31 ago 2010

The Final Cut "Pink Floyd" (ALBUM PACIFISTA)

Ho deciso di scrivere un'opinione su questo album dei Pink Floyd "The Final Cut"(1983)un album poco conosciuto,e forse il meno amato dai loro fans perchè si discosta molto dai soliti Pink,infatti qui piuttosto che incantesimi sonori o prodezze tecniche e tecnologiche,il gruppo,anzi Roger Waters(in quel periodo in rotta col gruppo),concentra tutto sui testi(a mio avviso meraviglisi,opera che deve essere soprattutto ascoltata per quello che dicono i testi,quindi vi consiglio di leggervi la traduzione)Tra le tante opere musicali pacifiste, questa è senz'altro una delle migliori e delle più toccanti,anche se purtroppo come ho detto prima è una delle meno conosciute e citate.Si può tranquillamente dire che è un album "testamento",per dare un messaggio molto forte,per lasciare un segno,il titolo stesso significa appunto "il taglio finale",in sostanza una conferma di quella che sarà a lì a poco la fine dei veri Pink Floyd con il definitivo distacco di Waters dai Floyd..
In questo album Roger Waters ricorda con straordinaria abilità compositiva e poetica i fantasmi della sua infanzia,ovvero la scompaarsa del padre nella seconda guerra mondiale ad Anzio,tutto l'abum è avvolto in un'atmosfera molto cupa,malinconica, sembra quasi di essere proiettati in una sorta di sogno delirante,doloroso e triste (fatto proprio dall'autore dei pezzi Waters)il quale denuncia la pazzia e l'assurdità della guerra,fatta solo di dolore,di stupidità e di inconsistenza umana e spirituale.E' un album di denuncia e di accusa verso quella che è una triste abitudine umana,la stupida tendenza alla prevaricazione e all'autodistruzione in nome di ideali contorti e futili, che hanno come sola conclusione quella di una fine dolorosa e ingloriosa.

Quindi possiamo dire che The final Cut è un'opera d'arte solo per i testi bellissimi e molto profondi,nei quali Waters supera se stesso in termini di poetica,trattando come solo lui sa fare un argomento così forte e di tristissima attualità..Questa opera altro non è che la naturale continuazione di The Wall,nel quale il tema dell'assurdità della guerra era già stato toccato,ma qui viene notevolmente approfondito. Il convinto e non buonista pacifismo di Waters viene ampliamente trattato nei testi di praticamente tutte le canzoni,nelle quali traspare la voglia dell'autore di ricordare il padre,e renderci partecipi del vuoto che lo ha accompagnato per tutta la vita a causa della sua morte nel secondo conflitto.
Your Possible Pasts
TRADUZIONE:
Nel mio retrovisore il sole tramonta
Annegando dietro i ponti della strada
E penso a tutte le belle cose
Che abbiamo lasciato incompiute
E ho delle premonizioni,
Sospetti confermati,
Dell'olocausto in arrivo
Il fil di ferro che trattiene il tappo
Che tiene dentro la rabbia
Salta via
E all'improvviso è di nuovo giorno
Il sole è a est
Anche se il giorno è ormai finito
Due soli nel tramonto
Forse la razza umana è alla fine
Come nell'istante in cui i freni si bloccano
E scivoli contro l'autotreno
La tua paura prolunga gli attimi raggelati
E non sentirai mai più le loro voci
E non vedrai mai più i loro volti
Non farai più ricorso ad una legge
E mentre il parabrezza si scioglie
Le mie lacrime evaporano
Lasciando solo carbone da difendere
Alla fine capisco
Quello che pochi sentono:
Carbone e diamanti,
Nemico e amico,
Tutti siamo uguali
Alla fine

1. The Post War Dream
2. Your Possible Pasts
3. One Of The Few
4. The Hero's Return
5. The Gunners Dream
6. Paranoid Eyes
7. Get Your Filthy Hands Off My Desert
8. The Fletcher Memorial Home
9. Southampton Dock
10. The Final Cut
11. Not Now John
12. Two Suns In The Sunset

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