Le promesse mantenute sono state altre,e di senso opposto, vale a dire di ingrassamento della Casta,basta vedere nell'era Berlusconi ogni poco nuovi sottosegretari e viceministri vincitori del premio fedeltà berlusconiana;affaristi e portaborse intimi del Premier, destinatari di prebende e commesse tutte a spese del contribuente;apertura di Ministeri fantasma distaccati,con aumento di oneri pubblici; ecc. ecc.L’unico sistema per fermare la Casta attuale è abbatterla,raderla al suolo,azzerando il Parlamento e ritornando a votare.Ma dovremmo anche esigere nuove regole, perché altrimenti, eleggendo una nuova classe politica essa diventerebbe quasi automaticamente Casta.Con le migliori intenzioni, magari, ma sempre odiosa Casta di privilegiati.Quindi fino a quando i loro stipendi non verranno drasticamente ridotti,alla pari di tutti i lavoratori,fino a quando non verrà immediatamente arrestato chiunque di essi commetta un reato e fino a quando non verrà instaurato un vero regolamento sul conflitto d’interessi e vietato ogni e qualsiasi doppio incarico,la situazione non cambierà.Fino a quando continueranno a godere di questi immorali privilegi,nella politica italiana non ci potranno mai essere persone oneste,ma solo e soltanto criminali. Perché possiamo pretendere queste nuove regole di politica condivisa,dobbiamo impegnarci noi cittadini,ritornando ad esercitare quell’azione di controllo che impone agli eletti di ascoltare gli elettori e di rendere conto del loro operato Dobbiamo un po’ “sporcarci le mani” nella politica, se vogliamo mantenerla pulita!
I furbetti dell’università(Informare controinformando)
I furbetti esistono anche nel mondo dell'università. Tremila euro per un esame di economia, mille per uno di scienze politiche e per ingegneria, magnanimi, si poteva pagare anche a rate. Sarebbero questi i prezzi dello scandalo che la procura di Palermo, sotto la guida del procuratore aggiunto Leonardo Agueci e dei sostituti Amelia Luise e Sergio Demontis, ha scovato nell'ateneo palermitano e che coinvolgerebbe - tra gli altri - il fratello del coordinatore Pdl, Angelino Alfano.Ad Alessandro Alfano, oggi segretario della Camera di commercio di Trapani e allora, quando era ancora studente dell'ateneo, segretario dell'Unione camere della sicilia, la procura di Palermo contesta il reato di frode informatica. Nel 2009 ha conseguito la lauree in economia ma, secondo la procura, con esami illeciti che venivano registrati da una segretaria del dipartimento di economia che aveva accesso ai servizi informatici. Subito i legali del fratello dell'ex ministro della giustizia hanno precisato che "Il nostro assistito ha effettuato regolarmente tutti gli esami, lo dimostreremo" e sopratutto di " confidare a un rapido accertamento della magistratura".Sembra però che il reato imputato ad Alfano non sia grave come quello contestato ad altri ex studenti: vengono infatti ipotizzati corruzione e falso. Reati che aggravati rispetto alla posizione di Alfano dal ritrovamento di pagamenti. I magistrati non hanno rivelato i dettagli dell'indagine perchè celati da segreto istruttorio ma promettono un indagine con i fiocchi che sgominerebbe un sistema che sembra essere radicato nell'università palermitana.Il rettore dell'ateneo, infatti, già dall'anno scorso aveva sollevato perplessità sull' esame di una ragazza di cui non si erano trovati i verbali, allora si era mossa una vera e propria indagine interna che portò al licenziamento di una segretaria che, per'altro, aveva il compito di reclutare studenti. Un' indagine che, se accertata, conferma quella cultura dei " furbetti" che non sono solo i Ricucci e i Fiorani, ma una categoria di individui diffusa in modo trasversale nella società e che, in un modo o nell'altro, riesce sempre a far carriera. L'Italia dei furbi.
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