23 mar 2012

Una nazione di ciechi che,pur vedendo...non vedono!!!

Ricordo una citazione di Josè Saramago da "Cecità" che diceva:Secondo me non siamo diventati ciechi,secondo me lo siamo,Ciechi che vedono,Ciechi che, pur vedendo,non vedono… Se non siamo capaci di vivere globalmente come persone,almeno facciamo di tutto per non vivere globalmente come animali.Credo che,oggi siamo un intera nazione di ciechi che pure vedendo non vedono,anche perchè di fronte ai fatti ed azioni ormai scoperte,anche i più irriducibili filomontiani si stanno rendendo conto,quel che anchio da mesi vado paventando,che il governo Monti non sta operando per salvare l’Italia,ma per affossare completamente diritti dei lavoratori, impoverire ulteriormente le classi deboli ,preparare il terreno per il dominio totale delle classi dominanti e dei poteri forti finanziari..E quindi noi siamo diventati solo "Merce",il lavoro è merce,il lavoratore è merce,la fantasia l’intelligenza è merce,il nostro corpo è merce,i nostri figli sono merce,venduti in luoghi asettici con numeri fittizi astratti dalla realtà concreta (sangue e carne, vita e morte)si avventano famelici,insaziabili,ingordi a divorare le nostre vite di uomini (uniche e irripetibili): titoli, gioco borsistico,spread, defoult,debito,ricatto,licenziamento,povertà,il mercato che chiede.“l'Europa lo vuole”... quante volte lo abbiamo sentito dire,è solo un modo inventato e strutturato da chi, della dignità umana non gli importa un bel niente..
E allora con questa scusa si può fare tutto Monti è libero di fare tutto,e l'italiano stà tranquillo vede ma non alza la voce...e di occasione ce ne sono state tante non solo l'articolo 18, basta ricordare cosa ha fatto  in questi cento e passa giorni di governo:tipo cancellazione del vecchio sistema pensionistico per far “spazzio” ai “giovani”(così si dice), finte liberalizzazioni che non intaccano i poteri forti, nessuna seria patrimoniale e redistribuzione della ricchezza ,licenziamenti facili (sempre per far spazzio ai giovvani) ed ora i ventilati futuri licenziamenti.Nessuna riduzione diretta del debito ai massimi storici mentre lo spread rialza la testa perché ora mercati stanno tornando alla carica con attacchi a Portogallo e spagna,vanificando i presunti benefici delle macellerie montiane e dimostrando che nessun nesso c’era con queste recessive manovre ammazza paese.L’Italia è ormai una scacchiera dove con la supervisione dei poteri forti e dei loro piani egemoni con l’avvallo di Napolitano e del pd e caste partitiche di centrodestra ,l’asservimento di stampa e media, Monti e Fornero giocano la loro partita usando i cittadini come pedine. Obiettivo spareggiare il campo perche altri possano in futuro manovrarle a piacimento, renderle succubi e facili prede ricattabili dei mercati e dei nuovi bisogni del capitalismo internazionale. La troica europea ,Merkel e poteri internazionali nel frattempo plaudono e spingono per l’abolizione della sovranità nazionale e dopo aver spolpato i greci si apprestano a completare il loro piano di nuovo ordine europeo. Conseguentemente cercano di spingere le forze moderate di centro come il pd ad appoggiare il progetto a condizionarne l’azione premendo per una prosecuzione anche nel dopo monti della loro logica aberrante.
Signor Presidente del Paese delle Meraviglie(Rita Pani)
Vorrei andare a vivere nella Repubblica di cui lei, Signor Napolitano, è Presidente. Deve essere un posto bellissimo, a differenza di quello su cui mi arrampico io, quotidianamente. Mi verrebbe da chiederle, cortesemente, di farmi cittadina onoraria della Repubblica dello splendore di cui lei, tesse le lodi ogni volta, tricolore alla mano.“Non ci sarà valanga di licenziamenti”, rassicura in modo vibrante questa mattina, e il sospiro di sollievo collettivo di tutti i lavoratori preoccupati, ha fatto sì che si percepisse il suono, il vento del sibilo che alleggerisce l’animo di tutti noi.Ci saranno, signor Presidente, ci saranno eccome. Ci dovranno essere, perché la riforma del lavoro così tanto urgente, così tanto importante, sancisce la fine del diritto al lavoro e l’inizio dell’obbligo di schiavitù. Lo scenario che si vede stando qua, dall’altra parte della vita, dietro le barricate fatte di niente entro le quali ci avete confinati per non nuocere o soccombere è diverso. Licenzieranno per assumere, per arginare i costi del lavoro. Le imprese oggi in crisi licenzieranno i lavoratori dipendenti, per assumere schiavi a basso costo, quelli da inserire in organico col cottimo mascherato, quelli che non potranno rifiutare perché non è più possibile scegliere nemmeno di conservare la dignità.La riforma del lavoro, che guarda caso con la sua urgenza vede la possibilità della sopravvivenza rimandata al 2017 ma la certezza della morte, immediata, è solo l’inizio della battaglia finale di questa guerra tra poveri che nessuno di voi, classe dirigente, ha mai avuto il coraggio di dichiarare. È una battaglia che presto riguarderà anche il pubblico impiego, che vedrà imporre nuovi standard di lavoro e di lotta per la sopravvivenza.
Non è vergognosa in sé la negazione dei diritti minimi dei lavoratori, è vergognoso ed oltraggioso il metodo con cui avete venduto milioni di esistenze al capitale. È oltraggiosa la vostra codardia, l’uso improprio che avete fatto delle speranze delle nuove generazioni, lo stupro attuato verso il futuro dei nostri figlie, e oramai anche dei nostri nipoti. Avete negato l’esistenza di almeno due generazioni di uomini e di donne. E qua, non si tratta più di uccidere i sogni – era solo bella letteratura – qua state uccidendo milioni di persone. Esseri umani che si troveranno costretti, peggio di prima, al razzismo per sopravvivenza, alla regola della mors tua.Che strana cosa signor Presidente! Si è fatto grande blaterando sulla sicurezza sul lavoro, dopo che i primi passi verso la riforma producevano più cadaveri che case e macchine, ed ora si presta a far da mediatore per i padroni. “La voce del Colle” a metter pace tra chi finge si non essere d’accordo per rosicchiare qualche voto alle prossime elezioni, che ogni cittadino italiano ancora in possesso di un minimo di buon senso, dovrebbe disertare, non riconoscendo questo stato, non avendo più nemmeno la democrazia.Questa riforma del lavoro, che amputa gli arti della popolazione col suo carattere d’urgenza, va a sbattere contro le cronache che ormai non sconvolgono più, di furti e ruberie, nepotismo e sfruttamento, di ladrocinio e corruzione. Lieviterà il lavoro nero, si moltiplicheranno tutte quelle formule di lavoro sottopagato che ci fa vivere tutti col cappio al collo, come bestie al giogo. Si accetterà qualunque cosa, in nome della sopravvivenza, e soprattutto vi ringrazierà la mafia – quella vera e non il dilettantismo che tutto sommato continua a governarci – per la mano d’opera che aumenterà la domanda facendo scendere l’offerta.“Investire per i giovani”.
L’altro mantra che le consigliano di inculcare in questo popolo, che comunque si appresta a fare la fila per il nuovo iPad. Investire cosa, se ogni anno chiudono le scuole, chiudono i musei, chiudono i teatri e le accademie? Investire nelle Università italiane? Quelle a conduzione familiare, con la sedia che si tramanda di padre in figlio di generazione in generazione? Non è più tollerabile sentirvi riempire la bocca della gioventù che vedo intorno a me, quella che avete prima ammorbato per poterne poi avere il controllo. Quella gioventù che sta crescendo grazie ai nonni, che si prega siano eterni.Son solo chiacchiere in libertà, Signor Presidente del suo paese delle meraviglie. In fondo se ci permettiamo la critica è solo per invidia – quella nostra dei comunisti – che viviamo tristi in un altro mondo, e per fortuna anche in un altro modo.

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