1 giu 2011

Claudio Pompi "Milite ignoto"


Ti chiesero di mettere una firma.
Non sono capace, rispondesti
Ti chiesero allora di porre una croce
che a fatica tracciasti.
Croci uguali a tante
Tu come la tua divisa di fante
A nessuno del tuo nome importava.
Un fucile tra le mani che un aratro
Lasciarono.
Questo a loro premeva
Le mani di una madre che le tue labbra
Baciarono.
A lei sola il tuo nome importava.
Tra centomila t’avrebbe trovato
il tuo nome gridato.
Era maggio, di ciliegie il tempo
che alle orecchie di lei adagiasti
come la promessa d’amore,
alito di vento,
a quella lei sussurrasti.
Al ballo del giorno di festa,
marcia forzata con rombi di morte
a martellar la testa.
Marciare o morire per quella terra
che neanche conoscevi
Ti parlarono di patria e tu non capivi.
Dove era la tua terra ti chiedevi.
Per te qualcuno a tua madre
poche parole scrisse,
per lei qualcuno quell’amore
lesse.
Fiore del sud forte di fertile terra
portato a morir per ignota guerra.
Carne da macello
in tutto pari al nordico fratello
da paura al nemico accomunato
anch’egli dall’aratro strappato.
Sotto una croce a tante uguali
Il tuo corpo, fiore reciso, giace
Come quel Cristo che il sacrificio
firmò su pari croce.

MILITE IGNOTO?
La tomba del Milite Ignoto è una tomba che contiene i resti di un militare morto in guerra,il cui corpo non è stato identificato e che si pensa non potrà mai essere identificato. È una tomba simbolica che rappresenta tutti coloro che sono morti in un particolare conflitto e che non sono mai stati identificati. La pratica di avere una tomba del milite ignoto si è diffusa soprattutto dopo la prima guerra mondiale, una guerra in cui il numero di corpi non identificati fu enorme.Tombe di questo tipo sono in genere scenario di cerimonie ufficiali in cui, nell'anniversario della fine di una guerra, si commemorano tutti i morti di quella guerra.Una delle tombe del milite ignoto più antiche si trova in Francia sotto l'Arco di Trionfo e fu installata nel 1920 in onore dei morti non identificati della prima guerra mondiale; un altro milite ignoto è sepolto nella navata centrale della celebre Abbazia di Westminster in Londra.Nel 1920, l'allora colonnello Giulio Douhet, sulla scorta di analoghe iniziative già attuate in Francia ed in altri Paesi coinvolti nella "Grande Guerra", propose per primo in Italia... di onorare i caduti italiani le cui salme non furono identificate con la creazione di un monumento al milite ignoto a RomaVenne quindi deciso di creare la tomba del Milite Ignoto nel complesso monumentale del Vittoriano in piazza Venezia, Roma. Sotto la statua della dea Roma, sarebbe stata tumulata la salma di un soldato italiano sconosciuto, selezionata tra quelle dei caduti della Prima guerra mondiale. La scelta venne affidata a Maria Bergamas, madre del volontario irredento Antonio Bergamas che aveva disertato dall'esercito austriaco per unirsi a quello italiano ed era caduto in combattimento senza che il suo corpo fosse ritrovato.Il 26 ottobre 1921, nella Basilica di Aquileia, Maria scelse il corpo di un soldato tra undici altre salme di caduti non identificabili, raccolti in diverse aree del fronte. La donna venne posta di fronte a undici bare allineate, e dopo essere passata davanti alle prime, non riuscì a proseguire nella ricognizione e gridando il nome del figlio si accasciò al suolo davanti a una bara, che venne scelta. La bara prescelta fu collocata sull'affusto di un cannone e, accompagnata da reduci decorati al valore e più volte feriti, fu deposta in un carro ferroviario appositamente disegnato.Le altre dieci salme rimaste ad Aquileia furono tumulate nel cimitero di guerra che circonda il tempio roman..Il viaggio si compì sulla linea Aquileia-Venezia-Bologna-Firenze-Roma a velocità moderatissima in modo che presso ciascuna stazione la popolazione avesse modo di onorare il caduto simbolo. Furono molti gli Italiani che attesero, a volte anche per ore, il passaggio del convoglio al fine di poter rendere onore al caduto. Il treno infatti si fermò praticamente in tutte le stazioni. La cerimonia ebbe il suo epilogo nella capitale. Tutte le rappresentanze dei combattenti, delle vedove e delle madri dei caduti, con il Re in testa, e le bandiere di tutti i reggimenti mossero incontro al Milite Ignoto, che da un gruppo di decorati di medaglia d'oro fu portato a S. Maria degli Angeli. La salma venne posta nel monumento il 4 novembre 1921; L'epigrafe riporta la scritta Ignoto militi e le date MCMXV e MCMXVIII, gli anni di inizio e fine del conflitto. Nel corso degli anni 30 il feretro del Milite Ignoto venne traslato nella cripta interna del Vittoriano denominata sacello del Milite Ignoto dove tutt'ora si trova. Parti della cripta e del sepolcro sono realizzate con materiali lapidei provenienti dalle montagne teatro degli scontri della prima guerra mondiale (tra cui il Grappa e il Carso

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