14 mag 2011
Bandiera Rossa...Origine dell'Inno
Avanti o popolo, alla riscossa,
Bandiera rossa, Bandiera rossa
Avanti o popolo, alla riscossa,
Bandiera rossa trionferà.
Bandiera rossa la trionferà
Bandiera rossa la trionferà
Bandiera rossa la trionferà
Evviva il comunismo e la libertà.
Degli sfruttati l'immensa schiera
La pura innalzi, rossa bandiera.
O proletari, alla riscossa
Bandiera rossa trionferà.
Bandiera rossa la trionferà
Bandiera rossa la trionferà
Bandiera rossa la trionferà
Il frutto del lavoro a chi lavora andrà.
Dai campi al mare, alla miniera,
All'officina, chi soffre e spera,
Sia pronto, è l'ora della riscossa.
Bandiera rossa trionferà.
Bandiera rossa la trionferà
Bandiera rossa la trionferà
Bandiera rossa la trionferà
Soltanto il comunismo è vera libertà.
Non più nemici, non più frontiere:
Sono i confini rosse bandiere.
O comunisti, alla riscossa,
Bandiera rossa trionferà.
Bandiera rossa la trionferà
Bandiera rossa la trionferà
Bandiera rossa la trionferà
Evviva Lenin, la pace e la libertà.
LE ORIGINI
Tutti conosciamo questo "stupendo" inno però sulle origini della musica e del testo non vi sono certezze.Si sa che "Bandiera Rossa" è da sempre l'Inno del proletariato italiano e del suo partito ed è parte essenziale della storia del movimento operaio italiano fin dai suoi albori.Come spesso è accaduto per le canzoni di lotta,(Bella ciao)sembra che anche "Bandiera Rossa" sia stata scritta sulla base di due melodie popolari assai diffuse per via orale nella Pianura padana fin dall'800. Anche del testo esistono varie versioni di autori sconosciuti. La versione che conosciamo adesso, e che è strettamente legata alla tradizione proletaria e comunista, risalirebbe invece intorno al 1890, ossia alla nascita del movimento operaio organizzato. Essa conobbe la sua massima diffusione durante il "Biennio Rosso" (1919-1920) culminato con l'occupazione da parte degli operai della maggior parte degli stabilimenti metalmeccanici del Nord.Vietata durante il ventennio mussoliniano, riprese vigore con la guerra di Liberazione dal nazi-fascismo quando i partigiani comunisti, come si apprende da alcune ricostruzioni, non potevano fare a meno di cantarla dopo aver intonato le varie canzoni partigiane e popolari. Tant'è che al V Congresso del PCI (29.12.45-6.1.46) "Bandiera Rossa" viene adottata come uno degli inni ufficiali del partito revisionista. Resterà tale fino alla liquidazione del PCI nel gennaio '91,quando assieme al nome e ai simboli,i rinnegati del comunismo mettono in soffitta anche gli inni proletari e comunisti.Da sempre "Bandiera Rossa", che è l'inno del movimento operaio italiano più conosciuto nel mondo, accompagna i momenti più cruciali della lotta di classe nel nostro Paese. Come nella grande e storica lotta contro il governo clerico-fascista Tambroni nel '60. Come durante la Grande Rivolta del Sessantotto, quando divenne una costante della colonna sonora delle grandi manifestazioni di piazza operaie, giovanili e popolari. E così fu anche nel '77. Nonostante sia stato abbandonato o relegato in un angolo dai dirigenti dei falsi partiti comunisti, ancora oggi i lavoratori, i disoccupati, i pensionati, i giovani di sinistra amano questo Inno e regolarmente e spontaneamente lo intonano nelle manifestazioni operaie, studentesche e popolari. Esso infatti esprime tutta la forza, la combattività e lo spirito internazionalista della classe operaia e delle masse, la loro determinazione a conquistare ad ogni costo un mondo nuovo, la certezza che con la lotta di classe la "Bandiera Rossa", ossia il socialismo, trionferà.Ecco perché è tanto odiato dal neoduce Berlusconi.Ecco perché il 9 Aprile 1977, quando venne fondato il PMLI, "Bandiera Rossa" fu adottato nello Statuto (art. 34) come Inno ufficiale del Partito assieme a "l'Internazionale" e all'Inno del Partito, "Il Sole Rosso". Anche se quest'ultimo verrà scritto successivamente e approvato dal 4° Congresso nazionale del PMLI del dicembre 1998
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento