A Enzo Biagi
La tua penna riempiva fogli bianchi,
parole pacate e schive
ma potenti da rivoltare le coscienze,
e i pensieri che trasmettevi
sapevano di pulito, di onesto, di giusto.
Molti vollero spezzare la tua penna,
strappare i tuoi fogli,
chiuderti la bocca,
ma non esistono grate
talmente resistenti da rinchiudere
i valori di libertà, giustizia e democrazia.
Molti vollero ridimensionarti,
a te che non avevi dimensioni
né ambizioni di grandezza,
perché un vero uomo di cultura
nasconde la sua cultura,
non sale sul podio
a gloriarsi degli onori,
non ama apparire.
Vuole solo essere
quello che nella vita sei sempre stato:
un uomo semplice e umile
tra milioni di uomini semplici e umili.
25 feb 2011
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