30 giu 2011

Francesco Giuseppe Bertelli “Esame d’ammissione del volontario alla Comune di Parigi"


Dimmi bel giovane,
onesto e biondo:
dimmi la patria
tua qual'è
Adoro il popolo
la mia patria è il mondo
il pensier libero
è la mia fe'
La casa è di chi l'abita
è un vile chi lo ignora,
il tempo è dei filosofi
il tempo è dei filosofi
Addio mia bella
casetta addio,
madre amatissima e genitor
Io pugno intrepido
per la Comune
come Leonida
saprò morir
La casa è di chi l'abita
è un vile chi lo ignora,
il tempo è dei filosofi
la terra di chi la lavora.
Francesco Giuseppe Bertelli nasce a Vecchiano (Pisa) il 1° febbraio del 1836. Volontario nella Terza Guerra d’Indipendenza (1866).Tenente garibaldino a Mentana (1867).Segue Garibaldi in Francia nella guerra Franco-Prussiana.Dopo gli eventi della Comune di Parigi torna a Vecchiano (1871).A Vecchiano promuove la costituzione dell’Unione Democratica Sociale.sempre sorvegliato dalla polizia viene ripetutamente arrestato per la sua propaganda definita “sovversiva”.Nel 1875 viene incarcerato perché sorpreso a distribuire copie di una sua poesia contro la pena di morte.L’esperienza francese e gli echi della tragedia dei comunardi lo tocca profondamente e a testimonianza di ciò scrive una celebre poesia(VEDI SOPRA) dal titolo “Esame d’ammissione del volontario alla Comune di Parigi” della quale resta nella memoria locale vecchianese una libera riduzione dal titolo “Dimmi bel giovane”,scrive numerose altre poesie in parte perdute.Muore in una silenziosa mattina di marzo del 1919

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