(A chi la libertà fu negata ieri,a quanti è negata oggi in ogni parte del mondo)
Sul prato,gocce di rugiada
dai primi raggi di sole sfiorate,
simili a stelle su questo cadute.
Corrono tra loro i sogni fuggiti
dalla notte carceriera.
Corrono a pierdifiato verso una casa
perduta,lontana e rimpianta.
Tra volti scavati da giorni rubati
tra occhi che cercano un domani
che forse non verrà,
aspetto che il cancello di spine
alfine s'apra come porta del cielo.
Un sorriso sarà dono isperato,
una voce che non abbia il suono
rabbioso e duro,ma che di me
faccia uomo e non bestia,
sarà nuova conquista.
Tornerò a piedi nudi e martoriati
su quel verde prato che profuma
di ritrovata libertà
Camminerò lentamente e alle stelle
di rugiada che al cielo torneranno
lascierò cadere perle di lacrime.
Una per ogni giorno di vita negata,
una per ogni compagno perduto
una per ogni umiliazione subita.
(dalla nuova raccolta poesie di Pompi "Giorni infiniti")
4 gen 2011
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