19 gen 2011

Gridate ancora al complotto??? Vergogna....

Appare addirittura impensabile che un elettore di berlusconi possa oggi dormire tranquillo senza aver alcun rimorso per aver consegnato il paese in mano a questo degenerante fenomeno di marciume culturale. Dovrebbero essere proprio loro,gli elettori di centro-destra ad occupare le piazze e spingere il loro leader ad andarsene a casa.Dovrebbero essere proprio gli elettori di centro-destra al alzare la voce indignati contro un uomo che non conosce ne' il pudore e nè tantomeno la vergogna.Ma credo che tutto questo sarà difficile visto che non c'è reato commesso dall'arcoriano che possa suscitare sdegno presso il popolo dei suoi devoti. Nemmeno se andasse in giro ad emulare le gesta di Jack lo squartatore.Troverebbero sempre il modo di sostenere che si tratta di un complotto ordito dalle vittime,di una cospirazione delle toghe,di una sacrilega aggressione all'intangibile feticcio...

Posso affermare ciò che da tempo dico che il problema italiano prima che politico è gravemente culturale(anche se è una conseguenza della prima)Non c'è spiegazione diversa considerato che troppi italiani lo difendono e lo votano nonostante tutto,contro tutto, anche contro le più lampanti evidenze di didonestà e incapacità.Gli italiani, quelli che ragionano con la loro testa,lo hanno sempre saputo.Gli "altri" si sono lasciati frullare i neuroni, trapanare le meningi da quindici anni di televisione marchettara, di propaganda, di falsità, di stravolgimeto della realtà, di regime.Che, purtroppo,continua e mantiene tuttora i cervelli sotto una cappa di piombo.Ecco il vero nodo del conflitto di interesse. Non lo scopro certamente io ma neppure la sinistra che, quando poteva e DOVEVA agire, non lo ha fatto.E adesso???

E di queste giovani cosa dire??Ho appena letto le intercettazioni pubblicate dal Popolo Viola, le ragazze dicono tra loro "io sono povera i miei titoli di studio non mi permetterebbero di di avere uno stipendio di 1000 euro ma solo di 800 io che ci faccio?". Perché all'epoca del consumismo le persone non si accontentano di lavori umili e decorosi?Allora penso alle donne vere,quelle che ogni giorno lottano con i numeri per riuscire a fare la spesa,quelle che studiano per un futuro migliore e accettano lavori sottopagati o di lasciare il paese,quelle che fanno i salti mortali per curare gli anziani genitori e accudire i piccoli figli ,perchè non esistono strutture sociali sufficienti ad aiutarle,quelle che,avendo ancora un lavoro, si sobbarcano due giornate di lavoro fuori casa e dentro casa e ancora tante altre che basano la loro esistenza su valori morali sani e onesti.A loro non importa esibire vestiti griffati e borse di marca ,a loro interessa esibire una famiglia unita e dei figli seri e maturi.Queste donne non entreranno mai nei listini dell'amore ,nonostante ne abbiano tanto da dare!!! Sono loro l'immagine della nostra Italia.....

Un pezzo di MICHELE SERRA  da Repubblica:
Immaginate una cena con venti ragazze e tre uomini anziani
Secondo la breve sintesi di Giuseppe D'Avanzo, basata sulle testimonianze rese ai magistrati: "Parla sempre il presidente.Racconta barzellette, canta. Tutti sono chiamati soltanto a ridere e a cantare in coro". Ecco, per quanto mi riguarda non c'è orgia o baccanale o prostituzione minorile che possa fare ombra, quantoa squallore e imbarazzo,a questa scena. Mi rendo conto che prevarranno, come è normale che sia, gli aspetti giudiziari. Ma basterebbe, in un paese sano di mente, quella sola scenetta- un vecchio miliardario che infligge a venti ragazze prese in affitto la sua vanità - a seppellirlo nel ridicolo per l'eternità. Lui e i suoi commensali.
No, non è sano di mente, questo paese. Mi dispiace per tutte le pazienti e perfino sagaci spiegazioni che ci hanno ammannito, per vent'anni, osservatori più giudiziosi, più neutrali, più intelligenti di noi. Che quelli come noi hanno la puzza sotto il naso. Che lui piace proprio perché è così. Che incarna il sogno di milioni di italiani. Faccio altri sogni. Alcuni, magari, anche peggiori, più dolorosi e neri. Ma così deprimenti, davvero mai. Se milioni di italiani sognano di vivere con lui, vuol dire che milioni di italiani sono depressi.

4 commenti:

little-prince ha detto...

