Povero passerotto solitario,
chi pensa a te,
al tuo sostentamento?
Di fuori è freddo
e tu che troverai?
Il vento infuria,
come volerai?
La neve scende,
dove sosterai?
Minuto uccellino intirizzito
posati qui
sopra la mia finestra,
ti darò briciole
e ti riscalderò;
in una gabbia d'oro
io ti vezzeggerò;
al tuo armonioso canto
io mi addormenterò".
Si è avvicinato lesto
con incedere lieve
lasciando le sue impronte
sulla tenera neve.
Avido ha becchettato
le sparse mollichine,
poi il suo capino ha alzato
e con un frullo d'ali
di nuovo s'è involato.
Non posso biasimarlo,
temuto ha la prigione
e seguendo l'istinto
ha scelto d'affidare la sorte
alla sua libertà.
30 gen 2011
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