17 ago 2010

PARLAMI DI TE (Claudio Pompi)


Il tempo ci è passato sopra, veloce come il vento
Ha spazzato i nostri sogni, violato i nostri corpi
lasciandoci le nostre anime nude.
Non abbiamo più nulla se non noi stessi
da regalarci l’uno all’altra.
Ti guardo e mi accorgo solo ora
di non averti conosciuto mai per come sei.
Che strano, amore mio, guardarti negli occhi
e in silenzio domandarmi chi sei.
Vorrei chiederti di parlarmi di te,
come te lo chiesi tanto tempo fa, ma non t’ascoltai.
Avresti potuto dirmi d’esser la peggiore delle donne,
io t’avrei amato comunque
sicuro di una scelta che non ho rimpianto.
Ora vorrei sentirti parlare
di quel mondo tutto tuo dove io non entrai…mai.
Non fosti tu a proibirmelo, no… fu il mio egoismo,
la mia voglia di vivere, il desiderio di creare un mondo per te… per noi.
Tu avevi un mondo diverso, più bello,
dentro il quale volevi che io entrassi con il mio amore.
Non ti ascoltai, uscisti dal tuo mondo per soffrire nel mio… per amore.
Parlami di te per i giorni che verranno,
di quel mondo di donna che io, uomo, non conosco.
Parlami di quei sogni che sono rimasti lì, delusi e offesi,
dimmi come è fatto il tuo cielo di donna.
Per i giorni che verranno io t’ascolterò, in silenzio.
Se potessi entrarci ora entrerei in silenzio per non far rumore.
Per i giorni che verranno io t’ascolterò
fino a quando non mi addormenterò
e solo in quel momento entrerò nel tuo mondo a piedi nudi
e ti aspetterò… in silenzio, e cullerò i tuoi sogni.
Claudio Pompi

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