18 dic 2010

Ma cosa vuoi che sia una canzone

Come ho spesso raccontato,i miei miti musicali sono De Andrè e Guccini,però se loro insieme ad altri li ho scoperti in età adulta ci sono altri che hanno fatto parte della mia vita da sempre..uno di questi è Vasco Rossi,questo sopratutto a mio fratello che era ed è un suo fans..Quindi si può dire che fino da piccolo sono cresciuto con Blasco in casa..Sinceramente l'apprezzo e l'ascolto ancora,seppur con minore entusiasmo di qualche anno fa ..Oggi voglio parlare di un so album..il primo album...e quindi è necessario tornare indietro nel tempo...Era il 1975 quando Vasco Rossi  fonda "Radio Punto Zocca", una delle prime radio private in Italia,e si fa apprezzare come dj, ma sogna di fare il cantautore.Scrive canzoni nella sua cameretta e pian piano,timidamente,inizia a farle ascoltare in giro, finché nel 1977 la Jeans gli produce il primo singolo(Jenny è pazza),e l'anno dopo esce questo  l'album Ma cosa vuoi che sia una canzone, distribuito nella sola Emilia Romagna, che passa praticamente inosservato. Il debutto di Vasco Rossi è un bel disco; a metà strada tra psichedelia acustica e rock cantautorale,certo... molto lontano da tutto quello che vasco rappresenterà negli anni a venire,vasco ai in quei tempi componeva in stile "cantautore", con chitarra acustica e via,del resto, la maggior parte delle canzoni di ma cosa vuoi che sia una canzone risalivano ad anni prima,canzoni scritte da vasco durante il periodo universitario o giù di lì, quindi sono ancora ben lontane le atmosfere da "cantante di una rock band",lo testimoniano anche le decine di canzoni "inedite" risalenti sempre a quegli anni, ascoltate in versione demo, con vasco che canta e suona la chitarra acustica,spesso con fare anche incerto e timido.

Traccie:La nostra relazione 
...E poi mi parli di una vita insieme
Silvia
Tu che dormivi piano (volò via)
Jenny è pazza
Ambarabaciccicoccò
Ed il tempo crea eroi
Ciao (strumentale)
Questo album che adoro particolarmente,racconta con uguale trasporto di ragazze difficili,di amori finiti o che stanno per finire,di sogni e anche di sociale. "
La nostra relazione  è un grido disperato per dire "ma dai.. basta.. inutile continuare" ... e poi mi parli di una vita insieme è un pezzo bellissimo che racconta perfettamente il rapporto di coppia di quegli anni quando bisognava prima piacere al padre e poi alla figlia.. In questa canzone si nota un giro di basso formidabile che dimostra già che Vasco non è uno qualunque... lui la musica la cura..

Silvia e Tu che dormivi piano sono dolci e straniati quadretti onirici di un mondo, quello femminile, che il (quasi) giovane Vasco cerca di capire tra riverberi e arpeggi acustici ,silvia si può un poco considerare l'antesignana di albachiara, visto che racconta di una giovanissima ragazza che vive le sue prime "pulsazioni", e nelle future versioni live il brano verrà proposto molto diversamente dalla versione tutta acustica che c'è sul disco.

jenny è pazza è forse la canzone più bella,l'avevo già presentata qualche tempo fa(vedi 27/5/2010)e su questo testo ci sono sempre state varie versioni,si parlò di una dedica ad una ragazza del suo paese, vittima di un esaurimento nervoso,in realtà, in alcune interviste con red ronnie vasco disse che "jenny" rappresentava la storia del suo esaurimento nervoso durante il periodo universitario, quando si scontrò con il gruppo teatrale in cui lavorava, abbandonandolo. la canzone quindi si riferirebbe all'ostilità di quella gente, che lo allontanò definendolo "un pazzo" (da quì il verso "jenny è pazza...") per le sue idee e per il suo modo di vestire e di fare.


L'album finisce con l'ironica Ambarabaciccicoccò e con la calda Il tempo crea eroi seguita da una ballata Ciao solo piano che ci congeda egregiamente da questo bellissimo album.

Nessun commento: