13 set 2010

Claudio Pompi "Ricordi"


Il sole illuminò la stanza e tu, sopita,
volgesti lo sguardo sereno e stanco verso di lui.
L’accenno di un sorriso,
un esile stretta di mano a chi ti fu compagno di vita.
Forse in quegli ultimi istanti avresti voluto dirgli che l’amavi come sempre avevi fatto.
Avresti voluto dirgli:ricordati sempre di loro.
Poi tornasti a dormire,
per sempre…
Per sempre da quel giorno porto il ricordo del tuo volto,
dei tuoi capelli non ancora bianchi.
Porto dentro il dolore che non s’arrende alla vita,
ma cresce con il tempo fino a rompere gli argini del pudore e si trasforma in pianto di bambino.
I ricordi scivolano sulle calde lacrime uscendo dal cuore e invadono la mente.
Si affollano,
disordinati,
cercano di farsi spazio;di parlarti di un tempo che non c’è più.
Un tempo che se ne andò con te…mamma.
Non posso ricordare un gesto d’amore,
tutta la tua vita con me è stato un gesto d’amore senza sosta…
anche uno schiaffo è stato un gesto d’amore.
È stato troppo breve il nostro viaggio,
non vedesti l’alba della mia gioventù.
Non vedesti chi raccolse il mio dolore e lo cullò per renderlo un sorriso.
Non vedesti quella bambina che tanto sognasti e tanto ti somiglia.
Forse no,
forse tu vedi e sorridi con gli occhi di lei.

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