non conserva nulla di normale, nemmeno la capacità di appellarsi alle leggi dello Stato, che pure ci sono, o esigere il ripristino della democrazia confidando nelle opposizioni.
Vendola, per esempio, avrebbe dovuto condire meglio la sua dichiarazione, ricordando che fino a prova contraria, i veri assassini oggi siedono in parlamento, e assassini lo sono davvero e non in senso metaforico. Lo stato italiano uccide e lo fa impunemente. Uccide i migranti e li seppellisce in fondo al mare o dentro i lager creati su un modello nazista che non avrebbe dovuto appartenerci. Uccide i lavoratori che si impiccano perché non sanno più di che vivere. Uccide i vecchi abbandonati a loro stessi da uno stato sociale disintegrato e ormai inesistente. Lo stato italiano ammazza i ragazzi in caserma, in carcere o per strada.
Un’opposizione seria, avrebbe dovuto tempestare i giornali con dichiarazioni inneggianti al buon senso, che avrebbero dovuto ricordare a quel fascista di gasparri, che è di qualche giorno fa la notizia che il suo camerata alemanno, per esempio, non ha solo elargito posizioni di tutto rispetto nelle municipalizzate di Roma ai suoi familiari, amici o parenti, ma anche a ex (ex?) terroristi neri, che assassini lo sono stati eccome, seminando bombe sui treni o nelle piazze.
Ma forse questa inesistente opposizione, è troppo in là nel contagio sia del berlusconismo più becero, che del morbo del buonismo veltroniano per potersi rendere conto di quali siano realmente le richieste che i cittadini italiani fecero, nel momento in cui col loro voto, si affidarono a loro per avere un minimo di speranza.
La strategia del governo sta cambiando, si sta trasformando nella strategia del terrore. Ci provano ogni volta che si minaccia di occupare le piazze per rivendicare diritti o per protestare. Devono cambiare, perché sanno loro meglio di molti di noi, che non solo siamo in pieno regime fascista, ma che ormai non vi è porzione di paese che non sia di fronte all’impossibilità di sostenere la vita. Ed ogni giorno che passa in Italia, chi si appresta a morire è pure costretto ad sopportare l’olezzo di un barile di merda che viene scoperchiato, tra puttane, ladrocinio, nepotismo, corruzione e quanto di peggio vi giunga alla mente. Saranno loro, i fascisti, a far esplodere il paese, prima che esso comprenda che è giunto davvero il momento di ribellarsi.
Apolide( Rita Pani)
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