Non è un caso, anche questo ha una ragione, profonda, che sta nella capacità di comprendere, essendone vittime,l'ingiustizia che stà nello sfruttamento della persona da parte di un'altra persona.Con qualsiasi argomentazione la si voglia indorare:la globalizzazione,la competizione internazionale,la crescita,l'insindacabile PIL,lo sfruttamento è incivile e chi ne è vittima, per fortuna di tutti,grazie alle lotte e alla ricerca sociale e politica ormai di generazioni e generazione succedutesi negli ultimi secoli,ha oggi la capacità di capire quando di sfruttamento si tratta.E ha, in questo nostro paese,la capacità di reagire...
Quindi sono molto orgoglioso della classe operaia di Mirafiori,la dignità e la voglia di ricominciare tutto è stata più forte del ricatto,un ricatto che è stato anche accettato da Angeletti e Bonanni,Fassino(ho appena letto una sua intervista> Qui)dovranno rispondere alla propria coscenza ammesso che ne abbiano una.Il no ha ottenuto la maggioranza se togliamo i voti degli impiegati,i colletti bianchi non lavorano in prima linea,stanno negli uffici e come hanno sempre fatto credono di essere degli esseri privilegiati.Mi raccontava mio padre(lui operaio) che quando scioperavano negli anni 70/80 anche per 72 ore di fila e dovevano tirare la cinghiai(allora facevano i picchettaggi alle portinerie),i colletti bianchi per eludere il blocco delle portinerie si recavano al lavoro saltando i muri!Non sono cambiati di una virgola, così erano allora e così sono oggi. Sembra che per loro non esista l'orgoglio e la dignità.Quando poi grazie alle loro lotte ottenevano i risultati anche economici anche loro li prendevano senza nemmeno vergognarsi. Oggi la storia si ripete, è si perchè loro hanno i figli da mantenere mentre i poveri operai che votano no alla "fabbrica carcere" non li hanno, la dignità e la vita per loro non conta niente. Capire il valore di questo risultato vuol dire capire che la gente è piena di Berlusconi, di Marchionne e di tutti quei loschi personaggi che ci governano. Allora occorre non perdere più tempo e unire il popolo della sinistra(quella vera) e i giovani che stanno lottando per una società dove possano vivere dopo la laurea, una società nuova pulita e piena di valori e di dignità. Ora siamo la vergogna del Mondo ma se sbagliamo anche questa volta allora non abbiamo più nessuna scusante.
La storia siamo noi, nessuno si senta offeso
siamo noi questo prato di aghi sotto il cielo.
La storia siamo noi, attenzione, nessuno si senta escluso.
La storia siamo noi, siamo noi queste onde nel mare,
questo rumore che rompe il silenzio,
questo silenzio così duro da masticare.
E poi ti dicono "Tutti sono uguali,
tutti rubano alla stessa maniera".
Ma è solo un modo per convincerti a restare chiuso dentro casa quando viene la sera.
Però la storia non si ferma davvero davanti a un portone,
la storia entra dentro le stanze, le brucia,
la storia dà torto e dà ragione.
La storia siamo noi, siamo noi che scriviamo le lettere,
siamo noi che abbiamo tutto da vincere, tutto da perdere.
E poi la gente, (perchè è la gente che fa la storia)
quando si tratta di scegliere e di andare,
te la ritrovi tutta con gli occhi aperti,
che sanno benissimo cosa fare.
Quelli che hanno letto milioni di libri
e quelli che non sanno nemmeno parlare,
ed è per questo che la storia dà i brividi,
perchè nessuno la può fermare.
La storia siamo noi, siamo noi padri e figli,
siamo noi, bella ciao, che partiamo.
La storia non ha nascondigli,
la storia non passa la mano.
La storia siamo noi, siamo noi questo piatto di grano.
2 commenti:
Non so cosa significa alzarsi presto la mattina per dovere..
Non so cosa significa andare tutti i giorni a fare un lavoro duro, fisico in una fabbrica..
Non so cosa significa un lavoro, come dicono molti, "senza ambizione"...
Non so cosa significa "esser operaio".
Semplicemente perchè la vita mi ha offerto "la fortuna su di un piatto d'argento".
Però so cosa significa "dignità". L'ho vista negli occhi degli operai di Mirafiori..
E non l'ho vista mai negli occhi di colleghi impiegati o degli imprenditori.
Credo che siamo tutti uguali e quindi che TUTTI debbano avere gli stessi diritti. E che non si debbano cancellare anni di lotte e sacrifici con un colpo di spugna.
Se un giorno, si arrivasse ad una rivoluzione; io scenderei in piazza mettendo faccia e nome (come ho già fatto per cose più "piccole") a fianco "degli amici operai". Perchè la Storia si fa con la partecipazione, con l'unità, con il coraggio e con il cuore.
Bellissimo pezzo Emanuel, complimenti.
P.S. La canzone "La storia siamo noi" ha per me un significato speciale: quando sono nata mio fratello, di 19 anni più grande di me, grande fan di De Gregori, mi faceva ascoltare proprio questa canzone per farmi addormentare al posto della "ninnananna".... Non siamo "normali" in famiglia..
Vanessa Baldazzi (Operaia di pensiero)
VANESSA ti contraddici,dicendo che non seri mai stata operaia per poi firmarti operaia di pensiero...hihihih A parte le battute quell'essere operaio non è concepito solo come qualifica o categoria ma come impegno,e tu lometti sempre,sei uan persona giusta in tutto quello che esprimi,ci tengo a dire che la mia non era un accusa verso altre categorie i cosidetti colletti bianchi,ci mancherebbe,sai penso che tanti di questi lavoratori non conoscono neppure i loro diritti,sopratutto ai giovani in particolare,spesso sono inseriti in realtà da impiego precario,escono dalla scuola con un misero diploma,misero per il valore che ha nel ondo del alvoro...e poi vengono pure sfruttati con pochi diritti e molta fatica,e questo vale anche per gli impiegati...Tanti di loro nel caso di Mirafiori al cospetto di qualche forzatura del suoperiore avranno votato Si,e allora che referendum è? Un referendum con la pistola alla tempia,nonostante questo c'è chi ha avuto coraggio e con dignità a votato No...
hahahaha adesso capisco dove nasce la mia operaia del pensiero...con un'educazione così....hihihihi Baciao cara
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