Ispirata all'omonimo romanzo di Pippo Fava.
Capisca pure chi lo vuole
che i tempi cambiano sotto il sole
vola la sabbia sui portoni
giace la rabbia sugli altari.
Capisca pure chi lo vuole
ma quanto sangue per le strade
quanti fratelli da ricordare
in nome di cosa o di chi...
Capisca pure chi lo vuole
prima che arrivino
prima che vi uccidano.
Capisca pure chi lo vuole
l'intenditore ha poche parole
da regalare ai larghi sorrisi
ed alle intese scacciacrisi.
E dimmi da che parte stai tu
intrepido aquilonista
che osservi placido dalla giostra
e non ti butti nella mischia?
Chi ha avuto ha avuto e chi ha dato ha dato
getti la maschera sul selciato
alzi il cappello dell'innominato
sputi sull'animo dei senza fiato.
Capisca pure chi lo vuole
adesso prima che arrivino.
Prima che vi uccidano.
Perché i maestri dell'inganno
vivono sempre in alto
e vi vedono arrivare
anche di notte o all'imbrunire
c'hanno il sorriso dell'attore
le parole giuste per salutare
una carezza per colpire
e una certezza per mentire.
E danno tempo per pensare
e tempo ancora per continuare
lo sguardo teso all'infinito
hanno un coltello per amico
perché i maestri dell'inganno
sanno capire e sanno comprare
laddove il cuore della gente
ha smesso di battere e levare.
Capisca pure chi lo vuole
prima che arrivino
prima che vi uccidano
5 gen 2011
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