25 feb 2011

Liberiamoci!!!!!

Anche stasera sono così numerose le notizie negative,che non so da dove iniziare :Dalla crisi non tocca casa Berlusconi(vedi link)118 milioni di dividendi per il premier...Oppure l'approvazione il Milleproroghe passa alla Camera con lo scontro Fini-Cicchitto...Ma ovviamente la prima notizia viene dalla Libia,Gheddafi parla in un video:Sarà un inferno per che non mi vuole....Pensando a cosa sarà in quella parte di Africa non so quale ordine si instaurerà sia in Libia che in Egitto e in tutto il corno d'Africa più in generale nel mondo,in questo mondo ingabbiato dalle Corporazioni, dalle Mafie, dalle 7 sorelle e da Statisti corrotti e Dittatorelli un po' sparsi in tutto il mondo,esiste tutto e più di tutto.E in questo disordine caotico Mondiale le figure piu ignoranti sembra abbiano il sopravvento.Ma la nostra posizione, quella "Se non ora quando", cioè la parola sussurrata che diventa pensiero credo sia l'unica arma che i poveri mortali possono perseguire.La foresta che nasce è silenziosa non la si avverte, l'albero che cade fa un rumore assordante e non puo sentire la lieve voce che viene dall'anima.E' un po' la storia dei nostri giorni purtroppo,una storia fatta di migliaia di morti,una strage che poteva essere evitata se gli interessi personali non avessero soffocato la voce tenue che diceva basta non ne possiamo più di Gheddafi e della sua famiglia,della sua dittatura.Ma i desideri e gli interessi personali urlano e sono di gran lunga vincitori nei riguardi della povera gente che è sempre sopraffatta dalle urla e dagli interessi privati, la libertà viene sempre oscurata da ridicoli obbiettivi come quello della tranquillità delle nostre frontiere e delle nostre città.

Ricordiamo tutti che la lega con le Ronde e la messa in scena di attentati costruiti nelle nostre città è andata al potere nel 2008 e oggi possiamo vedere quale tranquillità abbiano raggiunto le nostre città. Come possiamo vedere il nostro problema principale è la nostra cultura.Allora avere dei politici che sono al servizio della comunità è una cosa che non è più rimandabile.La politica come servizio e non come interesse privato.Un Governo privo di interessi personali avrebbe certamente instaurato un rapporto come si conviene tra stati, non avrebbe certamente instaurato un rapporto di interssi privati e festini conditi dal Bunga Bunga. Avere un Capo di Governo che continua nonostante tutti i suoi scandali ad essere contattato sul problema Libico è una vergogna.Come dicevo nei giorni scorsi che attendibilità puo avere un essere che bacia la mano al piu feroce dittatore in circolazione e che dopo averci detto che Gheddafi è un amico come ce ne sono pochi l'abbandona come si abbandonano le scarpe vecchie! La politica estera è una cosa seria e non puo essere dettata solamente da interessi puramente economici. I popoli le persone sono molto piu importanti del Petrolio o dell'oro. Le ricchezze di un paese dovrebbero venire dopo l'essere umano che è il bene piu prezioso.Occorre allora un ordine mondiale diverso, occorre liberare i popoli dalla schiavitù della ricchezza, tutti siamo cittadini di questa terra e le ricchezze che ci sono dentro appartengono all'umanità intera e non ad un gruppo Oligarchico che le detiene con la forza.
Questo mondo così com'è non regge più, chi sa leggere la storia sa benissimo che potremmo trovarci ad un insurrezione globale, non c'è soltanto il lavoro che fa arricchire i nostri padroni,c'è la cultura,il sapere, il tempo libero, liberarci dalla schiavitù, dall'ossessione del consumismo è un fatto culturale e una presa di coscenza che inevitabilmente coinvolgerà tutta la popolazione mondiale.Lavorare perchè i mercanti di morte non siano piu eletti capi di governo è una cosa che ci riguarda da vicino. Ci sono quelli che uccidono con le armi, ma quelli piu pericolosi sono quelli che uccidono l'anima e noi ne abbiamo proprio uno che comanda in casa nostra, liberiamocene!