Sono d'accordo con M.Serra . E' il popolo italiano ad avere problemi , è il popolo a non avere senno ,ad aver perso la ragione nell'affidarsi a questo assurdo personaggio.
Purtroppo - e qui sono molto seccata ad ammetterlo - molti italiani vorrebbero essere come lui , godere come lui, gioire come lui , potersi permettere cose che solo lui si permette, tra cui il sesso a pagamento perchè anche questo è segno di potere, del potere maschilista che vede il corpo femminile come oggetto attraverso il quale raggiungere il proprio piacere senz'altro interesse alcuno.
E per questo ancora adesso , dopo tutte le cazzate , è pronto ancora a sostenerlo e a difenderlo.
Lui è davvero patetico , pietoso e ridicolo.
Non aggiungo altro perrchè scadrei nella blasfemia .
Riuscirà il popolo italiano a riscattarsi da questa insana situazione? Forse ...ma ci vorrà del tempo, molto tempo.
La storia insegna.
Grazie per questa riflessione.
Un abbraccio ^________^
Pallina

ANAM ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
ANAM ha detto...

Ciao cara amica,scusa ma in questi giorni non ho molto tempo come avrai notato....condivido in pieno la tua riflessione e vorrei rispondere con un pezzo che ho appena letto di Concita De gregorio sono sicuro ti piacerà...bacione

ANAM ha detto...

Esistono anche altre donne. Esiste San Suu Kyi, che dice: «Un’esistenza significativa va al di là della mera gratificazione di necessità materiali. Non tutto si può comprare col denaro, non tutti sono disposti ad essere comprati. Quando penso a un paese più ricco non penso alla ricchezza in denaro, penso alle minori sofferenze per le persone, al rispetto delle leggi, alla sicurezza di ciascuno, all’istruzione incoraggiata e capace di ampliare gli orizzonti. Questo è il sollievo di un popolo».Osservo le ragazze che entrano ed escono dalla Questura, in questi giorni: portano borse firmate grandi come valige, scarpe di Manolo Blanick, occhiali giganti che costano quanto un appartamento in affitto. È per avere questo che passano le notti travestite da infermiere a fingere di fare iniezioni e farsele fare da un vecchio miliardario ossessionato dalla sua virilità. E’ perché pensano che avere fortuna sia questo: una valigia di Luis Vuitton al braccio e un autista come Lele Mora. Lo pensano perché questo hanno visto e sentito, questo propone l’esempio al potere, la sua tv e le sue leader, le politiche fatte eleggere per le loro doti di maitresse, le starlette televisive che diventano titolari di ministeri.
Ancora una volta, il baratro non è politico: è culturale. E’ l’assenza di istruzione, di cultura, di consapevolezza, di dignità. L’assenza di un’alternativa altrettanto convincente. E’ questo il danno prodotto dal quindicennio che abbiamo attraversato, è questo il delitto politico compiuto: il vuoto, il volo in caduta libera verso il medioevo catodico, infine l’Italia ridotta a un bordello.

Sono sicura, so con certezza che la maggior parte delle donne italiane non è in fila per il bunga bunga. Sono certa che la prostituzione consapevole come forma di emancipazione dal bisogno e persino come strumento di accesso ai desideri effimeri sia la scelta, se scelta a queste condizioni si può chiamare, di una minima minoranza. È dunque alle altre, a tutte le altre donne che mi rivolgo. Sono due anni che lo faccio, ma oggi è il momento di rispondere forte: dove siete, ragazze? Madri, nonne, figlie, nipoti, dove siete. Di destra o di sinistra che siate, povere o ricche, del Nord o del Sud, donne figlie di un tempo che altre donne prima di voi hanno reso ricco di possibilità uguale e libero, dove siete? Davvero pensate di poter alzare le spalle, di poter dire non mi riguarda? Il grande interrogativo che grava sull’Italia, oggi, non è cosa faccia Silvio B. e perché.

La vera domanda è perché gli italiani e le italiane gli consentano di rappresentarli. Il problema non è lui, siete voi. Quel che il mondo ci domanda è: perché lo votate? Non può essere un’inchiesta della magistratura a decretare la fine del berlusconismo, dobbiamo essere noi. E non può essere la censura dei suoi vizi senili a condannarlo, né l’accertamento dei reati che ha commesso: dei reati lasciate che si occupi la magistratura, i vizi lasciate che restino miserie private.

Quel che non possiamo, che non potete consentire è che questo delirio senile di impotenza declinato da un uomo che ha i soldi – e come li ha fatti, a danno di chi, non ve lo domandate mai? - per pagare e per comprare cose e persone, prestazioni e silenzi, isole e leggi, deputati e puttane portate a domicilio come pizze continui ad essere il primo fra gli italiani, il modello, l’esempio, la guida, il padrone.

Lo sconcerto, lo sgomento non sono le carte che mostrano – al di là dei reati, oltre i vizi – un potere decadente fatto di una corte bolsa e ottuagenaria di lacchè che lucrano alle spalle del despota malato. Lo sgomento sono i padri, i fratelli che rispondono, alla domanda è sua figlia, sua sorella la fidanzata del presidente: «Magari». Un popolo di mantenuti, che manda le sue donne a fare sesso con un vecchio perché portino i soldi a casa, magari li portassero. Siete questo, tutti? Non penso, non credo che la maggioranza lo sia. Allora, però, è il momento di dirlo