29 mag 2010

ABBIAMO IMMAGINATO UN MONDO(Lidia Ravera)

Abbiamo immaginato un mondo senza la fame dove il lavoro non fosse solo fatica e dove la fatica non fosse soltanto per sopravvivere, dove per sopravvive non si fosse costretti ad andare lontano. Abbiamo immaginato un mondo senza analfabeti dove i figli di tutti potessero studiare giocare, crescere, imparare. Dove i figli dei poveri non dovessero ubbidire per destino. Abbiamo immaginato un mondo dove la vita di un uomo valesse più del denaro, dove non fosse il denaro a decidere chi merita di essere curato, dove non fosse il denaro a decidere chi può riposarsi dopo una vita di lavoro. Abbiamo immaginato un mondo dove le divise non obbligassero a diventare uguali anche i pensieri, dove le parole non potessero essere processate, dove si potessero difendere i pensieri, le parole, i diritti, senza finire al confine, in prigione o a morte. Abbiamo lottato per costruire un mondo più libero, dove nessuno potesse comandare da solo. Abbiamo lottato per il nostro paese perché tutti potessero vivere con pari dignità, perché tutti fossero uguali davanti alla legge senza distinzione di sesso, di razza, lingua, religione, di opinione politiche, di condizioni personali e sociali. Abbiamo immaginato un mondo più responsabile dove chi ha tutto deve dare di più di chi ha poco, magari soltanto il suo lavoro. Abbiamo immaginato un mondo più giusto dove tutti possono immaginare il loro futuro, tutti anche quelli che non nascono ricchi. Abbiamo immaginato che il mondo in cui viviamo non fosse l´unico mondo possibile.
Abbiamo capito che la scuola non insegnava tutto. Abbiamo capito che è più importante fermare tutte le guerre, che è più importante partecipare sempre. Abbiamo immaginato un mondo dove nascere donna non volesse dire servire, obbedire, accettare.Dove l´amore non diventasse mai una prigione , dove avere un bambino fosse una ricchezza e non averlo una scelta. Abbiamo immaginato un mondo dove scegliere di non essere madre non volesse dire rischiare la vita. Abbiamo immaginato un mondo dove i più deboli non venissero reclusi, discriminati, lasciati indietro. E vogliamo immaginare un mondo senza paura dove nessuno sia lasciato solo quando comanda chi non ne ha il diritto. Vogliamo immaginare un mondo senza guerra dove nessuno sia costretto ad andar lontano per sopravvivere. Vogliamo immaginare un mondo che non si consumi giorno dopo giorno, dove sarà bello vivere anche per i nostri figli e per i figli dei nostri figli. Abbiamo immaginato un mondo migliore di questo. Non è vero che immaginare non serve a niente.

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