4 mar 2011

Le nuove paure degli Italiani....

Vedrei molto bene berlusconi come vigile davanti alle scuole,ormai è vecchio.Potrebbe finalmente fare qualcosa di positivo per la comunità.La politica seria lo ha dimenticato.Sembra un paradosso ma ormai non conta più nulla, se lo dice fini.Una mucca da mungere.Un soprammobile da lucidare ogni mattina per la bella vista.Che gusto c’è pagare e demandare tutto ad altri.Alla lega nord per tenerlo in vita politicamente.A ferrara e sgarbi uno spazio in tv per difenderlo e glorificarlo.Alla minetti per procurargli amichette.A Vitali che istruisca ghedini.A vespa di incontrare fini.Alle sue parlamentari di difenderlo in piazza.Mediocri pagati con i soldi dello stato italiano.Un imprenditore statale.Il capo mediocre è belpietro che fallito il furto della scorta privata, recupera uno spazio in tv.Il giornale tira poco bisogna metterci la faccia.Si prevede a breve un ricambio...

Invece vedo molto bene lele mora come presidente del pdl.Una sorta di linea continua tra il premier attuale e mora.Noto molte similitudini escluso il patrimonio finanziario,mora indebitato e il premier che aumenta i suoi profitti a mediaset in controtendenza con l’economia del paese ...Infatti uesto mi porta a fare una considerazione..Pare che gli italiani abbiano nuove paure  è sì..Hanno paura di perdere il posto di lavoro,ci mancherebbe!!!!il fatto è che qualcuno dice che è inutile preoccuparsi perché c’è la crisi. Infatti la crisi colpisce prevalente mente il ceto medio basso,per cui è del tutto inutile pensare a qualche forma di sostegno,già non arrivano alla terza settimana,tanto vale farli affondare definitiva mente,così si possono convogliare gli aiuti a chi ne può davvero trarre profitto,che so ,gli imprendi tori, ad esempio, non si vorrà mica impedire loro di cambiare la Ferrari,rinunciare alla nuova Barca, o acquistare una nuova Villa vista mare. Ma scherziamo!
E poi i morti sul lavoro tutto sommato sono un prezzo sostenibile, si muore di più per gli incidenti stradali, un morto in più uno in meno, cosa si vuole che sia? I morti sul lavoro sono sicuramente meno di quelli per incidenti stradali ma sono molti, ma molti, ma molto di più di più quelli morti per mano della micro criminalità di cui si ha molta paura. E la paura si sa, fa 90.I morti sul lavoro non fanno paura, certo che no.Noi italiani quando è il caso siamo dei temerari mica da niente.Ci spaventiamo un po',a volte, ma mica sempre.E poi c'è la globalizzazione, la Cina e il Giappone, l Africa e l Asia e con questi bisogna fare i conti. E si sa che i conti tornano, e tornano inevitabilmente a carico dei sempre soliti. Ma com’ è che la crisi, la globalizzazione, la Cina e il Giappone, l Africa e l Asia fanno più ricchi i ricchi e più poveri i poveri?
Sarà mica che qualcuno vi stia prendendo per in giro? Io ci rifletterei.PS: in vista della crisi i Parlamentari tempo fa si sono aumentati lo stipendio di 1000 Euro.Si sono cautelati, si sa mai.Confesso che non mi appassiona discettare su empirici ed accademici,spesso astrusi, contorcimenti mentali che di volta in volta vengono propinati per giustificare il fatto che i ricchi sono sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri.
Non amo avvitarmi su astrazioni lessicali le quali vorrebbero convincerci che è lecito, anzi doveroso, togliere garanzie e diritti, acquisiti in anni e anni di dure lotte dai nostri padri e i nostri nonni,in nome e per nome della globalizzazione,. del mercato, e via cianciandoLe regole non sono un evento atmosferico imprevedibile e ingovernabile.Quanto accade è frutto di decisioni precise, del volere degli uomini. Il dato è che il sistema si è rilevato essere fallimentare.Eppure, eppure, c’è ancora qualcuno che tenta di difendere i privilegi (e questi si che sono privilegi) di alcuni a scapito di tutti gli altri.Così non funziona.Che i pochi ricchissimi si mettano in testa che non si può erodere oltre le già risibili risorse destinate alla povera gente
Questo è il punto, l unico punto.Fino a ieri ci spiegavano che spendere era giusto sacrosanto e bello, anche oggi, in piena crisi l invito è di spendere e non aver paura. La verità è che si è spinto a spendere più di quello che i cittadini potevano permettersi perché alcuni potessero arricchirsi.Qualcuno particolarmente esoso ha esagerato, ed ora contrordine? Ma la cosa buffa, è che si soccorre chi si è arricchito, non chi si è impoverito.Faccio sommessamente notare che la crisi non c’ entra nulla con la insopportabile e insostenibile sproporzione che c'è nella distribuzione della ricchezza, che vede l Italia quale primate nella diseguaglianza.
Quando c'è da fare i furbi noi siamo sempre i migliori.Si aggiunga che gli abnormemente arricchiti non fanno mai assunzione di responsabilità.Se un Manager ,ad esempio Marchionne, non vale un tubo e fa fallire l azienda di cui si occupa, lo si strapaga profumatamente lo stesso,gli si da una liquidazione da sultano,alla fine poi, chi paga e perde il posto, è sempre invariabilmente il lavoratore.Questo vale anche per la politica. In Italia c'è una classe dirigente di incapaci strapagati,da Berlusconi a tutti i suoi servi....spesso delinquenti, e di contro lavoratori con gli stipendi più bassi d Europa..Qualcosa non quadra, non credete?Ma se alziamo lo sguardo oltreoceano, ci si accorge che quanto ci hanno voluto far credere fino a ieri non era il vangelo.Non era l unica via percorribile.Obama ci racconta che un altro mondo è possibile, il suo impianto, il suo progetto è l antitesi di quanto finora è stato fatto universalmente.Ci vorrà molto tempo perché possa realizzare il suo progetto, e forse non riuscirà, ma almeno ci sta provando.Ha dato una speranza al popolo americano, che nonostante non condivida totlamente la sua politica ha dimostrato di sapersi sollevare dopo una catarsi, un popolo coraggioso, che merita rispetto.


