- Al muro, il poeta al muro
dicevano i giornali,
Lorca fucilato al muro.
Per telegrafo un muro
è uguale a un altro muro.
Gli angeli non hanno pianto
non hanno rivolto domande
perché in paradiso è proibito.
Hanno guardato il muro
Hanno guardato il sangue
Come si guarda una rosa
Sopra un muro di calce. - Hai colto la rosa
- E ti sei messo a giuocare:
- era come alla fiera di Cordova
- era come alla corrida,
- era come alla porta del sole
- il giorno di Sant’Isidoro.
- Era bello vedere gli angeli
- Incantati di te, Garcia.
- Erano stati ragazzi a Siviglia
- E ti apprezzavano.
- All’improvviso furono tristi,
- la rosa era più bianca
- e tu più fioco.
- Erano stati ragazzi a Siviglia
- E sapevano che un muro
- È diverso da un altro muro.
- In cielo te lo sei portato
- Perché ce ne fosse uno meno.
- Gli altri portano cavalli,
- portano cigni e colombe:
- Tu, Garcia, un muro
- Un muro che non si scavalca.
- Lasciate che gli angeli piangano.
27 giu 2010
RAFFAELE CARRIERI "COMPIANTO PE RGARCIA LORCA"
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