23 ott 2010

Claudio Pompi,Luce e ombra



Dolce il tuo sorriso al quale mi arrendo
perdonando il puntuale ritardo.
I tuoi capelli d’oro antico risplendono,
lunghi come i nostri momenti insieme
eppur brevi come solo la felicità sa essere.
Tra loro insinuo le mie dita e tu dolcemente
Ti abbandoni a quelle carezze,
di loro mai sazia o stanca.
I raggi del sole sui tuoi capelli danzano,
giochi di luce diffondono come atto d’amore
che la natura concede.
Bacio il tuo volto di bambina, i tuoi capelli,
respiro il loro profumo di pulito, il destino,
silenziosamente ringrazio per quell’angelo
al quale per amore le ali tagliai perché
non svanisse.
Mi guardi e sorridi, la sera ormai s’avanza,
nel buio ti trasformi e diventi donna.
Più non sorridi ma chiedi emozioni
che affiorino alla pelle e scendano nella carne.
I tuoi capelli mi sfiorano, non brillano,
sembrano serpenti che ti insidiano il corpo,
che accarezzano l’anima.
Dov’è la tua dolcezza di bambina?
Domani, nel sole, nel vento tra i capelli
la ritroverò per perderla alla sera.
Nel buio ritroverò la donna.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ritrovo ancora i profondi versi dell'amico Claudio, leggerli ogni volta è un toccasana per l'anima.
Grazie Emanuele per averli postati
Michela

ANAM ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
ANAM ha detto...

Che dire amica cara,come sempre il nostro Claudio riesce a raccontare l'universo donna con amore e questi versi si sentono sulla pelle sotto forma di brividi!!!
Meraviglia....