11 gen 2011

Claudio Pompi "Il pane dell’omertà"

Pane che non ha sapore,
mangiato ad occhi bassi
a un desco muto.
Pane pagato con la dignità
difficile da guadagnare,
facile da spendere.
Pane impastato con le lacrime
di una madre, di una moglie,
donne che invano pace invocano,
piangendo.
Pregano una madonna
che le sue invano ha già versato.
Pane che odora di paura,
di colpevole silenzio.
Pane che sazia i ventri e affama
le coscienze.
Pane in cambio di un tacere
per non morire.

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