In quanto a Berlusconi malato di sesso,una considerazione,lui ha il terrore di invecchiare,sì e credo che non ci sia nulla di più patetico di una persona che non accetta il trascorrere del tempo e che non riesce a vivere serenamente e consapevolmente le età della sua vita.Certo la giovinezza è straordinaria,ma anche la maturità è un bel periodo della vita,se lo si sa godere, con la fortuna di un po’ di salute e agli affetti ed amicizie che ci siamo saputi maturare nel tempo inaccettabile e cerca di bloccarla in ogni modo: lifting così numerosi che occhi e bocca sono ormai ridotti a fessure, come nel volto di Fantomas; trucco così pesante da sembrare una di quelle maschere di gomma che raffigurano i personaggi famosi; il ripetere monotono di quanto si senta giovane e gagliardo; e la frenesia sessuale, con la quale giovani donne (previo pagamento)lo illudono sulla sua prestanza sessuale.Per Berlusconi il binomio sesso+potere dà come risultato l’illusoria sensazione di sentirsi ancora giovane e insuperabile (il migliore, come ama definirsi).
Ma questa è solo un’illusione, appunto, perché, per il Cavaliere – come per tutti noi – per dirla col Foscolo “fugge questo reo tempo” e lui si sta inesorabilmente indebolendo proprio nei due elementi sui quali ha basato la sua esistenza,il sesso ed il potere, e per fermarne la caduta non lesina denaro e clientele.Ne risulta un uomo debole, ricattato e ricattabile. La cosa si potrebbe risolvere con l’aiuto di un gruppo di nipotini di Freud, se non fosse che quest’uomo è il nostro presidente del Consiglio e dovrebbe guidare l’Italia.E questa è la tragedia, perché l’Italia non può aspettare.In ogni parte del mondo gli abitanti insorgono contro i delinquenti che devastano le loro città ma noi no. Noi lo lasciamo fare,Silvio e la sua banda quasi si trattasse di una catastrofe naturale, quasi che questa classe politica sia una maledizione o una fattura impossibile da scongiurare e ce ne stiamo in disparte in attesa della fine.Se al posto dei moderni italiani ci fossero gli uomini della caverne, combatterebbero con le pietre anche contro i dinosauri.Ma noi siamo superiori,siamo un popolo civile e pacifico e non possiamo ribellarci usando la violenza,possiamo solo pregarli di ucciderci senza farci soffrire troppo e come i martiri, illudiamoci di trovare nell'aldilà un popolo a servire noi..
E proprio vero ogni paese ha i rappresentanti che si merita,noi abbiamo questi che non sono politici ma imbroglioni,si intendono di politica come un contadino di fisica nucleare,per cui faremmo meno danni se li pagassimo a vuoto per stare seduti a giocare a scopa che cercare di farli lavorare,sono proprio come il carbone: acceso brucia e spento tinge. Dove posano i piedi non cresce più erba.Sono entrati in politica per arricchirsi e se ne fregano che non ci capiscono niente e provocano disastri, le loro mani sono artigli nati per sradicare non per seminare quindi, di che ci meravigliamo se in una ventina di anni hanno fatto terra bruciata del nostro Paese? Il loro scopo lo hanno raggiunto si sono arricchiti tutti, chi più chi meno lasciando macerie dietro di loro. Non funziona più niente, l'Italia una repubblica fondata sul lavoro, non ha più lavoro. Gli italiani ripudiano la guerra e ne abbiamo tre in corso. La legge è uguale per tutti e i delinquenti veri non si possono toccare per via dell'immunità. Ci può essere ancora qualcosa che ci possa meravigliare? Non posso che essere scoraggiato,sopratutto vedere un paese fermo as aspettare la nostra fine!!!
Per fortuna ci rispettano(Rita pani)
Il Fondo Monetario Internazionale si candida a salvare l’Italia governata da un tizio che a tempo perso (ipse dixit) fa anche il primo ministro. Tre o quattro economisti coraggiosi, ignorati dalla stampa, si domandano se l’Italia, come l’Islanda, avrà il coraggio di dire di no. Io che non sono né economista, né coraggiosa so bene che la risposta è no. No perché non c’è governo, e soprattutto non ci sarà nemmeno se le cose, finalmente, dovessero cambiare. No, perché non siamo in Islanda, ma finiremo presto come uno degli ultimi paesi dell’est, quelli che avevano tutto tranne la presunta libertà, ed oggi hanno la libertà di scappare dalla fame indotta dall’essere stati risucchiati dall’ FMI.Siamo l’Italia di oggi, purtroppo, il paese che non ha bisogno di inventare le barzellette; siamo la barzelletta per antonomasia. Siamo così oltre che abbiamo finito anche gli aggettivi e gli insulti.Siamo in mano a un paio di malati mentali, ognuno schiavo della sua psicotica mania, senza cura e ormai fuori controllo.
Da un lato un pervertito in odore di pedofilia, erotomane e megalomane, con evidenti deliri di onnipotenza, dall’altro ciò che resta di un ignorante mitomane, esaltato da un popolino verde di poveracci e ignoranti, ai quali può tranquillamente annunciare la successione, più che la secessione, dando la lieta novella: “Dopo di me mio figlio, quello scemo, e calderoli a Roma”. Poi lui ha anche la risposta per salvare la nostra economia: l’Italia è affossata, facciamo la Padania, e che il Po ci porti fortuna. (Che mi pare geniale)Il Corriere della Sera di oggi, nell’annunciare la pubblicazione delle intercettazioni telefoniche del pervertito del consiglio, si scusava con i lettori per la crudezza delle parole, ma con impeto paternalistico rivendicava il merito di aver trattato (copio) le telefonate con la dovuta cura: evitando i passaggi più pesanti o volgari, come le dettagliate descrizioni a sfondo sessuale. Per rispetto di chi legge, oltre che degli intercettati.Nessun giornale – o quasi nessuno – ha sentito l’urgenza di spiegare al popolo disgustato dalle panzane sessuali di un vecchio porco che a tempo perso fa il primo ministro, quali saranno le devastanti conseguenze dell’intervento dell’FMI nell’economia italiana.
Nessun giornale, in effetti, ha sentito l’urgenza di raccontarci, per filo e per segno, il modello islandese, quello che ha avuto il coraggio di rifiutare di farsi spazzare via dal Fondo Monetario Internazionale. Nemmeno gli economisti che di solito appaiono negli schermi al plasma, possibilmente HD/3D, delle case italiane ha avuto il coraggio di spiegare quali intrallazzi possano essere messi in atto da questi governanti di merda, di un paese di merda, che dovranno vendere gli ultimi scampoli di stato (i nostri diritti in primis) ai privati, e quindi a loro stessi.Certo comprendo che l’educazione è importante, e quindi è bello sentirsi trattare con rispetto perché leggiamo o perché siamo stati intercettati, ma forse sarebbe stato meglio evidenziare con un neretto cubitale i passi in cui, la nostra economia, i nostri soldi, i nostri sacrifici, la ricostruzione de L’Aquila, la farsa mafiosa del Ponte sullo stretto, la nostra fame e la nostra rovina, venivano ceduti in cambio di un poco di pelo che necessariamente doveva uscire da un vestito da troiona. E mi ritorna il sospetto – forse la speranza – che prima o poi la mafia (quella vera) taglierà i fili del burattino psicopatico facendolo afflosciare per terra, come un sacco vuoto che non serve più.
Rita Pani (APOLIDE)
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