13 mar 2012

Claudio Pompi "Notte Strana"

Sono alla fine del secondo pacchetto,
e forse ne fumerò altre ancora
in questa notte strana che di me
non ne vuole sapere.
Vorrei viaggiare nei sogni che
mi vedono vittima e carnefice,
coraggioso e impaurito.
Questa è una notte strana amica mia,
silenzio ideale per nuova poesia,
pensare a te che lontana mi pensi
e mi scacci.
Pensiero leggero e ingombrante,
essenza di incertezza per te
Notte strana che non vuole essere
nè madre ne culla
Sono fuori dal mondo che aspetto
ogni sera per fermare la morte
che ogni giorno mi entra negli occhi,
nelle orecchie che ha voce di donna,
pianto di bambino, disperazione
di uomini senza patria, senza lavoro.
Maledetta notte che mi ha chiuso fuori
negandomi il suo onirico abbraccio.
Dorme il mio cane sulla poltrona,
ha il muso sereno di chi di una carezza
gioisce, sogna le corse sui prati
chissà se il tuo lume ha smesso di brillare,
se anche tu hai cominciato a sognare
notte strana la mia, dormi tu , dorme
il mio cane…svegli restiamo io e …
questa notte infame.

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