14 nov 2011

Il moralismo pidiellino

Il videomessaggio di Berlusconi d'ieri sera sembrava preso pari pari da uno dei suoi discorsi pre-fiducia che ci ha propinato - numerosi e sempre gli stessi - negli ultimi anni:non mi arrendo,mi batterò per cambiare l’impianto istituzionale dell’Italia,toglierò la burocrazia,avvierò una grande fase di liberalizzazioni …Ecc ecc....ma basta!!!Comunque quello che mi fa più riflettere è costatare che il paese non si è completamente reso conto della portata di quello che è successo, (anche se come dicevo ieri non bisogna fidarci,ha già dimostrato di sapersi riciclare e vendere benissimo) Berlusconi rappresentava un mondo intero,la nostra vita degli ultimi quasi 20 anni ed è crollato..Lui lo sa,parte dell'italia pure quel che è peggio è che non lo sanno i suoi supporter che continuano a difendere uno che di tante promesse non ne ha mantenuta una!Proprio loro i Berlusconiani che ieri hanno stigmatizzato le manifestazioni di festa,i balli,i cori e l’ironia con la quale giustamente la maggioranza degli italiani ha accolto la notizia delle dimissioni del piduista,corruttore,evasore utilizzatore finale di prostitute e di veline,sfruttatore e approfittatore di minorenni ecc ecc .Il moralismo a ore,l’etica a senso unico tipica dei pidiellini e della lega si è manifestata in questi giorni sul web e anche su certi giornali con un invito al rispetto della persona ed, in pratica, all’educazione.



















Per tutti questi smemorati a comando, per quelli che se una batte per strada è una puttana e se lo fa a Palazzo Grazioli, Villa Certosa o a villa San Martino è una brava ragazza che fa un uso consapevole del proprio corpo e della sua bellezza o la nipotina di Mubarak, per quelli che ritengono la condanna per il furto, attraverso la corruzione di magistrati, la sentenza che condanna l’azienda del bandito corruttore al rimborso del maltolto a De Benedetti, per quelli che ritengono che la figlia del piduista abbia ragione a considerare la sentenza una rapina, considerazione dovuta al fatto che la figliola è peggio di lui sia moralmente che eticamente, qualche foto che ritraggono l’educazione, il rispetto e gli atteggiamenti che il centrodestra ha tenuto in occasione delle dimissioni di Prodi,anche se non ideoligamente lontano dal mio modo di politica però una perosna per bene ,che non è un piduista,né un corruttore,come dimostrato dalla sentenza che ha condannato Marini.il conte Aigor,a 10 anni per falso e diffamazione,e che dovrebbe essere allargata a Feltri,Belpietro e Sallusti,e allora ci vorrebbe una bella rinfrescaretina di memoria a certi poveretti senza cervello e con un occhio solo,quello per vedere le sue televisioni ed i suoi servi che si sono venduti per qualche spiccio o addirittura gratis.
Non si finisce mai(Rita Pani)
Ha detto Al Fano che il tizio non andrà ai giardinetti. Beh! Peccato. Io ce lo vedrei con le calze nere e la giarrettiera appena sopra il ginocchio, le scarpe col tacco, senza mutande e l’impermeabile da aprire quando gli vengono incontro le donne con la sporta della spesa in mano.La nostra ubriacatura è finita, godere è stato lecito e liberatorio, ma ora è giunto il momento di porre la pietra tombale davanti alla cripta che deve rinchiuderlo, fatta di oblio e memoria. Nulla potrebbe fargli più male che l’indifferenzao la visione reale di quel che resta di lui: un indagato, un imputato, un vecchio triste e criminale.Di sogni ne abbiamo fatti, ma è ora (o almeno lo sarebbe) di ridestarci e tornare con tutti e due i piedi nella realtà che non è dipinta con tinte pastello, ma con toni cupi e senza sfumature. L’Italia è passata di mano, da quelle di una cosca mafiosa ad altro potere, che non è quello del popolo. Ora, come un ostaggio, l’Italia è stata ceduta ai poteri economici, alla chiesa e ai militari, e non c’è rimasto nulla da ridere.Sorridere semmai, dinnanzi alle solite cronache che ci raccontano la domenica montiana, che è una bella giornata di sole, che è fatta di lavoro e poi della Santa Messa. Un messaggio per chi ancora non fosse convinto; dopo le cronache d’avanspettacolo del vecchio porco, un signore distinto che si reca alla messa al braccio della moglie, è assai più rassicurante, anche per chi ancora non ha capito bene l’entità del sacrificio da affrontare. Ma Bagnasco è tranquillo, e anche questo – in teoria – dovrebbe rassicurare l’italiano medio, quello che esulta per la caduta del mostro e trova il nuovo messia da adorare.

Certo, c’è anche l’ipotesi del paradosso, secondo cui nonostante Mario Monti sia stato chiamato in tutta fretta a dar pace alle banche italiane, la sua ascesa potrebbe ridare davvero un minimo di respiro anche a noi, ma solo secondariamente. Un domani, forse, se non si saranno cancellati i diritti di vita della comune umanità.Noi.Sarebbe bello non scordare il passato, sarebbe obbligo ricordare ed è fatto obbligo continuare a resistere e lottare. Potremmo persino iniziare a fare quel che non abbiamo mai fatto: esigere. Per esempio ridando dignità allo stato e alle istituzioni. Esigere epurazioni. Se non si ripulirà lo stato dalla melma, tutti coloro che continueranno a passeggiarci sopra ne usciranno sempre con le scarpe infangate.Epurazione è un brutto termine, lo so, ma non ne esiste uno migliore per sottolineare l’urgenza di civiltà. È inutile dire che sepolto il tizio si debba educare il popolo al libero pensiero, al senso critico e alla responsabilità, se non esistono modelli da poter mostrare con vanto, se una volta sola in questo stato non ci sarà qualcuno che si possa rispettare. Via tutti i servi dai gangli dello stato che ormai è come un terreno minato e da sminare. Bonificare, forse è un termine più leggero di epurare, ma il senso non cambia, e questa dovrebbe essere la nostra esigenza.Però ho visto spuntare di nuovo fuori il Veltroni, e allora mi sorrido pensando che non è ancora giunto il tempo di dedicarmi ad altro, di pensare alla grazia della prosa dei racconti da scrivere e dei romanzi, che nascondono tra le pagine da vergare, le ombre di un sole che cala, o di uno che sorge.C’è da stare ancora qua a R-esistere. Non è ancora tempo di sospirare.
 

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