22 giu 2010

Il pianista Roman Polansky


Ho visto il film dopo aver letto il libro,e il mio commento è più che positivo x entrambi,UN VERO CAPOLAVORO!!storia vera ,dove il protagonista,WLADYSLAW SZPILMAN, vissuto nel periodo dell'olocausto,sfugge miracolosamente alle persecuzioni naziste..La figura è quest'uomo ricco con talento musicale ma non di quel coraggio e di quelle qualità che ne possono fare un eroe,incentrato su un popolo,su una città, su un triste momento della Storia…
Il film illustra con crudo realismo l'orrore delle persecuzioni e della guerra, ma ha anche il pregio di mettere in luce i sentimenti della compassione, dell'umanità e dell'amicizia, che riescono a sopravvivere nei cuori nonostante le più terribili avversità. Al di là del puro racconto di una vicenda realmente accaduta,il messaggio sostanziale è quello della fiducia e della speranza, poiché anche quando sembrano vincere la brutalità e l'ingiustizia,i valori umani, comunque,non vengono meno.
"Il pianista" è sicuramente un film di grande valore,non soltanto per il fedele elemento documentaristico,ma per la capacità del regista di mettere in luce,senza alcuna retorica,i sentimenti dei protagonisti.Anche un "traditore" del proprio popolo(la guardia ebrea che salva la vita a Wlady),non è rappresentato come figura squallida,ma semmai come un debole che,vinto dalla paura,cerca disperatamente di salvarsi,e che,in virtù del potere acquisito con il proprio tradimento, può permettersi di soccorrere i vecchi amici...
Ci si può domandare,quindi,se è veramente il talento artistico a salvare la vita al protagonista,e non invece il sentimento di umana compassione dell'ufficiale tedesco... Al di là di tutte le possibili considerazioni, "Il pianista" è realmente un film che lascia un segno nel cuore, collocandosi senza alcun dubbio tra le migliori pellicole dedicate alle vicende ebraiche del periodo nazista.

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