31 mar 2012

La buona politica passa da noi

Dopo l'ultimo post sulla riforma del lavoro voglio rispondere ad alcune critiche ricevute per la mia presa di posizione verso questo governo e nello specifico la signora "Fornero"..Voglio dire a questi che noi estremisti di sinistra,perlomeno io,sappiamo bene che la Fornero non è la sola responsabile del disastro e delle inaudite sofferenze sociali,culminate in questi giorni con tre suicidi,prodotto al paese,ma neppure si puo’ scambiare ribaltando la realtà il carnefice con la vittima e neppure i giornalisti cialtroneschi che hanno difeso questo governo.Noi pericolosi estremisti abbiamo denunciato da tempo e senza alcuna demonizzazione le nefandezze di una politica fallimentare inetta,incapace assumersi la responsabilità di governare e per cui è lautamente pagata.
Questo pero’ non deve far dimenticare le azioni ciniche e pienamente consapevoli oltre che spesso pure mal calcolate che questi tecnocrati ed i loro modelli reazionari frutto anche delle loro convinzioni e visioni di esperienze e relazioni con i poteri e la cultura finanziaria ed industriale hanno applicato freddamente e per questo fallendo alla società italiana.Valori ,etica personale sensibilità umana e senso di giustizia ed equità non sono separabili dall’azione politica e soprattutto dagli uomini su cui viene applicata.La Fornero strega o santa ingiustamente cocefissa lo sapeva bene,ha raccontato pure un sacco di balle per giustificarle,quando la Gabanelli (unica giornalista ad averlo fatto nel coro degli osannanti cialtroneschi filomontiani)l’ha messa alla prova nei suoi principi e coerenza chiedendole,di fronte alla sua ostinata indifferenza e logica astratta,di dare un esempio rinunciando al suo privilegio di pensionanda ,si è tirata indietro.
 Il suo silenzio è valso piu’ di mille parole a smacherarne l’ipocrisia .Non ho nulla di personale contro questa signora anziana che nessuno ha eletto come nei confronti di Monti.Semplicemente questo governo non è adatto a risolvere i problemi del paese , ha fallito e provocato inutili e grandi sofferenze nelle vite di molte persone e chi lo ha installato e sostenuto dovrò assumersene in parte la responsabilità.Tutto il polverone sul personaggio ,sulle vere o presunte demonizzazioni non cancellano i fatti e le azioni compiute ne’ il loro fallimento tecnico umano ed economico.Se ne devono andare prima che sia tardi per tutti...E dobbiamo capire che stà a noi,se ci faremo sentire,tutti insieme, con la forza del gruppo, questi “signori” non potranno far finta di nulla,ma cominceranno a temere di dover pagare per le loro malefatte.A quel punto, da quei vigliacchi che sono, non è escluso che se la diano a gambe.E si potrà ricominciare a rimettere a posto la politica;più attenti,questa volta

Certo capisco che oggi l'antipolitica prende il sopravvento ed è normale,vista tutto il marciume che vediamo da nord a sud,da destra e aimè anche da sinistra,ma io credo che potremo ritornare (o iniziare ad andare, per chi non l’ha fatto mai) a far capolino nelle sezioni cittadine dei partiti per,dove troveremo prima di tutto persone che vogliono ancora far politica rimboccandosi le maniche, (garantisco che ci sono) gente che ama discutere di cose concrete,litigare,prendersi per i capelli, magari,ma comunque battersi per “gli ideali” (come si chiamavano un tempo,quando persone,meno borghesi di ora, erano entusiasti all’idea di “cambiare la società con le idee”).Troveremo ragazzi e ragazze con ancora intatta la voglia di far politica,e persone meno giovani che ci credono ancora, nonostante tutto.

Da lì potremo ripartire per selezionare una NUOVA classe politica che abbia le seguenti caratteristiche:1) Amore e rispetto per la Politica (con la P maiuscola); 2) Onestà di fondo e rispetto della cosa di tutti; 3) Ideali, perché senza di questi, la politica si riduce a quello che abbiamo ora, un mezzo per ottenere potere e accaparrare denaro a scapito della collettività. In ogni caso, l’operazione di rinnovamento della politica non si può far senza noi cittadini...Basta dar deleghe in bianco a questo o quel partito,il risultato è sotto gli occhi di tutti.La buona politica passa da noi, e attraverso di noi..se ce ne curiamo,vigiliamo, interveniamo a controllarla, potrà ritornare ad esser quella bella cosa,anzi l’elemento essenziale che è in ogni democrazia, l’arte di governare la società per il bene di tutti. 
Gli italiani hanno capito(Rita Pani)
“E gli italiani hanno capito che vale la pena di affrontare sacrifici rilevanti, purché equamente distribuiti.” Mario Monti.No Professore, gli italiani non lo hanno capito, e in realtà non hanno ben chiaro neppure il resto della vostra meritoria opera da sicari. Nulla vi separa dai vostri predecessori, se non il coraggio di esservi assunto il compito ultimo, di svendere il Paese.Non sono un’economista, ma sono una persona che si riconosce un buon margine di razionalità, e che a volte riesce a sentire tutto ciò che c’è di inespresso nei vostri monologhi grotteschi, come per esempio l’ultima sua lettera al Corriere della Sera, a metà tra il delirio e la menzognera propaganda.Bisognerebbe partire dalla fine, da quell’articolo 18 di fatto in disuso da anni in Italia, sbandierato dagli operai alla stregua dell’ultimo baluardo da difendere, e utilizzato dagli imprenditori come alibi estremo in difesa della categoria. L’articolo 18 è come un vetro rotto su una casa in vendita, che fa scendere di troppo il prezzo pattuito. Avete l’obbligo di eliminarlo per far sì che si apra la strada al miglior offerente, al neo colonizzatoreNon state ristrutturando casa per viverci meglio e in salute, lo state facendo solo per poter aumentare il prezzo della vendita. L’economia italiana è in mano a un grumo di potere che se la rimbalza di mano in mano, connivente di uno stato mafioso che spartisce con pochi il bottino miliardario.Faremo la fine di quei paesi dell’est, dove i nostri antenati andavano con le borse piene di collant per poter adescare le ragazze. Chi verrà a investire in Italia, quando avrete abolito ogni diritto, non sarà certo lo svedese, lo svizzero o l’americano, né potrà essere un imprenditore che vive in un paese dove ci sono le leggi e son cose serie.

Potremo finire in mano ai neo-russi, o perché no ai colombiani che di corruzione ne sanno almeno quanto noi, e lasciare che le briciole ricadano sempre sugli stessi piatti, di quelli che fino a qualche mese fa, ancora banchettavano sulle nostre vite.Perché per rimettere in piedi questo stato, qualora l’intento fosse stato reale, prima di tutto doveva garantirsi il lavoro, e non far sì che diventasse una sorta di premio della lotteria nazionale. Come potete, in coscienza, usare termini come equità in un paese che per campare deve aumentare il costo della benzina e delle sigarette? Dove sta l’equità tra l’operaio costretto a rifornire di carburante la sua auto, perché da pendolare è impossibilitato a usare i mezzi pubblici che non funzionano o nemmeno esistono, e quello che – fanculo la crisi – si compra un’auto ancora più potente, che tanto ha i buoni benzina a carico dell’azienda? Esempio banale, lo so, ma pregno della vostra idiozia.C’è di che essere contenti nel leggere il riconoscimento dei meriti ai partiti e la maturità del paese. Ma manca il complimento più importante, quello rivolto alle banche (le vostre). Così attente e capaci che di fronte al sospetto che possa sorgere un qualunque tipo di ripensamento da parte vostra – sicariato di governo – spruzzano in aria un po’ di spread. Solo per farvi paura, e per ricordarvi che voi, al pari di quello che governava prima, non siete che marionette in mano loro.Mafia, criminalità o banche, in fondo, è tutta la stessa cosa. Tutta la stessa montagna di merda.

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