Entro giugno ci saranno 4 referendum.
Uno in difesa della giustizia, contro il legittimo impedimento.
Due in difesa dell'acqua pubblica.
Uno contro il ritorno al nucleare.
C'è una data perfetta per andare a votare: il 29 maggio, insieme alle
amministrative. Senza costi aggiuntivi per lo Stato, cioè per tutti noi.
Invece, il Governo cercherà di spostare i referendum a giugno, sprecando
circa 350 milioni di euro di soldi pubblici.
Qual è il loro obiettivo? Spingere i cittadini a non andare a votare, al contrario
di quello che dice la Costituzione: garantire il massimo di partecipazione

nelle consultazioni elettorali.
Una rapina ai danni di tutti noi per finanziare una truffa alla democrazia.
I referendum sono l’unica via per mandare a casa Berlusconi e il suo modo
di fare politica, democraticamente, senza giochi di palazzo.
Lui lo sa, e per questo cercherà di ostacolarli.
Facciamo sentire la nostra voce. 29 maggio, Election Day.
Firma la petizione online su
http://www.iovotoil29maggio.it/

Per fortuna siam tutti libici
È bello essere cangianti. Una mattina ci svegliamo tutti iracheni, poi una mattina siamo tutti afghani o palestinesi. Ora siamo africani – e per me è come coronare un sogno – e siamo diventati egiziani, tunisini e anche libici. Per fortuna riusciamo a farci mordere dalla coscienza, per fortuna riusciamo a sentire sulla nostra guancia lo schiaffo dato sulla guancia altrui, come ci ha insegnato Che Guevara.
Quel che non comprendo, però, è perché nessuna mattina ci svegliamo sentendo sulla nostra pelle l’onta d’essere diventati “italiani”. L’altro giorno quasi ci avevo sperato, quando la CGIL finalmente aveva parlato di sciopero generale e generalizzato, ma oggi ho scoperto che al congresso di Rimini, alla domanda “se non ora quando?” la CGIL ha risposto: - “Boh!” Sì, si farà uno sciopero generale e generalizzato, ma regionale, di quattro ore, e solo se avanza tempo e le condizioni meteo favoriranno un sabato da passare da Ikea, dove se arrivi presto, la colazione è gratis.Ora siamo libici, e quindi c’è da attendere ancora per essere italiani. Siamo così libici che i politici italiani possono mandare i loro emissari di terz’ordine in televisione a parlare di guerra, senza che si faccia una piega, nonostante l’articolo 11 della Costituzione. Ci vuole poco, in fondo, a farci digerire. Le televisioni che fino a ieri chiamavano Gheddafi “Il Colonnello”, hanno sostituito il termine con un più comodo “Dittatore”, e soprattutto riportano in auge la figura del terrorista islamico, pronto a sostituire il terrorista fine a sé stesso che è stato il Rais Dittatore, ma solo perché non ha potuto nascondere il sangue.Non possiamo svegliarci italiani, perché ci sono troppi italioti. L’unico problema è chiedersi quanti barconi di clandestini – né profughi, né disperati ma clandestini – arriveranno in Italia, e soprattutto quanti tra loro saranno terroristi. Non siamo italiani, perché finalmente dopo anni e anni, siamo diventati europei. Anche la Lega, che nelle primissime ore della ripresa degli sbarchi massicci a Lampedusa, l’Europa l’aveva snobbata, ora rivendica il posto occupato in Europa; l’Europa del sud che è quasi Africa.È comodo, anche perché pure l’Europa inizia a parlare di guerra – umanitaria ovviamente – perché non si potrebbe mai ammettere spudoratamente che c’è preoccupazione per il petrolio e per il gas, che se finisse in mano ai legittimi proprietari, che si sono ribellati sarebbe un po’ un casino per tutta la nostra economia. Quindi sì, siamo libici per i dieci mila morti, e per le fosse comuni che però, ci fa notare il governo per bocca di quella cosa squallida che è giovanardi, proprio comuni non sono: sono solo tombe scavate e foderate di cemento, ha detto l’imbecille di turno. Ma a noi libici ci fanno impressione ugualmente.Le altre no, quelle che il mare non scava ma ingoia insieme a tutta la barca. Quelle ci faranno meno impressione, perché alla fine potranno essere parte della risoluzione del problema: l’immigrazione clandestina.Insomma, tutto sommato meglio essere libici che italiani. Il compito è assai più lieve.

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