19 ott 2010

Il mondo - Claudio Pompi


Mi guardo intorno e mi accorgo che il mondo è impazzito. Ognuno pensa a se stesso e non guarda chi gli muore accanto. Ognuno insegue un sogno che poi diventa un incubo e grida per rabbia e per paura. Questa vita è un duello senza fine. Non puoi sorridere un istante. Ad ogni angolo di strada  non vedo che violenza, l’urlo di una donna, il pianto di un bambini, lo sparo di un’arma, il lamento di una sirena.. Sono il concerto di ogni giorno, il canto dell’inferno. Siamo circondati da mille religioni senza Dio. Forse Lui ha costruito un altro mondo e non ci ha chiamato. Facciamo schifo anche a Lui. Ma per Lui è peggio, perché non può chiedere aiuto a un Dio superiore.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Riflessive le parole di Claudio.
Una introspezione acuta che lascia interdetti..ma la "Speme", ultima dea, lascia aperta la porta con l'auspicio che gli animi si rdestino e qualcosa migliori.
Un caro saluto Emanuele.
Michela Tarquini

ANAM ha detto...

Vediamo come ogni giorno viviamo in una realta sempre più indifferente ed agghiacciante, siamo presi da noi stessi e non si riesce più a vedere l’altro,non riusciamo più a comunicare,a socializzare e la violenza purtroppo sta annebbiando la ragione,basta leggere i giornali per farsi un'idea...Troppa rabbia e malessere per una vita che non è affatto a misura dell’uomo.Grande Claudio....
e Grazie Michela
EMANUELE

ANAM ha detto...

MICHELA,ho pubblicato una tua poesia... spero
non ti dispiace...un abbraccio!!!!