In queste vacanze ho avuto modo di vedere per l'ennesima volta il film capolavoro "Braveheart",film che racconta le gesta di un grande personaggio William Wallace,un eroe nazionale scozzese realmente esistito,la straordinaria vicenda del protagonista viene raccontata in questo film con le tinte dell'epos,ma senza mai scadere nelle retorica o nella banalità,una storia davvero tremenda,triste se vogliamo,ma molto affascinante.Come dicevo è tratto da una storia vera,la mia curiosità mi ha portato a documentarmi per verificare se realmente William Wallace era quello descritto da Mel Gipson,e sono rimasto soddisfatto nell'accurare che la trama(a parte l'invenzione della storia d'amore con la principessa)non si discosta molto dalla realtà,riporto un piccolo riassunto dal web:
Sir William Wallace(1270 - 1305)fu un patriota scozzese che guidò i suoi connazionali alla ribellione contro l'occupazione della Scozia da parte degli inglesi.
La famiglia di Wallace discendeva da Richard Wallace(Richard il Gallese)un possidente terriero che visse sotto i primi membri della famiglia Stewart,poi famiglia reale a pieno titolo,il padre fu ucciso per mano inglesi quando era piccolo e quindi ricevette la sua educazione da due zii che erano sacerdoti,per questo godette di una cultura superiore alla media dell'epoca,conosceva sia il francese che il latino.
Il 1297,vide l'inizio della sua ascesa.Secondo la storia,Wallace venne fermato da due soldati inglesi per dei pesci che aveva pescato.La discussione dilagò in una vera e propria rissa,con il risultato che Wallace uccise i soldati.Un mandato per il suo arresto venne emesso poco dopo.Vera o falsa che sia questa storia,è chiaro che Wallace nutriva da lungo tempo un odio per gli inglesi,basato in parte dalla morte del padre per mano loro,avvenuta nel 1291.E così inizia la sua lotta contro gli inglesi che nel frattempo avevano deciso di occupare la Scozia,il poco più che venticinquenne Wallace,divenne improvvisamente il capo della rivolta nazionale,tentando di organizzare lo stato e di consolidare la spinta indipendentistica.Dopo varie vittorie arrivò un'impari lotta con le truppe di Re Edoardo I,dove venne catturato con il tradimento,finì tragicamente impiccato a Westminster.Ma la sua figura assurse nei secoli seguenti a simbolo della libertà scozzese e divenne protagonista di saghe e ballate...
Credo che la storia di William Wallace ed i valori di cui era portatore sono assoluti e senza tempo,solo per citarne uno,quello più volte ripetuto durante il film "la libertà",dovrebbe far riflettere molte persone anche ai nostri giorni su cosa significa questo termine in una visione estesa provando a guardare i propri comportamenti e le proprie azioni da una prospettiva più alta,così forse qualcuno si accorgerebbe di quanta costrizione c'è in quello che fà.Una vita senza libertà non è vita..
Tornando al film sono bellissime le crude e realistiche scene di battaglia,tra le più belle e spettacolari mai realizzate...ma il tutto non si limita certo a questo,perchè c'è la giusta dose di romanticismo,attraverso una storia d'amore molto bella e autentica,che non scade mai nel melenso,e scene drammatiche che scuotono l'animo,commuovono e fanno riflettere. Il tema principale come ho è quello della Libertà,del coraggio di lottare per difenderla e per difendere quel che si ama dai soprusi e dalle tirannie,senza scendere a compromessi,rimanendo sempre fedeli a se stessi.Vi è anche il tema dell'amicizia,quella vera,senza secondi fini,il tema del rapporto tra padre e figlio:come quello conflittuale tra Robert e il padre lebbroso,o praticamente inesistente tra il re inglese e il principe,o ancora quello semplice e genuino tra Hamish e il vecchio Campbell e tra William stesso e il padre Malcolm prima e lo zio Argyle dopo.La grandezza del film sta proprio nell'aver tratteggiato con abili pennellate una serie di personaggi credibili e umani:oltre il fiero,coraggioso e triste condottiero William Wallace,di umili origini ma degno "re" di fatto e non di mero diritto dinastico,compaiono le due donne della sua vita,una contadina e una principessa,accomunate nel loro amore per il protagonista,nella loro fierezza,nonostante la medesima limitata condizione femminile dell'epoca.Gli amici di Wallace,semplici e sinceri e quella fasulla dei nobili scozzesi,traditori poco "nobili" d'animo.Il principe effeminato,schiacciato dall'ingombrante figura paterna,un personaggio meschino nella sua mediocrità.Ma le due figure più interessanti dopo il protagonista sono quelle di Robert Bruce e del re Edoardo.Il primo futuro re di Scozia,ma anche erede di Wallace (il rapporto con il quale è centrale nel film),che è ispirato dal coraggio dell'eroe,ma frenato dal giudizio del subdolo padre,che vorrebbe instillargli invece l'arte del compromesso,giunge ad una maturazione,divenendo davvero una guida per il suo popolo.
Edoardo invece è la nemesi perfetta del protagonista,anche se non si incontreranno mai nel film,lui è grande,a suo modo,nella sua malvagità,col cuore tanto freddo quanto è ardente quello di Wallace:ma entrambe le figure giganteggiano sulle altre
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