Ecco e noi??se questo regime dura gia’ da 17 anni o da soli due anni che dir si voglia, per quanto mi riguarda potrebbe durare altri 100 anni ed ancora non sarebbe troppo per gli Italiani.Chi ha potuto sopportare senza ribellarsi questa indignta’,questa barbarie, questa truffaldaggine per due anni, non si merita di megio.Come insegna la storia,le colpe dei padri ricadono anche sui figli, cosi’ anche la nuova generazione di smidollati vivra’ nelle stesse condizioni di animalesca ed ignorante incivilta’ che la generazione attuale e’ riuscita a conquistare.Ben vengano le leggi che assolvono tutti i 65 enni da qualsiasi reato.Dopo questa sara’ fatta anche la legge che assolve da tutti i reati, evasione, concussione, mafia ed assassinio, quelli che hanno avuto un trapianto del cuoi capelluto negli ultimi 30 anni.Personalmente non ci trovo proprio nulla di strano o da ridere,cosi’ come non ci trova nulla di strano il 95% della popolazione Italiana.
Perche’ dovremmo preoccuparci perche’ un esiguo 5% non e’ d’accordo su questo?Non siamo in democrazia?Allora e’ la maggioranza che detta la legge, e Berlusconi che e’ profondamente democratico (hahahahaha)chiede solo di applicare questa regola sacrosanta!Il Papa ed i Vescovi sono anche d’accordo.Anche i piu’ illuminati filosofi come Umberto da Giussano ed il Trota del Naviglio concordano con questo. Loro hanno dimostrato di saper fare le decisioni coraggiose e difficili, come quelle di affamare i bambini, per raggiungere un bene comune.

La legge guaina(Concita de gregorio)
Ora che la Lega gli ha garantito altri quattro mesi di pazienza e dunque di vita (quest’anno non si vota più: l’annuncio solenne a “Porta a porta” per bocca di Fini) il cavaliere inesistente può scansare le carte che lo danno in picchiata nei sondaggi, problema accantonato per difetto d’urgenza, e concentrarsi sulle scadenze imminenti. I suoi processi, naturalmente. È in corso una gara di sartoria tra i suoi avvocati-stilisti, tutti rigorosamente nominati in parlamento e dunque pagati da noi. Ieri la legge-guaina, concepita per aderire al Nostro come una muta da sub, l’ha progettata l’astro nascente Luigi Vitali, deputato Pdl, subito ripreso e sconfessato dal titolare della maison Niccolò Ghedini irritato dall’intraprendenza del ragazzo di bottega. Bisogna dire che era un gioiello, il modello primavera-estate intitolato “prescrizione breve”. Nel testo il beneficiario dell’indulgenza, capace eventualmente di vanificare il lavoro istruttorio di certe procure in specie quelle situate nei capoluoghi del Nord, risponde al seguente identikit: deve avere più di 65 anni, essere incensurato, le carte a suo carico devono essere state depositate in un secondo momento rispetto a quelle che riguardano i primi indagati specie se costoro hanno nomi di frutti di bosco tipo mora mirtillo o lampone.

Nulla si dice dell’altezza, del colore della tintura per capelli né di eventuali protesi meccaniche del prescritto breve, tanto hanno capito benissimo anche i bambini. Ne riferirà comunque Alfano in consiglio dei ministri giovedì prossimo, dando prova di restare serio in volto. Con l’altra mano un altro ministro, questo leghista, esclude la possibilità che gli italiani vadano a votare per i referendum insieme al ballottaggio delle amministrative del 15 maggio. I tre referendum, come sapete, riguardano l’acqua pubblica, il nucleare e la giustizia (legittimo impedimento). Votare il 29 maggio, insieme al secondo turno delle amministrative, avrebbe consentito un risparmio di circa 350 milioni oltrechè una maggior affluenza alle urne. Maroni ha stabilito che invece si debba tornare al voto una terza volta due settimane dopo, il 12 giugno. L’elettorato leghista, ormai avvezzo a trangugiare ogni genere di sconcezza, dovrà dunque assecondare anche l’inutile spreco di denaro pubblico che senza vergogna Maroni sottoscrive. L’unica spiegazione - quella che non possono dare - è che ora hanno paura del voto. Sì, hanno paura degli italiani.

Proprio quelli che hanno democraticamente eletto il premier e che vengono sempre chiamati in causa (a sproposito) come fonte di legittimazione da opporre all’eventualità di un normale processo. Ecco, ora che quegli italiani potrebbero esprimersi d’incanto è meglio di no. Dopo, magari più avanti. In estate, dai. E se si devono buttare 350 milioni pazienza, tanto siamo già usciti dalla crisi, non avete visto? E chi dice che qualche decina di milioni si potrebbe forse destinare alla scuola pubblica è un provocatore di quelli che andranno di nuovo in piazza il 12, professori fannulloni e studenti ignoranti. Che gente

Nessun commento: