"Ma come fanno a prepararsi a mirare al mio viso e alle mie mani,a lanciarmi delle pietre?Perché?Sono Sakineh Mohammadi-Ashtiani.Dite a tutto il mondo che ho paura di morire.Dalla prigione di Tabriz ringrazio quelli che pensano a me" Sakineh
E' impossibile restare indifferenti all'appello con cui questa donna iraniana chiede aiuto.Condannata per adulterio e per complicità nell'omicidio del marito,dopo quelle frasi uscite tramite un'organizzazione umanitaria dal carcere,Sakineh,43 anni e 2 figli,è stata costretta a una finta confessione in tv e il suo avvocato,Mohammed Mostafei, è dovuto fuggire in Norvegia.
Ma da quando Mostafei ha fatto conoscere al mondo la vicenda di Sakineh,si sono moltiplicati gli appelli e le richieste anche ufficiali al governo di Teheran perché la donna non venga uccisa.L'ultima iniziativa,un appello che da ieri si può firmare su Repubblica. it.Ecco il link http://www.repubblica.it/esteri/2010/08/25/news/sakineh-6501036/?ref=HREC1-11
La sua storia:
Una donna di 43 anni,madre di due figli,Sakineh Mohammadi-Ashtiani,rischia nella Repubblica Islamica dell'Iran l'esecuzione per lapidazione dopo aver ricevuto come punizione pubblica,e in presenza di uno dei suoi figli,a titolo di esempio,99 colpi di frusta. I suoi crimini agli occhi delle autorità politico-religiose di questo paese?L'adulterio,che non è un crimine né un delitto.Ma,soprattutto,la presunta complicità in un omicidio che è stata costretta a confessare,talmente costretta che ha poi subito ritrattato. Che cosa bisogna pensare di questi metodi diretti a estorcere pretese verità?
la pena di morte è sempre un orrore,è un atto ingiusto e immorale che pretende di chiudere l’infernale circuito della violenza mortale e invece lo riapre perché in realtà pratica la vendetta per conto altrui.Come sapete Odio il concetto stesso di pena di morte.In questo caso ancora più odioso in quanto lo trovo ipocrita e idiota,mi viene da chiedere come si possa considerare crimine l'adulterio,anche fosse vera l'accusa.O condannare a morte,a quella morte crudele,per una complicità in omicidio confessata sotto tortura e subito ritrattata, comunque non provata...
Poi trovo vergognoso che di fronte a situazioni come questa la voce di governi,istituzioni,cittadini sia così flebile...
Solo il comune di firenze cerca di sensibilizzare con questa foto a Palazzo Vecchio
della donna Iraniana..l'iniziativa è del sindaco Renzi per ricordare come dice lo stesso sindaco che "Firenze stà sempre dalla parte delle donne"
I diritti umani sono calpestati in tante parti del mondo,anche noi italiani non siamo esemplari,visto come lasciamo a un destino di torture e morte chi cerca asilo... per non parlare ancora qui di carceri(indegne di un Paese civile,le nostre)
in Italia si ammazza un detenuto ogni cinque giorni e mezzo.E' una strage senza fine,favorita da un sistema carcerario che piu' che rieducare come previsto dal nostro diritto,si vendica.Voltaire,tanto citato e spesso a sproposito con la sua massima sulla libertà di espressione diceva che "la civiltà di un paese si misura anche dalle condizioni delle sue carceri".Forse allora un paese dove le persone si tolgono la vita in un carcere non è un paese così civile.Certo, sono detenuti,è gente che ha commesso dei reati,ma molto spesso si tratta di piccoli reati o di quelli inventati appositamente dai distruttori della civiltà e del diritto che qualcuno chiama legislatori per occultare i veri reati e i veri delinquenti,quelli che in un carcere non ci andranno mai,quelli che si ammazzano per disperazione non possono permettersi di avere alle loro dipendenze eserciti di avvocati,sono quelli a cui non si dà la possibilità di stravolgere la Costituzione per salvare se stessi e qualche amichetto di merende. Quelli che non hanno una villa con piscina dove trascorrere gli arresti domiciliari.
26 ago 2010
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