Le montagne non sono stadi dove soddisfo la mia ambizione di arrivare. Sono cattedrali, grandiose e pure, i templi della mia religione. Mi accosto a loro come qualsiasi essere umano si accosta ad un luogo di venerazione. Sui loro altari mi sforzo di perfezionarmi fisicamente e spiritualmente. In loro presenza tento di comprendere la mia vita, di esorcizzare la vanità, l’avidità e la paura. Dall’alto delle loro vette elevate guardo il mio passato, sogno il futuro, e sento con una particolare intensità il momento presente. Quella lotta rinnova la mia forza e rende chiara la visione. In montagna celebro la creazione, perchè a ogni ascensione rinasco
16 mar 2012
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