11 gen 2011

Verso il referendum di Mirafiori....

Questa è la settimana del referendum degli operai di Mirafiori,mi ero già espresso su questo dopo le dichiarazioni di Marchionne,però mi sembra giusto oggi tornare sull'argomento..L'art 1 della nostra cosituzione dice che l' Italia è una repubblica fondata sul lavoro,è sbagliato,L' ITALIA E' UNA REPUBBLICA FONDATA SUI LAVORATORI,O MEGLIO, SULLO SFRUTTAMENTO DEI LAVORATORI.Questa è l' interpretazione più giusta della Costituzione data dalla lettura dei fatti.... Oggi sappiamo che abbiamo un parlamento che è daccordo con la strategia Marchionne(compresa quella pseudo-sinistra ridicola e pusillanime che si ritrova nel PD) anche se quando penso al gruppo dirigente del PD non riesco assolutamente a collocarli in un' area di centrosinistra ne' tantomeno di sinistra,la differenza tra PD e PDL è racchiusa nella sola lettera "L" (non nel suo significato),si può aspettare solo una prossima fusione di questa accozzaglia,(speriamo di trovare vaselina a sufficenza)
Io credo come dicevo nel post di qualche tempo fa che il ricatto messo in atto da Marchionne col beneplacido del governo e dei "sindacati gialli" è anticostituzionale...Il referendum che di solito è un modo di esprimere una democrazia diretta, infatti consente senza nessun intermediario ed in piena libertà di pensiero il proprio parere su un tema oggetto di discussione.In questo caso gli elettori sono stati messi in condizione di non essere in piena libertà di pensiero,ma sono sotto il ricatto più terribile:decido io per te altrimenti ti tolgo il diritto al lavoro da te liberamente acquisito.E allora  ci rendiamo conto che sono ricatti brutali per mettere sempre più in ginocchio la classe operaia,discriminare e dividere i lavoratori,metterli come sempre in ginocchio obbligandoli ad una sporca guerra fra loro per salvare ognuno il proprio culo,debiltare la loro organizzazione sindícale,dividono per imperare, tutti nemici di tutti,ognuno per se e dio nel culo a tutti,questa e la democrazia forcaiola,quando gli orchestrali dell'economia possono mettere in ginocchio e ricattare tutti i cittadini ma anche lo stato di diritto,tutti subordinati come cavie,quel che cercano e un ritorno al terrorismo,non ci sarà più spazio per la dignità ci obbligheranno a dividerci fra vigliacchi ed eversivi,non ci sarà via di mezzo,che pena,nonostante questo squallido scenario,credo che non bisogna cadere in questa tentazione,ai lavoratori più di qualsiasi altra categoria gli tocca come sempre il compito e l’interesse di difendere la legalità,anche se lorsignori sono permanentemente in guerra per i loro privilegi,noi non possiamo aspettare che la pace ce la regalano, bisogna lottarla e conquistarla senza divisioni e senza arroganza

Sono anche sicuro che l'azienda Fiat non ha più futuro,la strategia dei loro manager mi sembra solo quella di spendere il meno possibile in vista di quando ci sarà l'abbandono dall'Italia,Un'azienda che invece di fare nuovi modelli e di fare ricerca tecnologica,si propone di costruire un suv a mirafiori?Scusare se mi scappa una risata hahaha ho capito bene? Che mercato volete può avere  un suv fiat,per di più su un tipo di auto in cui altre case hanno ben altre tradizioni? Cosa volete che cambino qualche straordinario in più e la distribuzione degli intervalli di lavoro se l'offerta di auto fiat in Europa è scarsa? E' vero: sì o no al referendum cambieranno solo i tempi del disimpegno di fiat in Italia.Però questo contratto e questo sistema adottato su Fiat è un macigno che come dicevo nell'altro post di fine anno può apreire uno scenario a catena e essere preso come esempio a altre aziende che con i loro manager con stipendi da sogno arriveranno a ricattare degli operai da 1000 euro al mese... E' una cosa schifosa e non capisco come possiamo continuare a lodare questi pseudo-imprenditori che in realtà sono solo finanzieri e trattano una fabbrica solo come produttrice di denaro.Dietro la fabbrica ci sono operai, famiglie, bambini che sacrificano la loro vita dedicando pochissime ore alla loro vita privata per far sì che la fabbrica possa continuare a lavorare come in Fiat con le automobili e per far sì cche i vari Marchionne si facciano belli per il mondo. E' uno schifo. Spero solo che in questo referendum ci siano moltissimi no,è necessario per l'Italia e il futuro del lavoro..
Il pezzo da "IL PUNTO ROSSO"
Io credo che il referendum sull'accordo Marchionne che voteranno nei prossimi giorni i lavoratori non possa considerarsi tale. Il referendum è espressione di libera scelta. Quello che voteranno gli operai è solo il frutto di un ricatto. Volete lavorare? Avete famiglia e siete in cassa integrazione senza possibilità di trovare un'altra occupazione? Siete sufficientemente disperati? Rinunciate alla vostra dignità, lavorate accettando oltre 140 ore di straordinario obbligatorio, con la mensa a fine turno e 3 pause di 10 minuti durante le otto ore (minime) di lavoro. Tutto ciò, oltretutto,"in barba" alle richieste di maggiore sicurezza sul lavoro. E' evidente che un lavoratore che deve mantenere una famiglia subisce il ricatto pur di lavorare, accetta di perdere la sua dignità, i suoi diritti se non viene sostenuto da un'azione politica forte e coesa di opposizione a norme che ci riportano a condizioni lavorative simili a quelle ottocentesche. La cosiddetta sinistra, il PD, che dovrebbe tutelare la "dignità" del lavoro, che dovrebbe promuovere azioni e politiche tendenti al conseguimento di un'equità sociale che nel nostro Paese si allontana sempre di più, si sta rendendo complice di una politica scellerata che mira a mantenere i privilegi di pochi a danno dei lavoratori.Il ricatto di Marchionne e la resa dei sindacati CISL e UIL, che in tal modo diventano suoi complici, non riguarda solo gli operai di Mirafiori. La logica che propone verrà estesa agli altri gruppi industriali e in breve a tutto il mondo del lavoro.E la sinistra? Morta, complice, incapace di fornire risposte, come è stata incapace di fare una reale opposizione al Governo di Berlusconi. La stessa riforma Gelmini dell'Università forse non sarebbe passata se tutti i senatori del PD fossero stati in aula. Il PD non rappresenta più la sinistra, non rappresenta più nei "fatti" i suoi valori di "uguaglianza", di "giustizia", di "equità"...sembrano marionette impaurite sull'orlo di un precipizio. Spero che cadano in fretta, insieme alla CGIL che ogni giorno sembra voler prendere le distanze dalla FIOM, e che persone che non hanno timori a definirsi di "sinistra", che perseguono gli ideali di una società più giusta, più solidale, che tuteli innanzitutto i cittadini e non i "comitati di affari", trovino la forza di unirsi e reagire all'attacco alla democrazia che l'accordo Marchionne rappresenta. Spero che Vendola e con lui tanti altri sappiano fare ciò.

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