5 feb 2011

OMBRE AFRICANE....

Oggi voglio parlare di Africa, quella dei mille conflitti e dei governi svenduti agli interessi delle multinazionali dell’Occidente,per appropriassi non solo degli idrocarburi(parlavo di questo nel pezzo dedicato a Ken saro Wiwa:leggi qui ) o dei diamanti, ma anche di materie ben più preziose,indispensabili al funzionamento delle nuove tecnologie....Infatti leggevo giorni fa che l' Italia,come nel resto dell’Occidente,il consumo delle nuove tecnologie è in crescendo. Si può fare a meno di mangiare, ma come fare senza un iPhone o un iPod (per non dimenticare l’iPad)? Tipici prodotti devozione di una società consumistica, che dimostrano come la crisi incida solo su alcuni settori e l’elettronica non è una di questi.Prodotti come quelli della Apple e i vari smartphone o anche i “semplici” cellulari, giungono periodicamente immessi nel mercato,per soppiantare il modello precedente anche se vengono riscontrate carenze dovute alla fretta e in certi casi si differenziano dal precedente modello solo per il colore o per la confezione e non per la sostanza.I vecchi cellulari sono altamente inquinanti!!!

Produrre tali giocattoli, status symbol dell’Occidente,significa continuare,non solo a contribuire ad inquinare, ma anche al saccheggio dei paesi più poveri delle loro materie prime,e queste materie insieme ai diamanti, sono la causa dei vai conflitti, più o meno silenziosi,che insanguinano l’Africa.Un sangue che non si limita a garantirsi una fornitura continuativa dei preziosi minerali,ma anche per ottenere una manodopera a buon mercato.Sono passati 50 anni dall’indipendenza di gran parte dell’Africa dal colonialismo, ma lo sfruttamento del continente ha assunto solo nuove forme:acquisizione di terre fertili,estrazione del petrolio in modo selvaggio, causando danni ambientali,favoreggiando conflitti per fare affari,foraggiando governi corrotti o incapaci di esprimere le grandi potenzialità del loro Paese.
La caccia alle terre coltivabili, è un nuovo colonialismo,approfondito nell’omonimo libro da Franca Roiatti(che consiglio) e non solo a scopo alimentare,ma anche per biocarburanti che arriva a far migrare i contadini indiani in Etiopia e in Sudan.

Senza dimenticare come dicevo che l'Africa è una discarica dei Paesi industrializzati(le nostre mafie sopratutto),come quella di Nairobi o della Nigeria,(essenso stato in Kenya ho visto con i miei occhi)dove gli emarginati cercano la miseria da utilizzare per la sopravvivenza.Una discarica dell’Occidente dove anche gli artisti trovano materiale per le loro opere,come Dvd e schede telefoniche, che si trasformano in arte ... Un parallelismo,quello degli scarti,con le perline che l’Occidente dava in cambio per un’Umanità in schiavitù.

Vedevo nel sogno paesi
fino ai quattro angoli dell’orizzonte
sottomessi alla riga,
alla squadra,al compasso;
falciate le foreste,
distrutte le colline,
nei ceppi valli e fiumi.
Per quanto è grande la terra vedevo
paesi
sotto una griglia di ferro tracciata
da mille rotaie.
E poi vedevo i popoli del sud
formicaio in silenzio al lavoro.
E’ santo il lavoro
ma non va più col gesto
ritmato dai tam-tam
e dalle stagioni che tornano.
gente del sud nei cantieri,nei porti,
nelle miniere,
nelle officine,
segregati la sera
nei borghi miserabili.
Accumulano
montagne d’oro rosso,
montagne d’oro nero:
e muoiono di fame
Senghor
E a questo argomento mi sono ricordato di un documentario,che avevo già pubblicato (solo una parte) parlando di Thomas Sankara  dal titolo Ombre "Africane “ e che recentemente ho rivisto attraverso il web ....un importante documento del bravissimo  Silvestro Montanaro dove parla delle tante guerre sanguinosamente combattute in Africa e bugiardamente raccontate a noi come etniche e tribali ma invece hanno alle spalle le ragioni di speculatori finanziari interessati ad accaparrarsi le infinite riserve di materiali strategici del continente nero.

E spesso,troppo spesso,anche per poterne dichiarare il controllo in borsa e vedere le azioni delle proprie societa’ schizzare alle stelle. In realta’ di processi produttivi ne vengono avviati ben pochi. Ma che importa….che importano i morti e la fame…se la grande orchestra dei dividendi continua a suonare la sua folle melodia in onore del dio Denaro e dei suoi Sacerdoti. E allora si parlerà della vicenda liberiana.Questo piccolo paese dell’Africa occidentale, per tanti anni base delle operazioni americane in Africa, e’ teatro di piu’ colpi di stato e tanti anni di guerra civile. raccontando attraverso il documento i retroscena dell’ascesa al potere del signore della guerra Charles Taylor e della sua partecipazione all’assassinio del presidente del Burkina Faso,Thomas Sankara. appunto Sankara(che ho già citato spesso), leader di un’ Africa..che voleva farcela da sola e della battaglia contro le catene del debito,ucciso nel 1987. Alcuni dei suoi assassini raccontano i dettagli della vicenda ed adombrano potenti mandanti internazionali.Poi la guerra dei diamanti in Liberia e Sierra leone,sull’ambiguo ruolo svolto dalla diplomazia americana in queste vicende.Ed in piu’ il giallo che accompagna la presenza della missione di pace dell’Onu in Liberia.Uno dei suoi piu’ importanti leader viene accusato di aver svolto e svolgere ancora affari in campo diamantifero.Vero, falso? Ombre africane…. Poi si parla del Darfur,della Guinea e del Congodove le vicende petrolifere hanno prodotto sanguinosi conflittiInsomma,consiglio a tutti di vedere questo documento per fare chiarezza su un mondo troppo spesso dimenticato....






 





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