17 ago 2010

Rino Gaetano,"Sotto i cieli di Rino"

Quest'estate girando in un mercatino,dove di solito si può trovare qualche buon vecchio libro :-D :-D mi sono trovato tra le mie mani un doppio Cd:"Sotto i cieli di Rino" una raccolta che contiene ben 26 brani,in pratica i suoi maggiori successi(a soli 5€!!!un vero affare)..Ho già parlato di Rino se non sbaglio nella ricorrenza della sua morte,però in modo superficiale dovuto più al ricordo che altro,e questa mi sembra l'occasione per approfondire la sua carriera musicale...Io mi chiedo ma quale altro cantautore italiano ha avuto il coraggio di scrivere una canzone come Gianna?Una filastrocca orecchiabile senza senso che è arrivata terza a San Remo,una canzone manifesto che altro non era se non una burla per sfottere critica e pubblico,che dopo trent'anni è ancora richiestissima e cantatissima,chi ha avuto il coraggio di sfidare nell'epoca della contestazione studentesca la politica,ammettento che i paroloni servivano a ben poco quando esistono ancora persone che non hanno l'acqua corrente?Ma poi ce ne sono tante altre,ad es. "Il cielo è sempre più blu",canzone(più famosa)che nn ha bisogno di descrizioni,da questo pezzo è stato tratto un film omonimo sulla vita di Rino
IL FILM:
"Ahi Maria" canzone satirica sulla convenienza del tradimento con un finale che esplode nel più sensazionale dadaismo Penso che Rino Gaetano può essere classificato nel ramo 'cantautori'come il giullare,il comico,il buffone di corte.Alcuni critici si sono chiesti se fosse stato di destra o di sinistra,ma io dico che a Rino Gaetano importava poco della politica,e volgeva il suo sguardo soprattutto alla povera gente,sfruttata da tutto un elenco di personaggi accuratamente 'invitati' nel "Letto di Lucia", dove per altro lo stesso cantautore alla fine ci si include. Ed è come sempre nella tradizione del comico e del satirico celare la malinconia ed il dolore, sentimento che spesso torna a galla nei testi di "Mio fratello è figlio unico" infatti in questa canzone paradossale sin dal titolo,Rino intende raffigurare,attraverso l’illogicità dei versi usati una realtà incomprensibile che può essere colta e interpretata solo attraverso l’assurdità dei versi stessi.Riesce a penetrare in un mondo insostenibile di individui anonimi e sfruttati,che non fanno parte di una società scandita e gratificata dai riconoscimenti dei premi aziendali,di persone dall’ingenuità arguta che non credono nella religione( L’amaro benedettino che non possiede il segreto della felicità),della psichiatria( l’assioma del pensiero freudiano),e dell’economia ( che esiste lo sfruttamento, le frustrazioni sociali).Questa canzone è un capolavoro contraddittorio, riesce a penetrare nell’intima disgregazione sociale, che i padroni,del pensiero, del denaro e della religione,riescono a nascondere attraverso forme convenzionali e viziose,una canzone con un testo duro e sofferto.Appartiene al secondo album del cantautore del 1975 che ha per nome proprio”Mio fratello è figlio unico”.

Poi riprendendo la bellissuma "Ti ti ti ti".E da cosa è caratterizzato un buon comico se non da un pizzico di follia?Ed allora ecco canzoni come "La zappa, il tridente, il rastrello, la forca, l'aratro, il falcetto,il crivello,la vanga","Glu glu", "Berta filava" o il furibondo finale di "Sfiorivano le viole". Ma come ogni cantautore che si rispetti nel suo repertorio è presente anche la poesia d'amore, "Sei ottavi", forse uno dei momenti più alti della sua discografia,ma sono degne di nota anche "Rare tracce", "Nuntereggae più", "Aida", "Capofortuna" e "Ping Pong". E tante altre.Superfluo dirlo,un talento come Rino Gaetano ci manca,specialmente se confrontiamo le sue geniali canzoni con molto del piattume che gira attualmente(e sono buono,non voglio far nomi)...Eppure un destino crudele ha voluto portarcelo via all'alba di un giorno di Giugno di 29 anni fa,quando Rino stava tornando a casa con la sua macchina... un banale incidente stradale ha spezzato la carriera ma soprattutto la vita di un cantautore geniale,sempre sopra gli schemi,mai banale.Ho letto che i quotidiani dell'epoca riservarono solo un brevissimo trafiletto alla sua morte,specificando sempre "è scomparso il cantautore Rino Gaetano",quasi a sottolineare il suo mestiere al grande pubblico che non lo conosceva...Eppure solo 3 anni prima aveva conquistato il terzo posto a Sanremo con la sua GIANNA,canzone che come ho detto lo lanciò verso il successo.Cmq chi l'avrebbe detto che 29 anni dopo la sua tragica morte,la sua musica fosse tornata alla ribalta(anche grazie a alcune cover,in primix ricordo sopratutto quello di Giusi Ferreri e il remix,curato dal DJ Molella,di "Ma il cielo è sempre più blu".Onestamente trovo che sia stato un pessimo lavoro,le tonalità "da discoteca" rovinavano il frizzante pezzo originale,rendendolo di un piattume disarmante.Ma riconosco che questi progetti hanno avuto il merito di portare Rino in discoteca,e farlo conoscere anche ai più giovani)certo che lui,davanti a questo nuovo successo sono sicuro che ci avrebbe semplicemente scherzato sopra con la sua tagliente ironia...
Insomma una raccolta veramente bella,che a avuto il grande merito di farmi approfondire ed apprezzare ancora di più quel grande artista che era Rino Gaetano,un poeta surreale, come è stato definito. Un poeta i cui testi andrebbero letti soprattutto tra le righe.La cui rabbia ("a te che ascolti il mio disco forse sorridendo,,giuro che la stessa rabbia sto vivendo...") per il sistema emerge in tutte le canzoni, anche in quelle apparentemente più surreali, anche quando si dice convinto che Chinaglia possa passare al Frosinone, o che nell'amaro benedettino non si trovi il segreto della felicità...

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