13 feb 2011

IL MONDO CI GUARDA.....SE NON ORA QUANDO?

Oggi è un giorno importante,non solo per le donne ma per tutti noi,il mondo ci guarda oggi, il vento liberatorio si alzerà dalle tante piazze d' Italia e del mondo.Un vento di pulizia che consentirà all' Italia di sperare di ricominciare a respirare aria pulita dopo 15 e passa anni di aria torbida e soporifera sparsa a piene mani da Berlusconi e dai suoi complici,un' aria torbida e soporifera che ha infettato il Paese riducendolo a zimbello Internazionale e togliendo dignità a uomini e donne e che ha paralizzato il Paese.Oggi i giovani potranno sperare di ricominciare presto a guardare con fiducia il futuro,una fiducia che nascerà dalla determinazione con la quale il Paese chiederà a Berlusconi di farsi da parte(anche se non lo farà mai) di presentarsi davanti ai tanti tribunali che lo aspettano,e ai suopi complici che la ricreazione e la trippa per i gatti è finita per loro.Un vento che crescerà e non potrà esser fermato dai teleimbonitori mediatici del CAIMANO come Ferrara, Sallustri, Bel Pietro & C.dall' altro dei potenti mezzi di informazione controllati dal CAIMANO e manovrati dai suoi servi complici.
Poi si portà procedere alla pulizia di fino liberando le Istituzioni dalla sporcizia che le ha infettate così come ogni famiglia si appresta a fare le pulizie di primavera nelle proprie abitazioni ribaldando anche materassi e tappeti. L' Italia non ne può più di questa dittatura mediatico-soporifera Berlusconina che ha umiliato donne e uomini per bene che ogni giorno combattono per la propria casa rimanendo onesti e puliti mentre vedono tutt' attorno corruzione, Parlamento e Istituzioni riempiti di nominati avvocati, parenti, amici zoccole, al servizio del sultano di turno e non del Paese. E tutti a nostre spese.Stiamo vivendo in questi giorni e in questi mesi le conseguenze e gli effetti peggiori del berlusconismo e lo si vede ogni momento nelle tv e sui giornali, lo si vede dalla pagina politica,una pagina politica che una volta riportava i contenuti di un dialogo politico, gli avvenimenti erano le leggi approvate e le politiche adottate, le decisioni, le riforme insomma una pagina politica che adesso riporta eventi e fatti che da anni sono anomali per la politica: mesi e mesi per discussione del lodo alfano, gossip giornalistici che coinvolgono dei politici che vorrebbero indebolire la maggioranza, scandali che coinvolgono il capo del governo, carenza di proposte di legge, attacco da parte del capo del governo alla magistratura, opposizioni immobili, un capo di governo coinvolto da scandali gravissimi e che rinuncia a dimettersi puntando a usare la maggioranza parlamentare per evitare il giudizio e l'eventuale condanna.

Tornando alle donne e alla loro lotta che coinvolge tutti oggi nelle piazze italiane e non un altro argomento che è stato usato dal regime come una clava e maldestramente è la libertà sessuale.Lo slogan delle femministe degli anni ’70 diceva che “l’utero è mio e lo gestisco io”. Chi oggi vuole speculare su questo slogan vuol dire che non ha capito nulla della libertà sessuale perche si intende liberi da sovrastrutture culturali, liberi da tabù religiosi, liberi da condizionamenti sessuo-repressivi, ecc. Quelle quattro baldracche che allietavano le notti del sovrano, di libero non avevano proprio nulla, ma condizionamenti molti. Perché nessuna delle donne, giornaliste e politiche, presenti nei talk show non hanno mai risposto in questi termini?

E allora care e cari amici indignati di un paese dormiente stanco e dimentico dei suoi illustri anni giovanili. Chi ancora oggi parla del ’68 come un danno per il paese,non ha capito nulla,e lo fa soltanto per la paura che un rigurgito d’indignazione salga nuovamente dalla coscienze a soffocare il tiranno.Ma attenti, a quel tempo quello che fermò tutto il movimento fù lo stragismo di stato,oggi?... Che bello riscoprire,oggi, l’indignazione sui volti invecchiati di signori e signore quarantenni anni cinquantenni che un tempo indignati lo eravamo già stati,loro che in gran parte più di noi più giovani si sono lasciati poi sottomettere, cullare e cambiare dalla vita,quella stessa che loro stessi volevano cambiare e che,forse oggi,possiamo realmente modificare tutti insieme.

Grazie al becero berlusconismo la parte buona del paese ha oggi riscoperto l’indignazione,e l’avverarsi della profonda profezia del grande Montanelli è ormai alle porte. Che bello! Indignati sessantenni di oggi che un tempo si battevano tra fronti di destra e sinistra per la “libertà”, quella stessa libertà che ora riscopriamo bene comune,oggi uniti in piazza insieme con noi,con i loro figli traditi,a riscoprire che forse le passionali battaglie di allora,grazie alla maturità raggiunta per la volgarità indecente di una classe dirigente corrotta e meschina,oggi si riscopre ancora viva contro un nemico comune “Se alla luce del mattino muove il vigore della giovinezza, se all’ombra del pomeriggio spuntano le incertezze della maturità,è di notte,nel buio del silenzio,che si ritrova l’orgoglio della vecchia” Oggi il popolo degli “asini Rossi” spinge, urla che si può,che si devono rompere le gabbie della prigione in cui ci si è lasciati rinchiudere per i timori della maturità,che l’onestà non deve essere impedimento e alibi per non far sentire la propria voce.L’autodeterminazione concessa agli uomini non deve essere solo prerogativa di chi usa la forza per sottomettere,bensì anche di coloro che, sottomessi, non vogliono esserlo. e ALLORA TUTTI IN PIAZZA...Io sarò a FIRENZE ALLE 14

Erano gli anni Settanta
Susanna Tamaro
"Appartengo alla generazione che ha combattuto, negli anni della prima giovinezza, la battaglia per la libertà sessuale e per la legalizzazione dell’aborto. La generazione che nei tè pomeridiani, tra un effluvio di patchouli e una canna, imparava il metodo Karman, cioè come procurarsi un aborto domestico con la complicità di un gruppo di amiche. Quella generazione che organizzava dei voli collettivi a Londra per accompagnare ad abortire donne in uno stato così avanzato di gravidanza da sfiorare il parto prematuro. È difficile, per chi non li ha vissuti, capire l’eccitazione, l’esaltazione, la frenesia di quegli anni. La sensazione era quella di trovarsi sulla prua di una nave e guardare un orizzonte nuovo, aperto, illuminato dal sole di un progresso foriero di ogni felicità. Alle spalle avevamo l’oscurità, i tempi bui della repressione, della donna oggetto manipolata dai maschi e dai loro desideri, oppressa dal potere della Chiesa che, secondo gli slogan dell’epoca, vedeva in lei soltanto un docile strumento di riproduzione. Erano gli anni Settanta..."
(Loro festeggiano per le strade la loro ritrovata LIBERTA')

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