2 gen 2011

"Niente Paura" film/documento su 30 anni della nostra storia

Qualche settimana fa la mia amica Sara T. mi ha consigliato questo film/documentario "Niente Paura" sinceramente non avendo molta simpatia per Ligabue e credendo nel solito film musicale avevo molti dubbi però nutrendo molta fiducia in Sara e grazie alla sua insistenza me lo sono procurato e ieri l'ho visto...In effetti in questo documento la musica di Luciano Ligabue fa solo da collante,è la sua musica a fare da punteggiatura,a permettere che la regia di Piergiorgio Gay voli con grande velocità da un universo all'altro.
E allora iniziamo dal titolo "Niente Paura” quanti di noi  in questa epoca di crisi,sociale economica,abbiamo almeno sperato di sentircelo dire.Come qualsiasi  frase,tuttavia,assume una diversa colorazione se a pronunciarla non è un giornalista,un politico ma è la voce un po’ ruvida,graffiata e sicuramente non intonata di uno dei cantanti che nonostante come dicevo non attira la mia simpatia ma è senza ombra di dubbio uno dei cantanti più famosi d’Italia.E allora sono sicuro che magicamente queste parole,parole che erano state ignorate dalla gente,quella parte convinta che “i politici si faccian solo i fatti loro”,qui possono assumere un valore nuovo inaspettatamente autorevole e può arrivare a tutti e sopratutto ai più giovani sempre più lontani dalla politica ma sopratutto dagli eventi della nostra storia.

E allora durante la visione di questo film/documento che raccoglie le testimonianze di innumerevoli volti conosciuti e altri sconosciuti,di ogni età condizione sociale,politica e religiosa  la domanda è riuscita a contagiare anche me.Sì, lo è,mi sono risposto.E’ infatti  assurdo che ci sia bisogno di un lavoro di questo tipo per spiegare ad una generazione,quella dei più giovani ma anche la mia che abbiamo passato i 30,eventi come la strage di Bologna del 1980,la strage di Capaci quella di via D'Ameli, l'assassinio di Guido Rossa  il dramma di Eluana Englaro,l'infiltrazione mafiosa nella nostra società, la questione delle Brigate Rosse,perchè nessunno è riuscito a spiegare ai ragazzi  come chi e perché ha avuto il coraggio di mettere una bomba nella sala d'attesa di seconda classe della stazione di Bologna la mattina del 2 agosto 1980, quando le famiglie meno abbienti affollavano quei luoghi, perché il nostro paese riesce a sentire il peso del tricolore...E’ pure assurdo(vale per tutti) che non si conosca la costituzione del nostro paese  però si conoscono a memoria i vincitori di tutti i campionati di calcio e delle ultime edizioni di “Amici”,è drammaticamente triste  e dolorosamente reale che non esista un senso di appartenenza all’Italia. Mondiali esclusi,ovviamente.

E allora in un percorso storico  le interviste di Margherita Hack si uniscono a quelle di Saviano,Fabio Volo passando per Don Ciotti,Carlo verdone poi  Giovanni Soldini, Beppe Engalro,Umberto Veronesi  fino ad arrivare e alle voci di ragazzi,come la diciottenne di origine albanese che, in un perfetto italiano,esprime il suo amore ma anche le sue perplessità nei confronti di un'Italia sempre più difficile da comprendere.Un'Italia perfettamente sintetizzata da Paolo Rossi che vorrebbe istituire una sorta di Polizia che oltre ai documenti dovrebbe chiederti se conosci una poesia di Leopardi o se hai letto (e fino a che punto) “I promessi sposi”. Perché in un Paese in cui “tutti vogliono viaggiare in prima, tutti quanti con il drink in mano” chiedendosi, ma senza troppo impegno, “fuori come va” è ora di tornare a guardare quel ‘fuori' non dimenticando il passato e la cultura che sta alla base di questa società.Soprattutto se si è giovani

