10 lug 2010

PER CHI VIVE DA PRECARIO...

Viviamo un vita sociale ormai molto difficile dettata dalle regole economiche imposte.Problemi,pensieri e vita tortuosa ci portano a vivere anche i nostri sentimenti con difficoltà.Ci stanno rubando il diritto alla serenità sociale e familiare,ci stanno rubando l' orgoglio di essere uomini,padri e madri autosufficienti.Siamo sempre più insicuri e scoraggiati di fronte ad una situazione che non cenna a migliorare.Leggevo che il presidente del consiglio diceva che la "Crisi" è oramai un lontano ricordo...Intanto oggi leggo che un precario si è impiccato,questa è la realtà !!!!Le crisi sono un fardello che non tocca i potenti, le crisi vengono governate,cavalcate e pilotate da chi più se ne riempie la bocca. Si studiano prospetti, proiezioni e si esclama "Siamo in ripresa, tranquilli" ma mentre per chi lo dice crisi vuol dire minor guadagno per chi la vive crisi vuol dire un cambiamente della propria vita troppe volte profondo e diloroso ed a volte tragico.

Ma tanto che volete che sia? Sono solo persone alla base della scala sociale, nessuno d'importante da ricordare, una mera statistica nei giochi di quest'assurda marcia "economia di mercato" domani non ci sarà più posto per loro neppure sul giornale. Vivere non è un diritto ed è questo il problema, se non ingrassi l'ingranaggio dell'economia sei solo un costo, se provi a parlare di più qua ripartizione delle ricchezze vieni tacciato di comunismo e sembra sempre tu voglia rubare a chi ha qualcosa per far piacere chi non ha niente.Tutto ciò che vorrei sarebbe solo che venisse riconosciuto e tutelato dagli stati il sacro diritto a vivere per chiunque in un mondo che avrebbe le risorse per sfamarci tutti...e loro i politici fanno la loro vita comodamente tra lenzuola di seta ed alta cucina ,mentre la gente si accanisce per cercare di portare a casa qualche euro,per poter guardare dentro la propria anima e negli occhi dei propri figli e poter dire HO FATTO IL POSSIBILE ANCHE OGGI E SCUSATEMI SE E' SEMPRE POCO....Io per fortuna lavoro da 15 anni nella stessa azienda e seppur i costi della Vita aumentano e lo stipendio da anni è sempre lo stesso,mi ritengo fortunato,penso a tutti i precari e disoccupati d'Italia,a loro và la mia solidarietà,nn lasciamoli soli...

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