Voglio concludere con la scandalo della corruzione a Milano,e sì viene proprio da pensare che ce n’è di “bella gente” in quelle amministrazioni pubbliche!Penati non è stato certo il primo e l’unico,in tanti si sono dati daffare per far diventare la Milano da bere,una Milano da spartire,fra affaristi, mafia, n’drangheta e funzionari corrotti. Il S.Raffaele è crollato sotto gli sprechi e le clientele di un vecchio prete megalomane che si sentiva Dio (e dispensava unzioni divine agli intimi amici); il vicepresidente della Regione Nicoli Cristiani e un alto dirigente dell’Arpa lombarda (buffo, dovrebbero occuparsi della tutela ambientale) prendono tangenti da imprenditori indegni per permettere lo smaltimento illegale dell’amianto sotto l’autostrada Brescia-Bergamo-Milano. La percentuale fa paura e indignazione: a fronte della legge che impone il 5% come quota massima per l’interramento di rifiuti tossici, loro ne sotterravano il 95%!!! E poi c’è qualcuno che ancora dice che le organizzazioni a delinquere sono endemiche nel Sud Italia! Mi pare che la malattia sia estesa ovunque, che sia diventata pandemia! D’altronde basta seguire i soldi, i “piccioli” del compianto Falcone, che diceva: dove ci sono gli affari, i denari, ci saranno persone da corrompere e affari illegali da far prosperare. Come mai il governatore tace? Neppure una presa di distanza dal suo vice.Dichiarazioni del PDL,poi neppure a parlarne;si preparerà ancora a maledire i Magistrati rossi? Ad imprecare sulle intercettazioni? Ma la gente che dice?Qui ne va anche della salute, oltre che dei soldi!
Ligi alle leggi(Rita Pani)
Spumante nel trolley, ma passa lo stesso Rusconi mostra la tessera: sono senatore.Il parlamentare del Pd glissa il blocco al check in di Fiumicino. Poi si giustifica: «Quella bottiglia aveva un valore affettivo»Posso capirlo, certe persone con le proprie bottiglie, a volte arrivano ad instaurare delle vere e proprie relazioni sentimentali. Depositarla nell’apposito cestino, avrebbe potuto essere come abbandonare un amante sul ciglio di un’autostrada.Tuttavia il problema non è il senatore, ma al solito il vizio tutto italiota di non saper imporre la propria autorità con i “più forti”. Facile, dopo, raccontare ai giornali che il senatore ha mostrato il tesserino, molto più difficile smettere di fare la vittima diventando carnefice e senza colpo ferire. Bastava fare il proprio dovere, e spiegare al senatore che in uno stato democratico “la legge è uguale per tutti”.Perché se non è la nostra testa a cambiare per prima, è inutile continuare a segnalare abusi e soprusi, disparità e privilegi. Anche se comunque resta comodo farlo. Fino a che avremo da piangere non dovremo fare i conti con noi stessi.Vorrei dirlo a quel deficiente che una decina di giorni fa, nell’apposito cestino, mi ha fatto depositare una bottiglia di Saugella, e al quale ho dovuto mostrare una prescrizione medica per giustificare il trasporto di medicinali. Il Saugella in effetti non era prescritto, ma solo consigliato, e per chi è ligio al proprio dovere, le parole fanno differenza.
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