Poi rivedere Falcone,sentire  il presidente Pertini oppure,nel presente, ascoltare la figlia di Guido Rossa  insieme a tutte immagini di repertorio ...Lo è ancor di più perché ci vengono anche ricordati gli articoli di una Costituzione che qualcuno vorrebbe non tanto ‘riformare' quanto piuttosto cancellare e riscrivere a proprio piacimento. Ecco per finire io credo che l’obiettivo del regista Piergiorgio Gay sia stato perfettamente centrato avvicinare i giovani alla storia  "ma non solo "provocare in tutti  una riflessione sui principi fondamentali del nostro vivere civile, sul perché alcuni di essi si siano dissolti e sul perché comunque non debbano prevalere né lo scoramento né, ancor peggio, l'indifferenza.
Non mi resta che consigliare a tutti la visione!!!
 




4 commenti:

Anonimo ha detto...

Francamente... Anche a me Ligabue non è mai piaciuto musicalmente parlando. Come persona invece sì. So che è "dalla parte giusta"(sue participazioni a il primo "Vday", il migliore, e a "Vieni via con me")si è sempre "esposto" in prima persona, cosa che molti vip non avranno mai il coraggio di fare..
Prprio oggi pensavo: in questa società "D' annunziana" sento così bisogno di un Pascoli o.. di un Terzani!
Forse con una buona dose di umiltà e di cultura, questo mondo sarebbe migliore.
Scusa.. Sono andata fuori tema, come al solito.. Vedrò sicuramente "Niente paura".

Vanessa (operaia di pensiero)

ANAM ha detto...

Ciao Vanessina... buona domenica,condivido quello che dici su Ligabue musicalmente parlando,con tutto il rispetto trovo le sue creazioni tutte uguali...che ci posso fare!!! Con questo non metto in dubbio la persona,poi è grande amico di Francesco Guccini...hihihihi
Questo non centra niente...vabbè!! cmq pure Radio freccia non era niente male...Qui si è superato anche se i meriti vanno a Piergiorgio Gay...in quanto al fuori tema,non mi sembra proprio guarda il video del pezzo di Paolo rossi... un bacio Emanuele (operaio di Pensiero)

Anonimo ha detto...

Ligabue prima non mi piaceva, oggi mi piace... un po' come quando il protagonista de "è 1 vita ke ti aspetto" scopre che gli piace il gelato a pistacchio...;-) questo film mi piace xkè unisce gli ingredienti giusti musica, parole, valori, cultura, sogni...giusti per cosa?...quelli giusti che danno sapore alla vita. Sono una di quelle persone che di politica non ne capisce nulla (e questo non so se è un bene o un male), la mia politica sono i miei valori. Punto. Conosco gli articoli della Costituzione, ma ogni volta che guardo il telegiornale mi convinco sempre di più che la Costituzione non è un regolamento ma un semplice libro di lettura...magnifico, ma realmente utopistico. Piango ogni volta che vedo le immagini di Falcone, Borsellino, Impastato, don Peppe Diana, Giancarlo Siani, Fava, Alfano, tutti uomini del Sud, il mio Sud, quello bello, pulito, dignitoso, quello che ha lottato per cambiare non solo la Sicilia, la Campania, la Puglia, ma l'Italia tutta...ieri una mia amica mi ha chiamato in lacrime...ha vinto un concorso a Novara, ieri è andata a vedere una casa, la signora appena l ha sentita parlare le ha detto: ma sei del Sud? mi dispiace non affittiamo ai meridionali...vi rendete conto?stiamo nel 2011 e stiamo ancora a questi livelli? parliamo d'integrazione per gli immigrati ed extra-comunitari e poi siamo razzisti con i nostri connazionali...ecco sono in questi casi che non voglio essere italiana, preferisco essere meridionale e basta, poi penso è sbagliato fare di tutta un'erba un fascio ergo...qst tipo di film bisognerebbero inserirli nei programmi didattici di tutte le scuole perchè fanno riflettere e quando un libro, un film, un gesto fa riflettere...vuol dire che ha tanto da insegnare...ciao manu scusa sn sempre troppo prolissa besitos

ANAM ha detto...

Roberta che devo aggiungere...niente bravissima!!!!!