Qualche giorno fa ho pubblicato un pezzo di Caterina Caselli "Incubo" scritta da Guccini,oltre a questa ci sono numerose composizioni del cantautore di Pavana per altri artisti,un'altra è "Noi non ci saremo" scritta per i Nomadi nel lontano 1966..Si tratta di una profezia apocalittica dettata dal terrore delle armi nucleari ,per di più analizzando anche il titolo che dà il nome al pezzo(e che è posta a sigillo di ogni strofa)può assumere un doppio sigificato:la costatazione che l'umanità verrà integralmente distrutta da un'eventuale catastrofe nucleare,ma anche che i giovani non sono automaticamente disponibile a condividere il clichèe gli automatismi della civiltà occidentale...
Ciò che è morto rinasce è il messaggio di Francesco,anche la visione più pessimistica viene riscattata da una speranza ,che dipende dalla capacità della nuova generazione di non cedere ai compromessi e di non accettare passivamente le inerzie di una società ancora ferita "visto l'anno fine anni 60"da due guerre mondiali..
Vedremo soltanto una sfera di fuoco,
più grande del sole, più vasta del mondo;
nemmeno un grido risuonerà e solo il silenzio come un sudario si stenderà
fra il cielo e la terra, per mille secoli almeno,
ma noi non ci saremo, noi non ci saremo.
Poi per un anno la pioggia cadrà giù dal cielo
e i fiumi correranno la terra di nuovo
verso gli oceani scorreranno e ancora le spiagge risuoneranno delle onde
e in alto nel cielo splenderà l'arcobaleno,
ma noi non ci saremo, noi non ci saremo.
E catene di monti coperte di nevi
saranno confine a foreste di abeti:
mai mano d' uomo le toccherà, e ancora le spiagge risuoneranno delle onde
e in alto, lontano, ritornerà il sereno,
ma noi non ci saremo, noi non ci saremo.
E il vento d'estate che viene dal mare
intonerà un canto fra mille rovine,
fra le macerie delle città, fra case e palazzi che lento il tempo sgretolerà,
fra macchine e strade risorgerà il mondo nuovo,
ma noi non ci saremo, noi non ci saremo.
E dai boschi e dal mare ritorna la vita,
e ancora la terra sarà popolata;
fra notti e giorni il sole farà le mille stagioni e ancora il mondo percorrerà
gli spazi di sempre per mille secoli almeno,
ma noi non ci saremo, noi non ci saremo,
ma noi non ci saremo
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento