14 dic 2011

Vinicio Capossela (Hannover, 14 dicembre 1965)

Non dormo, ho gli occhi aperti per te.
Guardo fuori e guardo intorno.
Com'è gonfia la strada
di polvere e vento nel viale del ritorno...
Quando arrivi, quando verrai per me
guarda l'angolo del cielo
dov'è scritto il tuo nome,
è scritto nel ferro
nel cerchio di un anello...
E ancora mi innamora
e mi fa sospirare così.
Adesso e per quando tornerà l'incanto.
E se mi trovi stanco,
e se mi trovi spento,
se il meglio è già venuto
e non ho saputo
tenerlo dentro me.
I vecchi già lo sanno il perché,
e anche gli alberghi tristi,
che il troppo è per poco e non basta ancora
ed è una volta sola.
E ancora proteggi la grazia del mio cuore
adesso e per quando tornerà l'incanto.
L'incanto di te...
di te vicino a me.
Ho sassi nelle scarpe
e polvere sul cuore,
freddo nel sole
e non bastan le parole.
Mi spiace se ho peccato,
mi spiace se ho sbagliato.
Se non ci sono stato,
se non sono tornato.
Ma ancora proteggi la grazia del mio cuore,
adesso e per quando tornerà il tempo...
Il tempo per partire,
il tempo di restare,
il tempo di lasciare,
il tempo di abbracciare.
In ricchezza e in fortuna,
in pena e in povertà,
nella gioia e nel clamore,
nel lutto e nel dolore,
nel freddo e nel sole,
nel sonno e nell'amore.
Ovunque proteggi la grazia del mio cuore.
Ovunque proteggi la grazia del tuo cuore.
Ovunque proteggi, proteggimi nel male.
Ovunque proteggi la grazie del tuo cuore.
BIOGRAFIA
Vinicio Capossela nasce ad Hannover, in Germania, il 14 dicembre 1965, ma la sua prima trasferta è solo un caso. Tornato ben presto in Italia, si iscrive e frequenta il Conservatorio. Poi lo abbandona, per meglio seguire la musica in luoghi più congeniali (a entrambi...): si impiega come parcheggiatore, barista, suonatore di piano su navi, furgoni, in alberghi, night club di riviera e pub newyorkesi. E lì incontra la varia umanità che finisce per popolare il mondo di ALL’UNA E TRENTACINQUE CIRCA, il suo album di debutto, che esce nel 1990 e viene premiato dal Club Tenco quale migliore opera prima.
Ad esso segue, nel ’91,il secondo album MODÌ - titolo che si riferisce tanto all’abbreviazione del nome di Amedeo Modigliani, alla cui figura è idealmente dedicato il lavoro, che alla scrittura soltanto pronunciata della parola francese maudit,maledetto,quasi a mettere in bella mostra la vita bohemienne del giovane artista emiliano.Dopo il successo di "Su la testa", Paolo Rossi lo vuole con sé nello spettacolo teatrale "Pop e Rebelot",in tournée per tutto il ’93, in cui è attore e autore delle musiche.Tra le musiche di "Pop e Rebelot" si annidano già alcune delle canzoni che andranno a far parte del nuovo lavoro, come "Zampanò" e "Ma l’America...". Nel ’93 Vinicio partecipa al disco tributo - organizzato dal Club Tenco - dedicato al grande chansonnier russo Vladimir Vysotskij, intitolato "Il Volo di Volodja", con il brano "Il Pugile sentimentale". Un nuovo album arriva nel ’94 e si intitola CAMERA A SUD cui fa seguito una lunga serie di concerti. A chi continua a paragonarlo a Paolo Conte e Tom Waits, Capossela non nasconde la propria insofferenza. Piuttosto, se richiesto a proposito dei suoi gusti musicali, Vinicio farfuglia nomi strani: Annibal Troillo, Roberto Goyeneche, Goran Bregovic, Bana. A maggio del ’96 iniziano le registrazioni del nuovo album, IL BALLO DI SAN VITO, con la collaborazione e la direzione artistica di Evan Lurie (ex-Lounge Lizard). Il disco si avvale della presenza di Marc Ribot, (John Zorn, Waits, Soul Coughing) e segna un cambiamento delle sonorità nella musica di Vinicio, ora più febbrili e spigolose. E’ il suo disco più contaminato e contagioso,una sorta di ‘lunario’ sulla strada.
Il nuovo album viene presentato a Milano e Roma con due splendidi concerti dal vivo che vedono alla chitarra lo stesso Marc Ribot, mentre segue un tour di presentazione più lungo che Capossela effettua accompagnandosi da solo, col piano. Ha iniziato da qualche tempo a parlare di uno scrittore italo-abruzzese, John Fante, un nome totalmente oscuro ai più in Italia, autore di una saga irresistibile, quella di Arturo Bandini. Il 19 dicembre, in occasione della pubblicazione di "Sogni di Bunker Hill", la casa editrice Marcos Y Marcos organizza un reading omaggio a John Fante, al quale partecipano Vincenzo Costantino (Il Cinaski de "L’affondamento del Cinastic") e il critico letterario Francesco Durante, oltre naturalmente allo stesso Capossela. L’esperimento è un successo e viene replicato in occasione del Salone del Libro a Torino, al Café Procope, e poi al Tunnel di Milano: in queste occasioni viene assemblato da Capossela - insieme a Vincenzo Costantino - un reading semi-ufficiale di propri scritti e poesie che, unitamente a brani tratti da libri di Fante come "La confraternita del Chianti", in seguito prenderà il titolo di "Accaniti nell’accolita", serata di musica e letture che in maniera irregolare toccherà molti e diversi contesti.
A gennaio del ’97 debutta a Longiano il tour teatrale de "Il Ballo di San Vito", i cui concerti proseguono fino ad aprile e vengono filmati per la realizzazione di un homevideo che, unitamente a sparsi frammenti ‘stradali’, si intitolerà, come l’imminente album dal vivo, LIVEINVOLVO. A fine maggio ’97, in seguito alla pubblicazione in Francia de "Il Ballo di San Vito", Vinicio Capossela si esibisce per tre serate nel teatro ‘off’ della Bastille "Cafè de la Dance". Seguono svariati concerti durante l’estate, mentre ancora Paolo Rossi gli affida in cura la parte musicale di quella che sarà la sua prossima trasmissione televisiva, "Scatafascio". Infine, dopo una lunga fase di preparazione, il 22 ottobre ’97 al Naima Club viene registrata una speciale serata che porta sul palco, assieme alla band di Capossela, la fanfara di ottoni macedone della Kocani Orchestar, un mosaico di ritmi e melodie meticce nate su imitazione delle bande dell’esercito ottomano. Da questa serata viene ricavato il corpo principale del quinto disco di Vinicio Capossela, LIVEINVOLVO, uscito l’anno seguente.
Nel 2000 il cantautore incontra Jimmy Scott, cantante americano dalla voce molto particolare per il quale egli nutre grande rispetto, con il quale divide anche il palco in Italia. In ottobre 2000 esce il sesto album CANZONI A MANOVELLA, seguito da un lungo tour nei teatri; il giorno di Natale dell’anno seguente il cantautore si esibisce gratuitamente nel piazzale antistante la Stazione Centrale di Milano, facendo distribuire panettone e vin brulée ai senza tetto. I primi anni del nuovo millennio sono dedicati, oltre che ai sempre frequenti concerti, a numerosi progetti collaterali: radiodrammi (una riduzione de “Il racconto di Natale” di Charles Dickens, “I cerini di Santo Nicola”), nuove collaborazioni musicali (“Renaissance” di Philippe Eidel, con accompagnamento di un ensemble di strumenti antichi, un concerto nel maggio 2004 a Roma con l’Orchestra d’Archi Italiana di Castelfranco Veneto) e un romanzo, “Non si muore tutte le mattine”, che darà origine ad una serie di reading spettacolo con musiche, videoproiezioni e teatro d’ombre.
Dopo la pubblicazione, nel 2003, della sua prima antologia, L’INDISPENSABILE, a inizio 2006 esce il nuovo album di inediti OVUNQUE PROTEGGI, concepito e registrato in giro per l’Italia e non solo, con musicisti diversi di volta in volta: alle session partecipano numerosi musicisti (tra cui Marc Ribot e Roy Paci) e una nutrita selezione di cori, orchestre e bande italiane. Segue un lungo tour, documentato a fine anno dal CD/DVD NEL NIENTE SOTTO IL SOLE. Nel 2008 Capossela inizia a incidere un nuovo album: DA SOLO esce nell'autunno del 2008, ed è un disco "per pianoforte e strumenti incosistenti". Nel 2009 esce un CD+DVD tratto dalla lunga serie di concerti, SOLO SHOW ALIVE, seguito da un libro ("Mr Pall incontra Mr Mall", scritto con l'amico Vincenzo "Chinaski" Costantino) e da runa raccola per il mercato inglese, THE STORY FACED MAN. Nel 2011 arriva il nuovo disco di inediti, MARINAI PROFETI E BALENE, dedicato fin dal titolo a temi "marini".

Nessun commento: